ELISA ZADI
“La forma dell’ARIA”
Museo Popolare della
Pineta
30 giugno 2019 - Viareggio
Dopo il successo ottenuto nel bosco di Monte
Ceceri per le celebrazioni leonardiane del Comune di Fiesole, Elisa Zadi esporrà nuovamente “La
forma dell’Aria” a Viareggio
domenica 30 giugno 2019 dalle ore 17:00 presso Il Museo Popolare della Pineta.
L’evento promosso dall’Officina d’Arte
Contemporanea Dada Boom e dal Collettivo Superazione ha l’intenzione di
trasformare la pineta adiacente allo Stadio dei Pini in un Museo che possa
difendere gli alberi e contrastare il progetto dell’Asse di Penetrazione.
Da anni Elisa Zadi lavora con opere che
coinvolgono alberi: alcune di Land Art come “Grembo” in permanenza presso il Parco Mediceo di Villa Demidoff a
Firenze; altre installazioni-performative come “Psyche-Gohei” esposta durante Vitamine dell’Archivio Carlo Palli
presso il Bosco dei Poeti a Verona; altre performative come “Pensiero-Azione-Destino” presso la Casa
d’arte Contemporanea La Barbagianna di Pontassieve.
Tutti questi lavori, oltre alla colta
attenzione estetica, sono accumunati dal voler sperimentare attraverso il
rituale una dimensione mitica, dal sapore apotropaico, che non solo vuole
sensibilizzare l’uomo nei confronti della natura, ma rivendica il ruolo
dell’arte che è vissuta come mezzo per stabilire Relazioni. Queste opere sono
infatti interattive: l’artista desidera fortemente coinvolgere lo spettatore
all’interno del suo lavoro come a voler ristabilire il legame fondamentale dell’esistenza
nel connubio uomo-natura e ci riesce attraverso la magia delle sue creazioni.
Elisa
Zadi
ci spiega come nasce e sviluppa “La
forma dell’Aria”. Il mio lavoro inizia considerando il significato della
Spirale che si lega ai concetti di emanazione, estensione, sviluppo e in
particolare all’idea di continuità ciclica progressiva e a quella di creazione,
espresse dalla rotazione. Questa forma simbolica compare anche nel codice sul
volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, in particolare il foglio che rappresenta
la “vite aerea” in cui vengono studiati i movimenti di una struttura a elica in
relazione all’aria.
La spirale racchiude in sé i codici aurei,
proporzione armonica delle forme divine e il movimento rotatorio
ideologicamente perpetuo e quindi infinito; queste tematiche sono state per me
il connubio creativo fondamentale di partenza.
L’opera è pensata per coinvolgere un albero e i
suoi rami; le fronde diventeranno veicolo naturale frangi-vento per dei corpi
spiraliformi appositamente studiati. Una serie di specchi rifletteranno la luce
aumentando la suggestione del movimento che sarà favorita dai moti naturali
dell’aria. Gli spettatori saranno invitati a muoversi intorno allo spazio
dell’albero delimitato da una forma circolare come a voler calcare sul terreno
un’area sacra che, varcandola fisicamente e ideologicamente, favorirà
“l’immersione in un mondo immaginifico”, fatto di movimenti, di forme
platoniche e di luci-specchio riflettenti cascanti dai rami. Il pubblico potrà
interagire con l’opera cogliendo alcuni “cartigli segreti” che assumeranno
l’aspetto simbolico della condivisione e del dono.
https://zadielisa.it https://zadielisa.blogspot.com/2019/06/la-forma-dellaria.html
Viareggio 30 giugno 2019
Viareggio 30 giugno 2019
https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-la-forma-dellaria/
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https://www.exponoi.it/index.php/calendario/mostra-altri-eventi/451-elisa-zadi-la-forma-dell-aria
https://www.loschermo.it/la-forma-dellaria-lopera-di-elisa-zardi-esposta-a-viareggio/
https://www.virgilio.it/italia/versilia/notizielocali/_la_forma_dell_aria_l_opera_di_elisa_zardi_esposta_a_viareggio-59228411.html
http://247.libero.it/rfocus/39011864/1/-la-forma-dell-aria-l-opera-di-elisa-zardi-esposta-a-viareggio/
ELISA ZADI
“La forma dell’ARIA”
Fiesole
Fiesole
Il mio lavoro inizia considerando il codice sul volo degli uccelli, in particolare il foglio che rappresenta la “vite aerea” in cui Leonardo studia i movimenti di una struttura ad elica in relazione all’aria. Questa forma a spirale racchiude in sé i codici aurei, proporzione armonica delle forme divine e il movimento rotatorio ideologicamente perpetuo e quindi infinito; queste tematiche sono state per me il connubio creativo fondamentale di partenza. Questa opera è pensata per coinvolgere un albero e i suoi rami; le fronde diventeranno veicolo naturale frangi-vento per delle forme appositamente studiate partendo dai disegni leonardiani. Una serie di specchi rifletteranno la luce aumentando la suggestione del movimento che sarà favorita dai moti naturali dell’aria. Gli spettatori saranno invitati a muoversi intorno allo spazio dell’albero che sarà delimitato da una forma circolare come a voler calcare sul terreno un’area sacra che, varcandola fisicamente e ideologicamente, favorirà “l’immersione in un mondo immaginifico”, fatto di forme auree e luci riflettenti penzolanti dai rami. Il pubblico potrà interagire con l’opera cogliendo alcuni “cartigli segreti” che assumeranno l’aspetto simbolico del dono.
Domenica
9 giugno ha avuto luogo la passeggiata artistica dal titolo “Aria Acqua Terra
Fuoco”. La giornata inserita nelle Celebrazioni Leonardiane 2019 è voluta dal
Comune di Fiesole e organizzata dal collettivo La Montanina di Montebeni.
Nel sentiero che sale a Monte Ceceri fino al
Piazzale dedicato a Leonardo, 4 artiste, fra cui Elisa Zadi, hanno allestito delle opere
site specific che intendono rendere omaggio al Maestro di Vinci e al primo volo della storia.
Il percorso è stato fruito come una passeggiata
che avrà delle tappe, pause in cui le opere saranno protagoniste, poiché
collocate in punti strategici e in armonia con gli elementi naturalistici
preesistenti nel percorso.
Le 4 artiste hanno lavorato riflettendo sugli
elementi costitutivi la materia (aria, acqua, terra, fuoco), così come a lungo
Leonardo ha riflettuto su di essi disegnando nei diari e codici lasciando una
meravigliosa eredità grafica.
Elisa
Zadi
presenterà un’installazione che coinvolgerà un albero e che si trasformerà per
l’occasione in un albero-sacro; questo avrà un aspetto dai colori oro e
argento, in cui i riflessi della luce che penetreranno dalle fronde su degli
specchi e il movimento degli oggetti favorito dal moto naturale dell’aria,
renderanno particolarmente suggestivo e immersivo. La Zadi infatti per questa
opera, parte dallo studio Leonardiano sulla “vite aerea” e i movimenti di
questa struttura a elica in relazione all’aria. Questa forma racchiude in sé i
codici aurei di proporzione armonica che tende all’Infinito, tema molto caro
all’artista che qui considera anche grazie all’inserimento di forme platoniche
già studiate da Platone e Pacioli.
In questa atmosfera dal sapore immaginifico lo
spettatore sarà guidato a partecipare all’installazione e a cogliere alcuni
“cartigli segreti” che assumeranno l’aspetto simbolico del dono e della
condivisione.
Elisa Zadi esordisce nel 2005 con
una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei
necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal
2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile,
indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori
pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione
ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie
pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la
frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal 2015
la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti
che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine
della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline dando vita
a installazioni interattive e performative. Fra le principali partecipazioni si
ricorda Cara Enfanta presso il Centro Pecci di Prato, BAU tredici al GAMC
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, VITAMINE tavolette
energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e
il Museo NOVECENTO di Firenze; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione
Premio Combat 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio
Casorati nel 2008.
Elisa Zadi è nata ad
Arezzo. Nel 1996 si diploma come Maestro d’Arte e nel 1998 ottiene con il
massimo dei voti la Maturità d’Arte Applica in Moda e Costume Teatrale presso
l’Istituto Statale d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Nel 2007 si diploma
con lode in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze; dal 2007 al 2009
lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009
si abilita all’insegnamento delle Discipline Pittoriche tenendo attualmente la
cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene
con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso
l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti
emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora
con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze. www.zadielisa.it