La Cina ha veramente aperto le barriere, o sta portando le sue barriere in giro per il mondo?
Da qualche anno Firenze é stata meta di numerosi arrivi dalla Cina, fra cui moltissimi giovani iscritti all'Accademia di Belle Arti. Oltre all'incontro con la nostra meravigliosa città, sono le opportunità di vivere "nel Bello dell'Arte" che queste persone si presume vadano cercando, non ultime le possibilità di confronto con gli artisti fiorentini e non, che a Firenze si formano e lavorano. Ma è realmente il confronto quello che cercano? La domanda sorge proprio alla vigilia dell'inaugurazione della Settimana della Cultura Cinese, quando a Palazzo Medici Riccardi si sta allestendo una mostra che dovrebbe celebrare il connubio Italia-Cina con Maestri e allievi di rappresentanza dei due Paesi. Il Console Cinese, il giorno prima dell'inaugurazione, decide di fare un sopralluogo e denuncia il "degenero" di due artisti: Elisa Zadi e Matteo Benetazzo. Elisa Zadi ha esposto il dittico "Frammenti" in emblema alla sua ricerca sul femminino e Matteo Benetazzo presenta l'opera in bianco e nero "Ragazza innamorata". La Zadi é ritenuta scandalosa per mostrare un corpo femminile nelle sue nudità e Benetazzo é considerato emotivamente lontano dalla "gaiezza" del popolo cinese! Gli artisti vengono "sollecitati" a portare altre opere in sostituzione di quelle "scandalose". "Se questa opera é degenere, allora non ne porterò di certo altre", dichiara Elisa Zadi incredula e irritata.
Non stiamo a ripercorrere gli esempi di grandi artisti censurati nella storia, fra bigotterie o regimi autoritari, ma vorrei sottolineare che l'Italia é un paese libero, per questo creativo e prolifico e l'Arte, per essere tale, deve necessariamente essere svincolata da ogni preconcetto.
Odla
Elisa Zadi, "Frammenti" .
L'opera censurata nella mostra della Settimana della Cultura Cinese.
10 Febbraio 2014 Chiara Lupo per OVO
Elisa Zadi e Matteo Benetazzo censurati alla mostra China week- Florence.
Elisa Zadi e Matteo Benetazzo censurati alla mostra China week- Florence.
Se vi proponessero di partecipare ad una
mostra di scambio culturale e all’ultimo momento, proprio alla vigilia
dell’inaugurazione, vi censurassero le opere invitandovi ad una
sostituzione di esse, cosa fareste?
La vicenda che vi stiamo per raccontare, che ha come protagonisti due artisti toscani, Elisa Zadi e Matteo Benetazzo, riguarda la mostra terminata qualche giorno fa a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Si tratta di un evento espositivo chiamato China week-Florence promosso
dall’Associazione artisti cinesi in Italia per il confronto e lo
scambio culturale tra due paesi molto diversi tra loro: l’Italia e la
Cina.
L’Associazione
qualche giorno fa ha contattato gli artisti italiani invitandoli ad
esporre delle opere che potessero rappresentare la loro pittura e
metterla a confronto con gli artisti cinesi.
Peccato che il giorno prima
dell’inaugurazione, dopo il sopralluogo del rappresentate
dell’Associazione, il confronto con le opere di Elisa Zadi e Matteo Benetazzo venga negato.
L’opera della Zadi, il dittico “Frammenti”,
viene considerata scandalosa a causa del nudo della figura femminile
sulla sinistra e del decentramento della figura sulla destra. Le opere
di Matteo Benetazzo invece, “Scelte adolescenziali” e “Ragazza innamorata”, vengono considerate troppo cupe e tristi e quindi in contrasto con la “ gaiezza del popolo cinese”.
I due artisti sono stati gentilmente invitati a sostituire le opere in mostra ma entrambi hanno deciso di rinunciare all’evento.
Nel 2014 sono ancora tollerabili queste forme di censura nell’arte?
Chiara Lupo
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