" Capita, leggendo le opere pittoriche di Elisa Zadi,
di arrivare al silenzio e aspettare che l'eclisse parziale della luna diventi totale"
di arrivare al silenzio e aspettare che l'eclisse parziale della luna diventi totale"
Ci sono pittori che ammiriamo ma che sentiamo distaccati da
noi perché, ad una prima visione superficiale, non sono immediatamente
leggibili. Ma siamo poi, dopo una lettura più approfondita delle loro opere,
costretti a riconoscere il loro valore, se riusciamo ad andare oltre le
apparenze. In ELISA ZADI, fra i contemporanei riusciamo ad avvertire che, sotto
quella definizione esemplarmente “formale” c’è una irrequietezza senza scampo e
senza un esito chiuso in sé (che è pregio vero di un’Artista nel quale è
destinato a porre domande, a proporre, a bruciare le nostre credenze, non di
rado conformistiche e inerti). Sono questi gli Artisti che per me contano,
pittori che inquietano, come mi inquieta Masaccio, apprezzo Tiziano ma mi
inquieta Pontormo. Non si tratta, è ovvio, di categorie critiche; ma a che
servono se non a fruitori gelidi? La pittura di Elisa Zadi si può riassumere in
intelligenza, passione, ardore. Potrebbe perfino apparire non coerente con se
stessa, se non si avvertisse che la pittrice è sempre attiva con la sua
profonda attitudine critica e creativa insieme: il dialogo è strettissimo, i
confini intricati, un surrealismo tutto dentro la pittura in un incontro in
atteso di linee e colori in una geometria irrimediabile, dove le immagini del
contemporaneo filtrate, (come ho parlato prima), dalla sua intelligenza danno
una dimensione inaspettata delle cose scoprendo eventualità che non sapevamo
che esistessero; quindi composizione, colore, rapporto colore-spazio e cosi
via, è in dubbio che in lei tutto va studiato e approfondito, ma poi …
Stefano
Giraldi
Elisa Zadi “ASCENDENZE: il gioco delle attese”
STUDIO D’ARTE 102 via Verona 102 Alessandria
Info: Tel. 345 562392