ELISA ZADI
M O N D I P O S S I B I L I
12 - 27 febbraio 2022
Fondazione Museo di Palazzo Datini, Prato
Ci sono infiniti mondi possibili.
Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili.
Gottfried W. Leibniz
Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capire, giudicare se queste sono vere, autentiche.
La mia arte cerca la verità, la migliore verità possibile.
Poche cose contano, non il nulla
ma quanto basta. L’essenziale
Elisa Zadi
Le mie opere non cercano nessun effetto speciale o decorativo, tantomeno nessun talentuoso tecnicismo. Mi concentro sull’esperienza del fare, sull’introspezione della ricerca come necessità. La pittura come l’installazione, la performance o la poesia sono un mezzo che mi consente di sperimentare e vivere l’atto creativo nella sua essenza. Le mie opere nascono dall’onestà intellettuale del sentire i propri limiti, di indagarli attraverso una pulizia della visione che porta alla semplicità dell’essere, all’ hic et nunc.
Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura. Per fare questo affianco zone di colore che costruiscono le forme. Il colore non si sovrappone mai, non cancello gli sbagli. Cerco una perfezione di primo getto nella stesura, anzi la stesura stessa è un atto pittorico vivo, un rituale che porta alla creazione dell’opera e va rispettato, vissuto e accettato.
Metto il colore senza pentimenti e cerco di accettare l’errore considerandolo parte della creazione e integrandolo ad essa. L’errore, la non-perfezione fanno parte della mia pittura, così come della vita. Io cerco di accoglierlo come un mio limite inevitabile.
Cerco sempre di rappresentare la realtà come è in quel momento, senza idealismi; solo così posso tentare di restituire alla bellezza la sua autenticità. Ed è proprio nel manifestarsi miracoloso della bellezza e dei miei limiti nel coglierla che ho iniziato a riflettere e lavorare su quelle che poi sono diventate le opere di una serie che sto ancora portando avanti che ho chiamato "Mondi Possibili".
La nozione di mondi possibili si fa risalire storicamente a Gottfried Wilhelm Leibniz, che intendeva i mondi possibili come idee nella mente di Dio. Nella metafisica di Leibniz il mondo attuale è uno dei molteplici mondi possibili e, dal punto di vista di Dio, il migliore dei mondi possibili. Nel 1947 Rudolf Carnap riprendeva questa nozione per associare una semantica al più forte dei sistemi modali allora conosciuti (il sistema S5). In tal modo si preparava il terreno alla svolta tecnica e concettuale che negli anni Cinquanta del secolo scorso sarebbe stata introdotta dalla cosiddetta semantica relazionale, nota anche come semantica di Kripke o semantica a mondi possibili.L’impiego della nozione di mondi possibili è diventato sistematico nella filosofia analitica più recente, come si evince dalle discussioni sul problema mente-corpo o sul concetto di sopravvenienza. Si può dire, per es., che se le proprietà psicologiche sono globalmente sopravvenienti su quelle fisiche, allora due mondi possibili che sono indistinguibili per le proprietà fisiche lo sono pure per le proprietà psicologiche. Del resto la stessa discussione sullo status ontologico dei mondi possibili è diventato patrimonio della filosofia contemporanea, avendo fatto emergere le divergenze tra concettualisti come Saul Kripke (mondi possibili come costrutti mentali), nominalisti come Bas van Fraassen (mondi possibili come insiemi di enunciati consistenti), e realisti come David K. Lewis (mondi possibili come enti reali popolati da ‘controparti’ di enti presenti in un mondo dato). Una quarta corrente è quella degli attualisti come William Lycan e Alvin Plantinga, che oppongono al realismo modale l’idea secondo cui i mondi possibili sono costrutti derivati dall’unico mondo dotato di realtà, che è il mondo attuale.
www.zadielisa.it/pittura/mondi-possibili/
Elisa Zadi | Mondi Possibili
Dal 12 al 27 febbraio l’artista toscana espone le sue nuove opere che indagano il concetto di verità nelle
sale della Fondazione Museo Palazzo Datini di Prato. Sabato 12 febbraio, alle ore 17, il vernissage
PRATO – Dal 12 al 27 febbraio 2022 la Fondazione Museo Palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 43, a Prato, ospita “Mondi Possibili”, mostra personale di Elisa Zadi a cura di Marco Botti.
L’evento espositivo è patrocinato da Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Casa Pia dei Ceppi.La mostra verrà in augurata sabato 12 febbraio, alle ore 17. Interverranno l’artista, il curatore e Walter Bernardi, presidente della Fondazione Museo Palazzo Datini.Per tutta la durata dell’esposizione sono previsti eventi collaterali. Sabato 19 febbraio si terrà la presentazione di “Il profumo del giglio” (Edizioni Polistampa), primo libro di poesie di Elisa Zadi. Interverranno il curatore e lo scrittore Alessandro Bini, autore della prefazione. Sabato 26 febbraio ci sarà un aperitivo, con “Music selection” a cura di Francesco Musu.
La mostra sarà aperta il venerdì dalle 15 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; la domenica dalle 9 alle 13. Apertura su appuntamento negli altri giorni scrivendo a zanzipress@gmail.com.
LA MOSTRA
Le sale di Palazzo Datini, affascinante casa museo appartenuta al ricco mercante pratese del Trecento, ospitano la nuova mostra personale di Elisa Zadi, artista toscana tra le più apprezzate della sua generazione. Pitture e installazioni inedite dialogheranno con gli antichi ambienti per un risultato originale e sorprendente.
Le opere dell’artista toscana non cercano mai l’effetto speciale o decorativo, tantomeno il mero tecnicismo. Elisa Zadi si concentra da sempre sull’esperienza del fare, sull’introspezione della ricerca come necessità. La pittura, l’istallazione, la performance e la poesia sono mezzi che le consentono di sperimentare e vivere l’atto creativo nella sua essenza, il manifestarsi miracoloso della bellezza e i limiti umani nel coglierla.
Da quest’ultimo concetto nascono i lavori esposti, che fanno parte della nuova serie "Mondi Possibili", nozione che rimanda a Gottfried Wilhelm Leibniz e ai “mondi possibili” intesi come idee nella mente di Dio, ma anche come verità. “Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste – afferma l’artista. – Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche. La mia arte cerca la verità, la migliore possibile”.
Per Elisa Zadi la ricerca artistica coincide con un modus vivendi che in lei si manifesta nella creazione. Nel perseguire una perfezione che nel contempo la incanta e le sfugge, la seduce, la trasporta; a volte si rivela cruda e diretta, disillusa, reale.
“Le mie opere – spiega l’artista – nascono dall’onestà intellettuale del sentire i propri limiti, di indagarli attraverso una pulizia della visione che porta alla semplicità dell’essere, all’ hic et nunc. Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura. Per fare questo affianco zone di colore che costruiscono le forme. Il colore non si sovrappone mai, non cancello gli sbagli. Cerco una perfezione di primo getto nella stesura, anzi la stesura stessa è un atto pittorico vivo, un rituale che porta alla creazione dell’opera e va rispettato, vissuto e accettato. Metto il colore senza pentimenti e cerco di accettare l’errore considerandolo parte della creazione e integrandolo a essa. L’errore, la non-perfezione fanno parte della mia pittura, così come della vita. Io cerco di accoglierlo come un mio limite inevitabile”. Nell’arte di Elisa Zadi c’è sempre la volontà di rappresentare la realtà come è nel momento, senza idealismi; solo così l’artista pensa di restituire alla bellezza la sua autenticità.
BIOGRAFIA
Elisa Zadi è nata ad Arezzo. Nel 1998 ottiene con il massimo dei voti la maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale all’Istituto d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Nel 2007 si diploma con lode in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze, dove insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Porta Romana.
Fra le sue principali partecipazioni si ricordano “Cara Enfanta” al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, “Bau-tredici” alla GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, “Vitamine-tavolette energetiche” al MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e al Museo Novecento di Firenze, “Looking for Monnalisa” al Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia. Negli anni ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti nazionali.
Marco Botti - tessera ODG 118843 - cell. 3475489038 - marco.botti9@gmail.com - marco.botti@pec.giornalistitoscana.it
Elisa Zadi | Mondi Possibili
Sabato 19 febbraio il primo evento collaterale della mostra alla Fondazione Palazzo Datini di Prato con la presentazione del libro di poesie “Il profumo del giglio”
PRATO – Sabato 19 febbraio 2022, alle ore 17, la Fondazione Museo Palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 43 a Prato, ospita il primo evento collaterale di “Mondi Possibili”, mostra personale di Elisa Zadi a cura di Marco Botti.
Dopo il vernissage di sabato 12 febbraio, che ha visto tanti visitatori andare alla scoperta di dipinti e installazioni inedite dell’artista toscana nella casa museo pratese, Elisa Zadi sarà accompagnata dal curatore della mostra, dallo scrittore Alessandro Bini e dall’editore Antonio Pagliai per la presentazione di “Il profumo del giglio” (Edizioni Polistampa), la sua prima raccolta di poesie.
Durante i lunghi mesi del lockdown l’artista ha raccolto alcuni versi mai pubblicati ed è nata una silloge poetica che dalla sua uscita sta riscuotendo l’interesse di molti. Il giglio del titolo, già presente anche in alcune opere, accompagna da sempre l’umanità con i suoi significati: purezza, verginità, innocenza, amore, fedeltà e fierezza sono i più conosciuti. “Le poesie di Elisa Zadi possiedono una qualità molto importante – osserva Alessandro Bini, a cui è affidata la prefazione del libro. – Mentre scorri le righe esse si rivelano, sbocciano, con l'incredibile sincerità dei fiori. Arrivano subito, comunicano. Si mostrano con chiarezza. In questo loro manifestarsi sanno essere delicate ma anche brutali, come la vita".
La ricerca artistica dell’autrice toscana esplora da anni diverse discipline, che vengono spesso unite al fine di generare opere interattive o che si completano con la partecipazione dello spettatore. Pittura, installazione, performance e poesia sono mezzi che combinandosi le consentono di sperimentare e vivere l’atto creativo nella sua essenza, il manifestarsi miracoloso della bellezza e i limiti umani nel coglierla. Questo affascinante e sorprendente incontro si respira anche nella mostra di Palazzo Datini, nuova tappa dell’intensa carriera di Elisa Zadi e della sua indagine in senso introspettivo, antropologico e simbolico-rituale della figura umana.
“Mondi Possibili” è un evento espositivo patrocinato da Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Casa Pia dei Ceppi. La mostra sarà aperta fino al 27 febbraio 2022, il venerdì dalle 15 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; la domenica dalle 9 alle 13. Apertura su appuntamento negli altri giorni scrivendo a zanzipress@gmail.com
https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/elisa-zadi-mondi-possibili/
https://www.exibart.com/evento-arte/elisa-zadi-mondi-possibili/
https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-mondi-possibili/
https://www.lanazione.it/prato/cronaca/in-mostra-i-mondi-possibili-di-elisa-zadi-1.7344251
http://www.arte.it/calendario-arte/prato/mostra-elisa-zadi-mondi-possibili-83307
https://www.stamptoscana.it/category/my-stamp/Prato/
https://www.pratosfera.com/2022/02/07/mondi-possibili-di-elisa-zadi-in-mostra-a-palazzo-datini/
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http://www.ioarte.org/eventi/Mostre/mondi-possibili-di-elisa-zadi/
https://www.arte.it/calendario-arte/prato/mostra-elisa-zadi-mondi-possibili-83307
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https://arte-in-mostra.blogspot.com/
https://www.lobodilattice.com/art/mostre-eventi/mondi-possibili-elisa-zadi
Il Tirreno 07.02.2022 |
La Nazione di Arezzo 07.02.2022 |
La Nazione di Prato, 09-02-2022 |