BLU GUADO
alla Biblioteca Lazzerini di Prato
Giovedì 1 dicembre 2016 alle ore 21:00 presso la Biblioteca Lazzerini di Prato (Sala Campolmi) avrà luogo la performance interattiva di Elisa Zadi intitolata "Blu Guado".
L'opera si presenta come una grande installazione dedicata a "La Madonna del parto" di Piero della Francesca, un rituale performativo ispirato al culto del femminino: l'evento è inserito all'interno della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e di 1522 Scarpe rosse - Rosso di Donna, promosso dall'Associazione Multimedia91 di Pontassieve e da AParte Associazione Pecci Arte di Prato.
Maggiori info su
L'avventura
per la creazione di quella che significativamente è intitolata “Blu
Guado”, opera installativo-performativa appartenente a un genere che sta
sempre più interessando e coinvolgendo Elisa Zadi nel suo percorso
artistico, nasce dallo storico e suggestivo fatto che Piero della
Francesca apparteneva ad una famiglia di tintori di stoffe: è verosimile
che il maestro rinascimentale abbia utilizzato gli stessi pigmenti per
la preparazione di alcuni colori per la pittura. All’epoca l’azzurro era
ricavato dalla pianta di guado, molto preziosa per l’attenta
lavorazione che necessitava, e che ancora oggi si mantiene come rarità
per pochi appassionati. La particolarità della tintura al guado,
rispetto alle altre piante, è che la colorazione del tessuto non avviene
durante la bollitura ma gradualmente e rapidamente con la sua stesura
all’aria: questa metamorfosi affascinante è stata per l'artista una
scoperta magica, simbolica tanto da desiderare di condividerla con un
pubblico. Il modello dell'abito appositamente creato per “Blu Guado”,
tratto dal celebre affresco di Monterchi, è stato riadattato alle
effettive proporzioni fisiche dell'artista, che ha preso di riferimento
il proprio corpo anche per la realizzazione del manichino, mediante
calco diretto in gesso, con un deciso e motivato senso
d'immedesimazione. Tra l'altro, l’azzurro prodotto dal pigmento blu
guado, scelto per la colorazione dell’abito-scultura, corrisponde
proprio alla tonalità dell’abito della Madonna di Piero, qui
interpretato tridimensionalmente e installato sull'appositomanichino. “Blu
Guado” si compone di tre elementi: una grande tenda (che riprende un
altro elemento fondamentale nell'iconografia pierfrancescana),
l'abito-scultura contenuto in essa (dipinto e cucito riprendendo
fedelmente il modello dell’affresco) e una tinozza per l'antica tecnica
della tintura al guado. La performance inizia con il bagno di colore di
una grande pezza: l'artista si posizionerà in ginocchio di fronte al
pubblico, immergendo semi e pigmento di guado e iniziando a pronunciare
frasi significative. Una volta fatto riemergere dall’acqua, il tessuto
viene immediatamente appeso a un filo posto davanti alla tenda. Mentre
il naturale miracolo dell’ossidazione inizia a far prendere la
definitiva colorazione al tessuto, l'artista, collocatasi dietro di
esso, con delle grandi forbici divide a metà la pezza, e dopo averne
fissato le estremità apre anche la tenda, in modo da creare due
simboliche aperture consecutive. Un susseguirsi di nuove gestualità e
frasi dal sapore rituale inviteranno gli spettatori a compiere il
passaggio e a entrare nella tenda. I partecipanti passeranno uno alla
volta nella tenda e troveranno, al centro di essa, l’abito-scultura
illuminato dal suo interno. Un taglio fisico e simbolico, anticipato
dalla stoffa tagliata in precedenza, si riverbera nuovamente nell’abito
diviso e aperto verticalmente all'altezza del ventre. A questo punto
ogni spettatore coglierà dalla “luce” di questo ventre “i semi” (di
guado o di calicantus) custoditi al suo interno, li prenderà e li
porterà con sé fuori dalla tenda, diventando così responsabile della
nascita di future piante. Così
scrive nella presentazione Marco Palamidessi:“Nel rendere omaggio al
genio di Piero della Francesca, la nuova opera di Elisa Zadi,
rappresentando in sé un inno alla fertilità nel senso più aulico e
ampio, che va dalla procreazione alla genesi artistica, celebra un tema
di fondamentale importanza, quello cioè dell'atto supremo, il gesto dei
gesti che è appunto il nascere, il generare, il creare in tutti i suoi
modi possibili, ma soprattutto artisticamente, cioè con la mente e con
le mani. Vengono al mondo l'uomo, l'idea, il concetto universale, le
opere i sentimenti e le cose. Gli artisti, quelli veri intendo, per
mezzo della loro espressione, riescono a rinnovare ogni giorno la
Creazione, sanno far sentire vivo un mondo, il nostro, che non è stato
fatto in un solo istante, ma ogni volta che vi è sopraggiunto un artista
degno di questo nome. Un'installazione, “Blu Guado”, che vuole
ricordarci che creare è forse la maniera più alta di sentirsi vivi: si
crea per essere ricreati continuamente da ciò che si fa, per mettere al
mondo quei figli chiamati opere e dei quali gli artisti stessi sono
figli a loro volta. Un modo, per chi vuole, di sentirsi più vicini
all'universo, per coloro che non vogliono chiamarlo Dio. Ad ogni persona
che vorrà intraprendere quest'avventura e condividerla prima di tutto
con l'artista, il delicato compito di raccogliere il seme direttamente
dal ventre che lo genera, per portarlo in un luogo, non importa se
fisico o mentale, dove diventerà frutto e nuova vita. Come “levatrici”,
andremo a cogliere il seme là dove questo germoglia, confrontandoci con
un’opera che, attraverso la sua profonda ritualità, ci investe della
responsabilità di essere portatori di luce, custodi del seme
primordiale, protettori della vita che genera continuamente se stessa. E
chi custodisce il seme della creazione è a sua volta egli stesso
artista-creatore. “Blu Guado”, in fondo, è un'opera che ci ricorda che
ogni giorno è un modo di venire al mondo, che ci fa cogliere l'idea che
il nostro grembo, come la nostra mente, deve sempre essere fecondo, di
luce, di semi, di vita”.
25 novembre GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE
DONNE
Associazione MultiMedia91 - AParte Associazione Pecci Arte
presentano l’installazione e la mostra
1 5 2 2 SCARPE ROSSE
ROSSO DI DONNA
a cura di Alessandra Borsetti Venier
PRATO - Piazza delle Carceri installazione | Polo Campolmi
mostra
La mostra sarà visitabile dal 25 novembre al 16 dicembre 2016 dalle 16 alle 19
PROGRAMMA
25 novembre: Inaugurazione
della manifestazione
ore 10.00 - 16.00 Piazza
delle Carceri: installazione “1 5 2 2
SCARPE ROSSE”
realizzata da Alessandra Borsetti Venier
composta da oltre 500 paia di scarpe di femminili dipinte di rosso raccolte
con l’aiuto di associazioni, scuole, biblioteche e cittadini che formano il
numero 1522 del centralino nazionale multilingue
attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno rivolto a donne e minori vittime di
ogni forma di violenza. Chi
volesse partecipare all’installazione può portare delle scarpe femminili
totalmente dipinte di rosse entro le ore 10. In
caso di maltempo l’installazione non verrà realizzata.
ore 16.00 Piazza delle
Carceri: Saluti istituzionali con
Matteo Biffoni sindaco
di Prato, Simone Mangani assessore
alla cultura, Mariagrazia Ciambellotti assessore
Pubblica Istruzione e Pari Opportunità,
Fabio Cavallucci direttore Museo Pecci,
Gianni Antenucci presidente Associazione AParte, Loredana Dragoni coordinatrice centro antiviolenza La Nara,
Alessandra Borsetti Venier presidente Associazione MultiMedia91. Performance
“Guerrieri di pace” di Massimo Mori e
Licia Ianniello. Tutte
le persone sono invitate a raccogliere un paio di scarpe rosse
dell’installazione e portarlo, facendo il percorso lungo Via Frascati, fino
alla Biblioteca Lazzerini dove si svolgerà la mostra ROSSO DI DONNA. In
caso di maltempo il programma si svolgerà alla Biblioteca Lazzerini.
ore 17.00 Biblioteca Lazzerini, via Puccetti 3, Sala Campolmi: inaugurazione
della mostra “ROSSO DI DONNA” con 210 opere di altrettanti artisti nazionali e
internazionali. Intervento
critico di Attilio Maltinti.
1 dicembre: PREVENZIONE, parola d’ordine contro la violenza domestica
ore 21.00 Biblioteca Lazzerini via Puccetti
3, Sala Campolmi: Performance di Murat Onol (Portate fuori i morti) e di Elisa Zadi (Blu Guado)
ore 21.30 Sala delle
Conferenze
Coordina Luciana Schinco dell’Associazione
AParte
-Intervento della senatrice Vittoria Franco (Contro i femminicidi
una nuova cultura della relazione) e della sociologa Rossana Trifiletti (La violenza di genere: emergenza o tratto
strutturale?);
-Proiezione video Red iceberg - prima parte con le
letture registrate dei poeti: Kiki
Franceschi, Caterina Davinio, Michele Brancale, Annamaria
Ferramosca e la performance Alullebil di Alessandra Borsetti Venier (prima
parte);
-Intervento del magistrato Antonio Sangermano (Aspetti legali
della violenza) e della dott.ssa Monica
Pieraccioli (La presa in carico, aspetti sanitari);
-Proiezione video Red iceberg - seconda parte con
le letture registrate dei poeti: Mariella Bettarini, Rino Cavasino, Vincenzo
Lauria, Brenda
Porster, Massimo Mori, Gabriella Maleti, Dante Maffia e la performance Alullebil (seconda parte);
-intervento di Loredana Dragoni (Gli orfani dei
femminicidi) centro antiviolenza La Nara;
-Lettura di studenti
dell’Istituto Keijnes di Prato dei brani di un racconto scritto dagli zii
adottivi di due orfani di femminicidio.
ore 22.30 Piazzale del
vascone
Alessandra Borsetti Venier performance BUGADA con la
partecipazione di giovani, artisti e
cittadini coordinati da Erica
Romano. La performance si svolgerà nel piazzale del Museo del Tessuto e si
potrà vedere dalle finestre della Sala delle Conferenze e da quelle del lato
lungo della Biblioteca.
Info MultiMedia91, via di
Grignano 25, Pontassieve (FI) - tel.055
8398747 - 335 6676218 info@morganaedizioni.it - www.mulimedia91.it
AParte, c/o Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, viale
della Repubblica 277, Prato - tel. 335/8330487 info@aparte.prato.itc
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Pari Opportunità
Collaborazioni: Comune di Prato - Centro Luigi Pecci Prato -
FIDAPA Firenze Centro - Area N.O. Firenze - Archivio Carlo Palli Prato - Archivio della Voce dei Poeti Pontassieve -
Associazione BAU Viareggio - Centro antiviolenza La Nara Prato -
Associazione Ipazia Prato
Gli artisti coinvolti nella mostra collettiva del 25 novembre:
Egizia
Agatone, Marcello Aitiani, Francesco Alarico, Resmi Al Kafaji, Paolo Amerini, Fernando Andolcetti, Gianni Antenucci, Francesco
Aprile, Agostino Arrivabene, Mariele Artemise,
Mario Artioli Tavani, Laura Balla, ViIttore Baroni, Elena Barthel, Lina
Basile, Francesco Battaglini, Emanuele Bencivenni, Luisa
Bergamini, Carla Bertola, Lea Bilanci, Daniela Billi,
Tomaso Binga, Mariella
Bogliacino, Alessandra
Borsetti Venier, Leonardo Bossio, Bottega, Antonino Bove, Liliana Brosi, Rossana
Bucci, Maurizio Buscarino, Rosaspina Buscarino Canosburi, Gloria Campriani, Carlo Cantini, Silvia Cardini, Silvia
Capiluppi, Myriam
Cappelletti, LeoNilde
Carabba, Marco Cardini, Anna Cassarino, Nadia Cavalera, Cinzio
Cavallarin, Maria Chiara Cecconi, Andrea Chiarantini, Alessandro
Ciappi, Antonio Ciarallo, Roberto Coccoloni, Alice Corbetta, Enzo Correnti, Fiorella Corsi, Vanessa Costantini, Mattia Crisci, Gian Luca Cupisti, Massimo D’Amato, Serena D'Angelis, Flaminio
Da Deppo, Andrea Dami, Anne&Mario Daniele, Albina
Dealessi, Teo De Palma, Fabio
De Poli, Luca De Silva, Adolfina
De Stefani, Paolo
Della Bella, Giampietro
Degli Innocenti, Maria Di Pietro, Marcello Diotallevi, Serenella
Dodi, Tamara Donati, Gianni Dorigo, Graziano
Dovichi, Laura
VdB Facchini, Mariapia Fanna Roncoroni, Riccardo Farinelli,
Mirella Ferrari, Dino
Ferruzzi, Luc Fierens, Antonia Fontana, Lorenzo
Fontanelli, Kiki Franceschi, Aldo Frangioni, Ignazio
Fresu, Gabriella
Furlani, Carla Fusi, Giovanni Galizia, Alberto Gallingani, Caroline
Gallois, Mauro
Gazzara, Carlo
Gianni, Chiara Giorgetti, Alessandro
Goggioli, Cristina Gozzini, Andrea Granchi, KPK (kantierepostkontemporaneo), Riccardo Guarneri, Carla
Iacono, Indy, Roberto
Innocenti, Donato
Landi, Melania Lanzini, Bruno
Larini, Adriana
Leati, Alfonso Lentini, Ines
Lenz, Ilze Jaunberga, Lucy Jochamowitz, Riccardo Lanciotto Magris,
LeonaK, Margherita
Levo Rosenberg, Oronzo Liuzzi, Federico Lombardo, Dario
Longo, Antonio Lo Presti, Gian Paolo Lucato, Paolo Lumini, Marta Luppi, Aldo
Lurci, Gianna Paola Machiavelli, Riccardo Macinai, Gustavo
Maestre, Ruggero Maggi, Manuela Mancioppi, Antonello Mantovani,
Andrea Marini, Silke
Markefka, Luca Matti, Donatella
Mei, Andrea
Meini, Renato Meneghetti, Marcello Meucci, Massimo Mion, Ubaldo Molesti, Fernando Montà, Fernando
Montagner, Fernanda Morganti, Helmut Morganti, Susanne Niemann, Lisa Nocentini, Murat Onol, Toshihiro Oshima, Silvia Paci, Lucia Paese, Paolo Pallara, Luciano Pancani, Antonio Panino, Marcello Paoli, Giovanni
Parrillo, Uber
Passatelli, Lia Pecchioli, Rita Pedullà, Marina Pezzoli, Nella
Pizzo, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Erika Polizzi, Teresa
Pollidori, Elena Salvini Pierallini, Lamberto Pignotti, Alessia Porfiri,
Nadia Presotto, Stefania Puntaroli, Roberto
Pupi, Yi
Qiu, Giovanni
Raffaelli, Augusto
Ranfagni, Elvira Ratti, Laura Repetti, Rosella Restante, Angelo
Ricciardi, Ina
Ripari, Marino Rossetti, Enzo Rossi-Roiss, Tokio Rumando, Cesare
Saccenti, I
Santini Del Prete, Antonella
Sassanelli, Antonio Sassu, Costanza Savini, Franco Sciusco, Rosali Schweizer, Gianna Scoino, Giuseppe Secchi, Danilo Sergiampietri,
Rolando Sforzi, Fulgor Silvi, Simoncini.Tangi, Giovanna
Sparapani, Isabella Staino, Sabine Stange, Stellalpina,
Antje Sträter, Kinichi
Tanaka, Anthony
Tang, Daniela Tartaglia, Camilla
Testori, Roberto Testori, Vittorio
Tonali, Hideka Tonomura, Margherita Torri, Micaela
Tornaghi, Matilde Tortora, Felisia
Toscano, Nino Tricarico, Elena
Trissino, Stefano Turrini, Fabiola Ungredda, Giovanna
Ugolini, Adam Vaccaro, Antonia
Valle, Tommaso
Vassalle, Adriano
Veldorale, Margherita Verdi, Valeria Vian, Simona
Vignali, Laura Viliani, Tatiana Villani, Alberto
Vitacchio, Ivano Vitali, Andrea Vizzini, Nikolai Vogel, Cassandra Juliette Wainhouse, Deva
Wolfram, Elisa Zadi