10/12/21

Giornata del Contemporaneo 2021

 

Evento organizzato in occasione della 

17 Giornata del Contemporaneo

lo studio ARK LIGHT 

in collaborazione con Comune di Montecatini Terme 

promosso da AMACI

presenta 


 

Sabato 11 dicembre 2021

dalle ore 10:00 alle 13:00 diretta su

https://www.facebook.com/arklightstudio/videos/1253724388460253

 

In occasione della GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 2021
lo Studio ARK-LIGHT presenta
OGGI TRASFORMAZIONI NEL'ARTE | Sesta edizione.
L’EVENTO AVRA‘ LUOGO ESCLUSIVAMENTE IN MODALITA’ ONLINE
 
PROGRAMMA DELLA GIORNATA | Interventi di:
 
 10:00 
 Giacomo Bonciolini, Artista POLEMOS
 
10:15 
 Peppe Salvo, Artista OPERE
 
10:25 
 Gramoz Muja, Artista OPERE
 
10:35 
 Fabrizio Da Prato, Artista RICHIAMI
 
10:50 
 Bruno Ialuna, Professore UN MURALES PER VIAREGGIO
(Opera di Alice Pagnini)
 
11:00 
 Luigi Petracchi, Artista FRAMMENTI DI MEMORIE
 
11:15 
 Paolo Caggiano, Architetto DAI BORGHI ABBANDONATI AI BORGHI RITROVATI
 
11:35 
 Elisa Zadi, Artista OPERA VIVA
 
11:45 
 Daniela Dallavalle, Designer LA MATERIA E' VITA
 
12:00
 Associazione Culturale Astèria Umana e Divina commedia: echi di
Dante nella contemporaneità
 
12:15
 Roberto, Bruni, Giacomo Dolfi, Gabriele Levrini (Ark Light) |
Alice & Paolo Buroni (STARK) |
Cristiano Cavani,Stefano Giovacchini, Marco Pietro Paganucci (R3DIRECT) |
Luigi Russo Papotto (ARTISTA)
Elisa Zadi (ARTISTA) 
 
INFINITO - INSTALLAZIONE BINARIA
Storia di un concorso di idee per un’installazione a Fiumara d’Arte

 


 

 https://www.facebook.com/arklightstudio/videos/1253724388460253

 

 

10/11/21

IL PROFUMO DEL GIGLIO poesie di Elisa Zadi

 

 Elisa Zadi

IL PROFUMO DEL GIGLIO

 

 


S’intitola Il profumo del giglio la prima raccolta di poesie pubblicata da Elisa Zadi, artista visiva da anni impegnata nell’indagine sulla figura femminile, sia in senso introspettivo, sia antropologico e simbolico. Pubblicata da Polistampa nella collana «Dalla Stanza», la silloge sarà presentata in anteprima venerdì 19 novembre alle 17.30 al Caffè Letterario Niccolini (via Ricasoli 3, Firenze). Interverrà lo scrittore Alessandro Bini, autore della prefazione al volume. Per partecipare all’incontro, introdotto da Antonio Pagliai, è richiesto il green pass ed è gradita la prenotazione (tel. 055 7378721 - info@eventipagliai.com).

 

Originaria di Arezzo, Elisa Zadi vive a Firenze, dove si è laureata con lode in Pittura all’Accademia di Belle Arti. Oltre la pittura esplora varie discipline come l’installazione, la performance e la poesia. Tra le principali partecipazioni artistiche si ricordano Cara Enfanta presso il Centro Pecci di Prato, BAU tredici al GAMC di Viareggio, Vitamine presso il MART di Rovereto e il Museo Novecento di Firenze. Pur avendo sempre scritto versi, che le hanno valso diversi premi letterari, soltanto nell’ultimo anno ha maturato l’idea di pubblicare una raccolta, un passo che comunque reputa necessario: “Solo attraverso l’arte e la poesia”, spiega, “sento di poter veramente indagare sul senso dell’esistenza. Questo cercare e tentare di esprimerlo è per me una necessità fortissima, è l'unica cosa che mi fa sentire pienamente viva”.

 

 

 

 https://www.teatroniccolini.com/show-item/profumo-del-giglio/

 https://www.leonardolibri.com/appuntamento.php?id=2954 

 

Mi sono sempre piaciute le opere di Elisa Zadi. Ma l'avevo conosciuta solo come pittrice o come performer in immaginifiche installazioni. Imbattermi in una sua raccolta di poesie è stata una lieta sorpresa. Anche se in realtà scrivere fa parte di lei da tutta la vita.

Stessa fonte, quindi stessa sensibilità, ma una forma espressiva diversa. Interessante anche scoprire quanto una modalità sia affine all'altra, come ne evochi i contenuti, in una coerenza di senso ma con differenti sfumature.   

Le poesie di Elisa possiedono una qualità molto importante. Mentre scorri le righe esse si rivelano, sbocciano, con l'incredibile sincerità dei fiori. Arrivano subito, comunicano. Si mostrano con chiarezza.

In questo loro manifestarsi sanno essere delicate ma anche brutali, come la vita.

Alessandro Bini

 

 

 

 http://www.polistampa.com/scheda_libro.php?id=7604

https://www.leonardolibri.com/scheda_autore.php?id=71798

 

 


https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-il-profumo-del-giglio/   

https://www.lobodilattice.com/art/mostre-eventi/elisa-zadi-profumo-del-giglio 

https://www.melobox.it/elisa-zadi-il-profumo-del-giglio/ 

https://www.redazionecultura.it/altermedia/eventi/presentazione-raccolta-di-poesie-il-profumo-del-giglio-di-elisa-zadi/ 

https://www.vivertempo.it/evento/elisa-zadi-il-profumo-del-giglio-firenze?source=link_inserted 

 






21/10/21

OPERA VIVA Studio Gennai arte contemporanea

ELISA ZADI

OPERA VIVA

un percorso pittorico relazionale

 


 

Lo Studio Gennai arte contemporanea di Pisa ospiterà domenica 31 ottobre Opera Viva. Opera Viva è un intervento artistico di Elisa Zadi volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico interattivo, condiviso e sperimentale. 

L’intervento artistico sarà un evento collaterale della mostra in corso “Guardare al passato, costruire il futuro”.

Opera Viva è un progetto interattivo di Elisa Zadi che prevede l’esecuzione live di un’opera a quattro mani. L’artista e il ritrattato si confronteranno per dar vita a un’immagine che possa rappresentarne il volto. L’opera si compirà nella complicità del momento e grazie alla partecipazione del pubblico. Elisa non esegue il classico ritratto in cui il partecipante è spettatore passivo, ma lo coinvolge in questo intervento, nel confronto, nella relazione, nella pittura. Fra i due partecipanti sarà disposta un’apposita struttura basculante che mostrerà ora uno specchio ora il supporto pittorico e i due interverranno su di esso in maniera alternata, innescando l’inizio di quello che poi sarà Opera Viva e cioè un intervento artistico interattivo volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico sperimentale e condiviso.

 

 

Per maggiori informazioni sull’opera vai su https://www.zadielisa.it/eventi/elisa-zadi-opera-viva/

Evento svolto nel rispetto delle normative anti-covid vigenti.

 

Elisa Zadi Opera Viva

Domenica 31 ottobre 2021 dalle ore 17

 

Studio Gennai arte contemporanea

Via San Bernardo, 6

56125 Pisa

 

Per informazioni e prenotazioni:

 

www.studiogennai.it

studiogennai@yahoo.it

+ 39 348 824 3760

 

 

 https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/elisa-zadi-opera-viva/

https://www.exibart.com/evento-arte/elisa-zadi-opera-viva/ 

  https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-opera-viva/

https://www.lobodilattice.com/art/mostre-eventi/elisa-zadi-opera-viva 

https://www.melobox.it/elisa-zadi-opera-viva-studio-gennai-pisa/ 

https://www.evensi.it/elisa-zadi-opera-viva-bernardo-6/422428714 

 

 




 https://www.youtube.com/watch?v=DPB5EdQsmCI





 

Ma qual'è l'immagine restituita dallo specchio all'artista moderno? E' comunque sfuggente e dovrà essere fissata, bloccata, resa immobile e oggettiva perchè si configuri come documento psicologico relativo alla sua reale natura e interiorità. La difficoltà per l'artista consiste proprio nel fatto che il suo volto riflesso nello specchio è inadeguato a rappresentare il suo stato d'animo e quindi egli dovrà necessariamente trovare un equivalente formale di ciò che sente di essere: dovrà inserire nei contorni oggettivi del volto il dolore, l'angoscia e la sofferenza di un determinato momento.

All’inizio di questo percorso il nostro sguardo si posa dunque semplicemente su "un uomo", poi si soffermerà su "un pittore", infine su "un individuo" che ha smarrito la propria identità, che è Altro, e il cui volto è, letteralmente, lo specchio dell'anima.

"Senza la fede nell'idea che il nostro volto esprima il nostro io, senza questa illusione fondamentale, originaria, non potremmo vivere o almeno prendere la vita seriamente. E non basta soltanto identificarci con noi stessi, è necessario identificarci appassionatamente, per la vita e per la morte. Immagina di vivere in un mondo dove non ci sono specchi. Il tuo viso lo sogneresti e lo immagineresti come un riflesso eterno di quello che hai dentro di te. E poi, a quarant'anni, qualcuno per la prima volta in vita tua ti presenta uno specchio. Immagine lo sgomento! Vedresti un viso del tutto estraneo. E sapresti con chiarezza quello che ora non riesci a comprendere: tu non sei il tuo viso... a forza di osservarmi allo specchio, ho finito per credere che quello che vedevo ero io. Ho un ricordo assai vago di quel periodo, ma so che scoprire l'io deve essere stato inebriante. Poi però arriva il momento in cui stai davanti allo specchio e dici: sono io, questo? E perché? Perché ho sodalizzato con questo qui? Che mi importa di questa faccia? E tutto allora comincia a crollare. Tutto comincia a crollare." (M. Kundera, L'Immortalità)

 


La complessità del volto come oggetto osservabile, decifrabile descrivibile, da sempre ha posto una quantità di quesiti a cui, in tempi diversi, si è tentato di dare risposta: ora spiegando l'intero macrocosmo attraverso il volto, ora facendo del volto l'intero macrocosmo, ora considerandolo come specchio trasparente delle passioni, ora come maschera infida prodotta dal gioco della simulazione sociale.

Tracce delle mille contraddizioni di cui vive il volto all'interno dell'immaginario collettivo sono inscritte, seppure in modo sconnesso e frammentario, nella storia etimologica dei termini che, all'interno della lingua naturale, lo designano: volto, viso, faccia; in latino vultus, facies; in francese chère, face, figure, vis, visage, vout...

Il volto innanzitutto come visione, ma anche, nello stesso tempo, come soggetto attivo dell'atto di vedere. Viso deriverebbe dal termine del latino volgare visus, participio passato di vidère, "vedere". In questo senso sarebbe spiegato, dicono i dizionari, l'uso arcaico di viso come sinonimo di "vista", "sguardo". Probabilmente, su questa attività percettiva, in quanto direttamente più legata al pensiero, si fonda la grande catena associativa che giunge a fare del volto, sede privilegiata della vista, il simbolo stesso dell'uomo.

Ma il volto è soprattutto, in senso passivo, visus, quanto di noi, della nostra persona e non solo del nostro corpo, è più esposto alla visibilità. E' quanto di noi resta più impigliato nel gioco degli sguardi, del vedere e dell'essere visti, del far mostra di sé e del nascondersi.

Il viso non è dunque una semplice parte del corpo. Attraverso il viso, l'altro che ancora non esisteva, a un tratto, entra nel campo delle cose visibili. Non come cosa tra le cosa: è nel viso che si compie la presenza. (P.Magli "Il volto e l'anima")

 


 
 

31 ottobre 2021 Studio Gennai Pisa

 



 

https://www.zadielisa.it/performance/opera-viva/