16/02/14



IL CALENDARIO 2014 DELLE MOSTRE
DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA



Pittura, scultura e fotografia: l’Arte protagonista alla Fondazione Banca del Monte di Lucca. È stata la mostra di Isabel Pacini ad aver inaugurato sabato pomeriggio (1 febbraio) l’anno espositivo della fondazione bancaria lucchese, che anche per il 2014 presenta un nuovo calendario di eventi a ingresso libero, che troveranno collocazione nelle sale del Palazzo delle Esposizioni in piazza San Martino, nel centro storico di Lucca.

Ad aprire il nuovo calendario espositivo 2014 è stata la giovane artista di origine belga ha dato il via a “Cuore di camelie”, una personale realizzata nell’ambito delle Antiche Camelie della Lucchesia, la manifestazione organizzata dal Comune di Capannori che quest’anno festeggia il suo primo quarto di secolo. L’evoluzione artistica di Isabel Pacini dimora nel dialogo, silente e perciò potentissimo, fra la camelia e la sua anima. Il soggetto floreale è indubbiamente da lei molto amato, tanto da divenire pressoché esclusivo, l'unico con cui si è confrontata, ripetutamente e costantemente, nel corso di questi ultimi anni.

Dal 27 febbraio al 23 marzo, protagonista delle sale espositive della Fondazione sarà invece la fotografia, con la mostra sulla sanità storica lucchese a cura del Rotary Club.

Internazionalmente noto per le sue opere dal forte impegno politico, l’artista Paolo Baratella, dal 29 marzo al 4 maggio, presenterà una personale-evento dal titolo “Compianto quattordicidiciotto - La Grande Guerra”, un vero e proprio appuntamento con la memoria a cento anni esatti dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Il suo lavoro pittorico e in video vorrà far riemergere la temperie del disastro umano che si consumò in quelle date, e soprattutto recitare attraverso le immagini un “compianto” per le vittime di un insensato e mostruoso conflitto tra popoli, messo in atto da criminali al potere in Europa. La sua attenzione si rivolgerà ai sopravvissuti “feriti nella mente”, come quel suo caro zio paterno, ospite nella casa natale bolognese, che fu gravemente colpito dal “trauma da esplosioni”, a cui la mostra sarà dedicata.

La giovane Elisa Zadi, astro nascente della pittura contemporanea italiana, nota per la sua instancabile ricerca della Verità attraverso l’autoritratto, in questa occasione proporrà un importante ciclo di opere dedicate a personaggi storici legati alla tradizione e alla cultura lucchese, che verranno reinterpretati nella mostra “Sacri Miti - storie di uomini e santi”, che si terrà dal 10 maggio al 2 giugno. Da sempre Elisa Zadi intraprende un percorso che la porta a sintetizzare una cifra stilistica personale e distintiva, una sorta di “figurativo rivelativo” dove coniugare introspezione e assidua osservazione della realtà. Il temperamento artistico di questa eccellente pittrice, lirico in quanto rivolto all’indagine interiore tramite la fisicità della figura umana, si pone l'ardito compito dell’analisi emozionale del reale, fatto non solo di grandi accadimenti, bensì di tutti quegli eventi minimi, eterni nella loro fugacità, che riempiono quotidianamente ogni piega dell’esistenza.

Dal 7 al 29 giugno sarà la volta di “Around the Wall - Lucca on Twincamera”, la mostra fotografica di Nicola Ughi, fotoreporter toscano conosciuto per i suoi lavori nel mondo dell’equitazione e per la sua ricerca sul paesaggio e le persone che lo abitano, che in questa occasione presenterà un ciclo di scatti dedicati alle Mura di Lucca, ennesimo importante omaggio al loro Cinquecentenario. Nel 2013 ha avuto l’idea di utilizzare in simultanea due macchine fotografiche identiche, al fine di ottenere immagini panoramiche dello stesso istante.

Le libere donne di Magliano”, dall’omonimo romanzo autobiografico di Mario Tobino, è il titolo della personale della pittrice e restauratrice Eleonora Rossi, in programma dal 5 al 27 luglio. Una serie di opere in cui verrà affrontato il tema della follia, attraverso la rappresentazione di ritratti dell'animo ispirati ai malati di mente e alle loro drammatiche condizioni di vita. Un viaggio nel mistero della psiche umana, ove il delirio diviene verità, la dannazione innocenza, il dolore forte sentimento.

Dal 7 settembre al 6 ottobre protagonista indiscussa sarà la fotografia, con “Epea 02 - European Photo Exhibition Award”, la seconda edizione della mostra itinerante volta a valorizzare giovani talenti europei, che nell’inverno scorso ha portato a Lucca quasi cinquemila visitatori. Anche in questa edizione, dal titolo The New Social, sono quattro i paesi coinvolti nell’iniziativa: l’Italia con la Fondazione Banca del Monte di Lucca, la Norvegia con The Fritt Ord Foundation di Oslo, il Portogallo con la Fundação Calouste Gulbenkian e la Germania con la Fondazione Körber di Amburgo.

Giovanissima artista di talento dalla spiccata sensibilità, Sofia Rondelli porterà in mostra, dal 15 novembre al 7 dicembre, le sue opere pittoriche in cui riesce a cogliere l’essenza della natura e dell’esistenza attraverso i suoi personalissimi rimandi letterari. La sua poetica, che abbraccia il genere fantastico e si fa interprete di figure umane pervase di melanconia, presta un’attenzione sensibile verso la superficie di lavoro in vista di un raggiungimento equilibrato ed armonioso all’interno della commistione pittorica. La mostra sarà un vero e proprio “Elogio del dormiente”. Ventiduenne, Sofia Rondelli è la più giovane artista in assoluto ad essere ospite della Fondazione BML. Di lei si sono occupati, tra gli altri, grandi artisti del calibro di Omar Galliani, Fabio Sciortino e Claudio Cargiolli.

A Marco Manzella toccherà  il compito di traghettare al 2015 questo ricco e ambizioso programma artistico. “Il bosco sacro e altri racconti” è il titolo della mostra del noto artista, che esporrà dal 13 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015. La passione per la pittura antica, soprattutto per quella toscana che va dal Trecento al Cinquecento, caratterizza da sempre il fare pittorico di Manzella. Un’arte che porta in scena una narrazione semplicemente suggerita, aperta, non del tutto svelata. Individuare una storia e provare a raccontarla in un'immagine che ne sia la sintesi: è questo l'obbiettivo del grande pittore. La sensazione davanti alle sue opere è quella di un'immobilità cristallizzata in un silenzio sacrale, in cui gli elementi iconografici sembrano in attesa di un avvenimento imminente o che tarda ad accadere. 

Prosegue e si rinsalda anche quest’anno la collaborazione tra l’Associazione di musica contemporanea “Cluster”, presieduta dal noto maestro Francesco Cipriano, e la Fondazione Banca del Monte di Lucca, al fine di realizzare per quattro esposizioni altrettante composizioni sonore originali, scritte appositamente dai compositori della “Cluster”.

Il programma degli eventi espositivi offerti alla città dalla Fondazione BML è messo a punto dallo staff tecnico-scientifico della Fondazione, presieduto dal dottor Pietro Roni, consigliere di amministrazione della Fondazione BML, e composto dal critico d’arte Marco Palamidessi, dall’architetto Alessandra Guidi e dal pittore Giampaolo Frizzi.

Ingresso libero a tutte le esposizioni
Calendario ed orari di apertura differenziati per ciascun evento
Sede espositiva: Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Piazza San Martino, 7 – 55100 Lucca


Ingresso libero a tutte le esposizioni
Calendario ed orari di apertura differenziati per ciascun evento
Sede espositiva: Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Piazza San Martino, 7 – 55100 Lucca


 Il Tirreno, 4 Febbraio 2014.


 La Nazione di Lucca, 4 Febbraio 2014.

24/01/14

La Zadi censurata due volte con l'opera "Frammenti": l'opera nuda é ritenuta scandalosa e quella vestita non centrata sulla tela!

La Cina ha veramente aperto le barriere, o sta portando le sue barriere in giro per il mondo?
Da qualche anno Firenze é stata meta di numerosi arrivi dalla Cina, fra cui moltissimi giovani iscritti all'Accademia di Belle Arti. Oltre all'incontro con la nostra meravigliosa città, sono le opportunità di vivere "nel Bello dell'Arte" che queste persone si presume vadano cercando, non ultime le possibilità di confronto con gli artisti fiorentini e non, che a Firenze si formano e lavorano. Ma è realmente il confronto quello che cercano? La domanda sorge proprio alla vigilia dell'inaugurazione della Settimana della Cultura Cinese, quando a Palazzo Medici Riccardi si sta allestendo una mostra che dovrebbe celebrare il connubio Italia-Cina con Maestri e allievi di rappresentanza dei due Paesi. Il Console Cinese, il giorno prima dell'inaugurazione, decide di fare un sopralluogo e denuncia il "degenero" di due artisti: Elisa Zadi e Matteo Benetazzo. Elisa Zadi ha esposto il dittico "Frammenti" in emblema alla sua ricerca sul femminino e Matteo Benetazzo presenta l'opera in bianco e nero "Ragazza innamorata". La Zadi é ritenuta scandalosa per mostrare un corpo femminile nelle sue nudità e Benetazzo é considerato emotivamente lontano dalla "gaiezza" del popolo cinese! Gli artisti vengono "sollecitati" a portare altre opere in sostituzione di quelle "scandalose". "Se questa opera é degenere, allora non ne porterò di certo altre", dichiara Elisa Zadi incredula e irritata. 
Non stiamo a ripercorrere gli esempi di grandi artisti censurati nella storia, fra bigotterie o regimi autoritari, ma vorrei sottolineare che l'Italia é un paese libero, per questo creativo e prolifico e l'Arte, per essere tale, deve necessariamente essere svincolata da ogni preconcetto.

Odla

 Elisa Zadi, "Frammenti" .
L'opera censurata nella mostra della Settimana della Cultura Cinese.



10 Febbraio 2014 Chiara Lupo per OVO

Elisa Zadi e Matteo Benetazzo censurati alla mostra China week- Florence.

Author // Redazione
Posted in // Firenze, PILLS
Scelte adolescenziali. 2012 M.Benetazzo 

Elisa Zadi e Matteo Benetazzo censurati alla mostra China week- Florence.
Se vi proponessero di partecipare ad una mostra di scambio culturale e all’ultimo momento, proprio alla vigilia dell’inaugurazione, vi censurassero le opere invitandovi ad una sostituzione di esse, cosa fareste?
La vicenda che vi stiamo per raccontare, che ha come protagonisti due artisti toscani, Elisa Zadi e Matteo Benetazzo, riguarda la mostra terminata qualche giorno fa a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Si tratta di un evento espositivo chiamato China week-Florence promosso dall’Associazione artisti cinesi in Italia per il confronto e lo scambio culturale tra due paesi molto diversi tra loro: l’Italia e la Cina.
L’Associazione qualche giorno fa ha contattato gli artisti italiani invitandoli ad esporre delle opere che potessero rappresentare la loro pittura e metterla a confronto con gli artisti cinesi.
Peccato che il giorno prima dell’inaugurazione, dopo il sopralluogo del rappresentate dell’Associazione, il confronto con le opere di Elisa Zadi e Matteo Benetazzo venga negato.
L’opera della Zadi, il dittico “Frammenti”, viene considerata scandalosa a causa del nudo della figura femminile sulla sinistra e del decentramento della figura sulla destra. Le opere di Matteo Benetazzo invece, “Scelte adolescenziali” e “Ragazza innamorata”, vengono considerate troppo cupe e tristi e quindi in contrasto con la “ gaiezza del popolo cinese”.
Frammenti,2012,olio e imprimitura su tela, dittico-ogni pannello cm 165x100 

I due artisti sono stati gentilmente invitati a sostituire le opere in mostra ma entrambi hanno deciso di rinunciare all’evento.
Nel 2014 sono ancora tollerabili queste forme di censura nell’arte?
Chiara Lupo

02/01/14

"NUDA VERITAS" di Elisa Zadi al Teatro Magnolfi di Prato



Al Magnolfi la musica incontra l'arte

Al via la rassegna ispirata alla mostra Officina Pratese.

 



Al teatro Magnolfi la musica incontra l’arte in una piccola rassegna, a ingresso libero, di  tre concerti, ispirati alla mostra Officina Pratese, ai suoi maestri e alle figure femminili. Tre serate all’interno del Prato Festival, nate da un originale progetto dell’associazione Teatro dei Suoni in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune. Il primo appuntamento è   lunedì 23 alle 21.15 con Dipingendo suonando; Il secondo appuntamento è previsto lunedì 30 alle 21.15, con La Madonna in musica, una scelta di alcuni tra i brani più belli dedicati alla Madonna e composti da celebri musicisti; Ultimo appuntamento lunedì 6 gennaio, sempre alle 21.15, con L’arte al femminile tra la fine del Rinascimento e il primo Barocco, un altro incontro evocativo tra arte e musica che vedrà sul palco Silvia Vajente, soprano; Alessandra Artifoni, clavicembalo; Paolo Canatamessa, violino barocco, Jean Marie Le Quint, violoncello barocco; Elisa Zadi, pittrice.

 




L’artista Elisa Zadi presenterà “Nuda Veritas” a cura di Laura Monaldi e Marco Palamidessi. Questo evento prevede l’allestimento di una mostra pittorica nella platea del teatro e lo svolgimento di una performance di live painting che la stessa pittrice eseguirà durante il concerto.
Elisa Zadi proporrà una serie di autoritratti eseguiti allo specchio e, davanti a degli specchi, si svolgerà la sua performance pittorica.
L’opera “Adesso, Qui, Con me”, fulcro della mostra,  è composta da un trittico di figure, con un taglio verticale che le costringe ad uno spazio occupato quasi interamente dai loro nudi corpi, e che le stesse protagoniste sembrano contrastare con la loro decisa costruzione pittorica. Questa scelta spaziale può essere interpretata come una sorta di contrasto fra la crescita interiore dell’individuo e il contesto materiale che tende a reprimere questo processo. Queste presenze ci fissano imperturbabili, coraggiose, indicandoci con la loro diversa gestualità la loro storia, la “verità segreta” che appartiene al variare del loro complesso spirituale. Questa verità è il mistero che appartiene all’interiorità di ogni essere e che Elisa Zadi cerca nella complessità della sua poliedricità, con un’instancabile lavoro introspettivo-pittorico. Il non-visibile diventa motivo di ricerca del visibile. Questo visibile non viene mai profanato ma rivelato nelle sue infinite incognite in cui l’artista si interroga davanti allo specchio, attraverso la restituzione di immagini pittoriche cariche del mistero sul proprio destino e del senso che potrebbe assumere la propria vita. Ed è da questo pensiero che muove “Nuda Veritas”, in cui queste tematiche si confronteranno con la realtà del momento, dove la gestualità pittorica seguirà le suggestioni musicali del concerto, e dove l’artista si porrà inevitabilmente le medesime domande che va affrontando da sempre nella sua imperturbabile e audace ricerca pittorica.








ELISA ZADI 

L’Arte è da sempre un luogo d’indagine sulle passioni dell’uomo avvolto nei propri contesti; uno spazio di ricerca e analisi introspettiva, dove gli occhi dell’artista procedono oltre il normale sentire della natura, riuscendo a cogliere intimità e particolarismi incredibili, capaci di dominare – e donare – prospettive solitamente sfuggenti e impercettibili. L’artista muove avanti seguendo i propri impulsi e le proprie riflessioni, attraverso un cammino finalizzato alla scoperta di un ignoto panorama, di un’incognita visione, sia pure semplicemente la rappresentazione della realtà in quanto tale.

In tal senso, il mondo pittorico di Elisa Zadi si caratterizza per la ricerca di uno stile inconfondibile, dettato da una spiccata volontà espressiva, tesa a mettere in luce il senso primo dell’emozione. Figure umane, semplici scorci quotidiani, particolari di esistenze che superano la normale percezione del tempo, divengono i cardini poetici di un’artista intenta a cogliere le sfumature dei sensi e le manifestazioni dell’anima, in quanto energia vitale appartenente a tutte le realtà oggettive del mondo. Con delicatezza e intuito, in una personale dimensione quasi mistica e contemplativa, Elisa Zadi si fa pellegrina delle proprie opere, in un viaggio estetico, dove il gesto artistico diviene introspezione, esprimendo il desiderio di poter cogliere le infinite possibilità della creazione, andando oltre i canoni stilistici e la consueta interpretazione del mondo contemporaneo.

Un’elaborazione tattile dell’immagine, dunque, in vista di una maggiore presa di coscienza sul segreto che avvolge l’uomo, la sua esistenza e la realtà. Un’esplorazione dal gusto espressionista, con un’accurata sensibilità al colore, alla sintesi delle linee e alle manifestazioni dei giochi di luce, fra ombre e chiarori caratterizzati dalla semplicità dei tratti pittorici, che conduce l’osservatore a percepire non solo l’immagine dipinta ma anche l’anima riflessa che affiora con forza e si lascia leggere nella propria e indiscussa intimità. Il desiderio di comunicare, esprimere e rivelare una confidenza contemplativa, fa della prassi artistica di Elisa Zadi una poetica della spiritualità umana, un resoconto diaristico che esamina e sviscera l’immagine di una riflessione allo specchio, ossia di una mimesis meditativa, in cui l’analisi interiore apre agli occhi una dimensione sconfinata dove tutto si universalizza, trascendendo le forme dell’interpretazione, al di là del tempo e dello spazio: una poetica spirituale e un gesto artistico che nell’atto creativo si purifica, restituendo al mondo una visione primigenia dell’emozione e dei turbamenti dell’anima. 

                                                                                              Laura Monaldi


 



Da anni ormai l’artista indaga il proprio io attraverso dipinti in cui si autoritrae intensamente: il volto è per lei un paesaggio che, nella volontà di conoscersi nel profondo, ha bisogno di un’esplorazione costante, di continue incursioni conoscitive; il corpo è il territorio degli avvenimenti dello spirito, schermo epidermico sul quale si proiettano, mosse da spinte sotterranee, le proprie fisionomie interiori, epifanie di emozioni talvolta crude, che si traducono in visioni potenti, a tratti senza via di scampo, perché manifestano l’ascesa diretta o la tortuosa salita che le pulsioni interiori intraprendono per venire alla luce. La tentazione dello sguardo fa sì che Elisa non si ritragga mai a memoria, ma sempre davanti a due specchi, di cui uno metaforicamente è la tela. Espressione di un'analisi acuta, che sa addentrarsi nei meandri più profondi della sua psiche, la pittura la rende forte, è l'unica conferma della sua esistenza. Mentre dipinge non indaga il proprio volto come alterità temporanea, ma come universo da sondare, scoprire nella propria Verità. Il suo è un dipingersi per toccarsi, per smuovere sentimenti che hanno nel corpo l’epicentro della loro venuta al mondo. Elisa si guarda per essere di rimando vista da se stessa, nell’attesa spasmodica dell’emersione, del riaffioramento sulla pelle e nei nervi di un tumulto, di un riverbero di quella luce che si è bagnata negli stagni profondi della coscienza e che si diffonde nel silenzio, nell'eco di un gesto, di una malinconia indefinita, di un'impercettibile accensione, di uno svuotamento improvviso, di un pensiero inaspettato, di tutte quelle vibrazioni e oscillazioni spontanee che fanno del corpo la vera geografia dell'anima.

Marco Palamidessi
Marco Palamidessi, Elisa Zadi e Laura Monaldi dopo la performance Nuda Veritas.


  Elisa Zadi, Nuda Veritas, 2014, olio su tela, cm 35x33. Opera realizzata durante la performance.


Cultura Commestibile n° 57 del 4 gennaio 2014 a cura di Aldo Frangioni.
 

Musica e pittura si incontrano per omaggiare l'universo femminile
Due artiste aretine, la pittrice Elisa Zadi e la soprano Silvia Vajente, tra le protagoniste del terzo e ultimo appuntamento al teatro Magnolfi di Prato di una rassegna dove la musica incontra l’arte visiva.

Tre serate a ingresso gratuito all’interno del Prato Festival - ispirate alla mostra Officina Pratese, ai suoi maestri e alle figure femminili - nate da un originale progetto dell’associazione Teatro dei Suoni in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato.

Lunedì 6 gennaio, alle 21.15, l'iniziativa si concluderà con L’arte al femminile tra la fine del Rinascimento e il primo Barocco, un incontro evocativo che vedrà sul palco Silvia Vajente, soprano, Alessandra Artifoni, clavicembalo, Paolo Canatamessa, violino barocco, Jean Marie Le Quint, violoncello barocco ed Elisa Zadi, pittrice.
L’artista Elisa Zadi presenterà Nuda Veritas a cura di Laura Monaldi e Marco Palamidessi, evento che prevede l’allestimento di una mostra pittorica nella platea del teatro e lo svolgimento di una performance di live painting che la stessa pittrice eseguirà durante il concerto.
La Zadi proporrà, inoltre, una serie di autoritratti eseguiti allo specchio e, sempre davanti agli specchi, si svolgerà la sua performance.

 
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=162931

http://archiviomauriziospatola.wordpress.com/2014/01/03/prato-nuda-veritas-di-elisa-zadi-larte-al-femminile-nei-secoli/