17/12/19



“Francesco e Margherita”

a cura di Carlo Palli

Prato,
Fondazione Casa Pia dei Ceppi – Palazzo Datini
Via Ser Lapo Mazzei, 43

15 dicembre 2019 – 29 febbraio 2020

Inaugurazione
domenica 15 dicembre 2019
ore 17.30



Artisti partecipanti:

Marcello Aitiani, Vittore Baroni, Stefano Benedetti, Antonino Bove, Giuseppe Calandriello, Myriam Cappelletti, Roberto Casati, Cinzio Cavallarin, Riccardo Cocchi, Fabio De Poli, Paolo Della Bella, Gianni Dorigo, Riccardo Farinelli, Giovanni Fontana, Claudio Francia, Aldo Frangioni, Gabriella Furlani, Andrea Granchi, Gustavo Maestre, Roberto Malquori, Eugenio Miccini, Miradario (Massimo Biagi), Mono (Andrea Cioni), Fernando Montagner, Luciano Ori, Michele Perfetti, Luigi Petracchi, Lamberto Pignotti, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Antonio Possenti, Gian Paolo Roffi, Sarenco, Elisa Zadi.



   


"Viaggio nel Fututo remoto"
di Antonino Bove con la collaborazione di Elisa Zadi





Antonino Bove è nato a Borghetto il 7 dicembre 1945.
Nel 1967 frequenta l’Accademia di belle arti di Firenze dove è allievo di Primo Conti. Nel 1972 si trasferisce a Viareggio e l'anno dopo, a Firenze, fonda la «Società degli onironauti» i cui atti costitutivi sono pubblicati su Paolo Albani, Paolo della Bella, Forse Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale, Bologna, Zanichelli, 1999.
La prima personale risale al 1984 presso la galleria Proposte d'Arte Contemporanea di Firenze, curata da Alessandro Vezzosi; due anni dopo partecipa a Firenze capitale della cultura europea presso Palazzo Medici Riccardi di Firenze.
Dal 1988 al 1990 con Claudio Costa, Jakob de Chirico, Angelika Thomas e Igor Sakarov Ross fonda il gruppo Kraftzellen partecipando, tra le altre, alla mostra Ressource Kunst: Die Elemente neu gesehen con Joseph Beuys, Anselm Kiefer, Bill Viola. Col gruppo partecipa inoltre a simposi presso il Franklin Furnace Archive di New York e alla Rutgers University del New Jersey. È co-fondatore, nel 1990, del gruppo italo-austriaco «Osmosi».
In occasione di Irradiazioni curata da Bruno Corà e promossa nel 1998 dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato espone Antropolievito nella collettiva Ecce homo a cura di Giandomenico Semeraro con Fabio Mauri, Oliviero Toscani, Jaume Plensa e Andres Serrano[3].
Con Gianfranco Baruchello, Arrigo Lora Totino, Edoardo Sanguineti ed Emilio Villa partecipa nel 1996 a Geiger 10, in memoria di Adriano Spatola. Nel 2002 con Giovanni Anselmo, Gino De Dominicis, Yves Klein e Jannis Kounellis è invitato alla X Biennale di Arte Sacra Contemporanea a cura di Luciano Caramel e Carlo Chenis presso Isola del Gran Sasso d'Italia.
Nel 2007 è invitato alla rassegna Camera 312; promemoria per Pierre Restany, evento collaterale della 52ª Biennale di Veneziae, sempre nello stesso anno, è invitato alla XIII edizione della Biennale di Poesia di Alessandria.
Nel 2008 partecipa con esponenti della poesia visiva e artisti come Eugenio Carmi, Luigi Ontani e Emilio Isgrò alla collettiva Jean Cocteau le joli cœur all'Institut français di Milano presso il Palazzo delle Stelline.
Espone alla mostra toscana del Padiglione Italia, organizzato nell'ambito della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 2011, curato da Vittorio Sgarbi, presso Villa Bardini di Firenze. Nel 2014 partecipa alla mostra Visual poetry a Pavia, mentre l'anno dopo tiene la doppia personale con Lamberto Pignotti presso Il Gabbiano arte contemporanea di La Spezia.
Nel 2016 è invitato alla collettiva antologica Felicità e facilità della poesia visiva italiana Museo della Carale di Ivrea con Nanni Balestrini, Eugenio Miccini, Claudio Parmiggiani, Gianni Emilio Simonetti e Adriano Spatola.
Nel 2017 con Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Mario Schifano e altri protagonisti dell'arte italiana, partecipa a Viva Italia presso la Galleria Civica di Bratislava in Slovacchia