12/04/24

La Misura Umana

 



LA MISURA UMANA

Cinque visioni di pittura contemporanea

24 aprile – 11 maggio 2024

Circolo degli Esteri, Sala degli Artisti - Roma


Eugenia Carabba Tettamanti e Giuseppe Cotroneo, in collaborazione con il Circolo degli Esteri, sono lieti di presentare la mostra collettiva:

La Misura Umana. Cinque visioni di pittura contemporanea”.

L’esposizione ospita le opere di cinque giovani artisti italiani: Verdiana Bove, Anna Capolupo, Giulio Catelli, Alessandro Giannì, Elisa Zadi, pittori e pittrici provenienti da percorsi eterogenei che però confluiscono in un’unica grande famiglia: la narrazione pittorica figurativa.

Il progetto espositivo mira ad indagare le nuove dimensioni dell’umanità in termini di relazioni, individualità, simbologie e sintesi. Il concetto di “misura umana”, nel titolo, prende le mosse da alcune delle ultime interviste rilasciate da Jannis Kounellis tra il 2014 e il 2016, nelle quali egli racconta come la dimensione dell’uomo possa divenire unità di misura per interpretare il presente.

Per comprendere l’importanza di tale operazione è necessario esperire quella profondità morale che la ricerca di Kounellis ha lasciato in eredità alle generazioni successive:

le conclusioni di ordine emotivo-sociale alle quali è giunto il maestro, che si sono trasformate nei frame pittorici dei periodi storici con i quali egli si è confrontato, oggi possono essere prese in prestito dagli artisti che si cimentano con un nuovo momento storico e con la misurazione dell’umano.

Partendo da questi bisogni socio-relazionali, in una fase temporale ancora pienamente post pandemica, scaturisce la necessità di un progetto espositivo che ponga al centro l’arte contemporanea (in questo caso pittura) come nuovo linguaggio in grado di ri-costruire consapevolezze condivise. L’obiettivo della mostra è la rappresentazione di un quotidiano autentico, declinato sotto forma di pennellate, mediante il quale è possibile descrivere racconti universali di vita reale. Fragilità e complessità autentiche, tornano ad essere immagini familiari per ciascuno di noi.

Il filo comune che unisce gli artisti in mostra individua nelle opere di Elisa Zadi una introspezione che non perde mai di vista il contesto esterno fatto di natura; nelle opere di Giulio Catelli il colore autentico della città viva, ed in Verdiana Bove una delicatezza nel voler indagare vicinanze relazionali sottese. Questo dialogo aperto tra le espressività rappresentate continua con Alessandro Giannì ed il riferimento visibile ad una dimensione della scomposizione creata da complessità morali, per terminare con Anna Capolupo e la straordinaria tensione simbolica di riti ed oggetti legati alla quotidianità. Una pluralità di premesse che porta ad una conclusione univoca appartenente alla sfera umana.

<< Il mio problema è l’uomo come misura, non come rappresentazione. >>

Jannis Kounellis

Scheda informativa:

TITOLO: La misura umana. Cinque visioni di pittura contemporanea

ARTISTI: Verdiana Bove, Anna Capolupo, Giulio Catelli, Alessandro Giannì, Elisa Zadi LUOGO: Circolo degli Esteri, Sala degli Artisti – Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42 –Roma DURATA: Dal 24 aprile al 11 maggio 2024, visita con ingresso libero previa prenotazione. VERNISSAGE: Private view su invito 23 aprile 2024, ore 18:00, alla presenza degli artisti.



Realizzato con il supporto di:

I.N.A.C. Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea – ente culturale che si prefigge la diffusione e la valorizzazione dell’Arte e della Cultura – nasce, contemporaneamente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel 1975 dalla fusione di due Associazioni Culturali: la Società Voltaire e l’Accademia dei Pastori, entrambe fondate alla fine del XVIII secolo, quando l’Illuminismo si diffuse anche nel nostro Paese. Nel rispetto dei suoi fini istituzionali, ha collaborato con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con le

Soprintendenze, Direzioni Generali e Dipartimenti dello stesso Ministero, con Musei nazionali, con tutte le Regioni e i più importanti Comuni italiani.

AICA, Associazione Internazionale dei Critici d’Arte (Association Internationale des Critiques d’Art, AICA), è stata fondata nel 1950 con la finalità di rivitalizzare la critica d’arte e la libertà di espressione, che a causa della II Guerra Mondiale vennero messi a repentaglio a livello globale. Affiliata ad UNESCO, AICA è stata ammessa al rango di ONG nel 1951. L’associazione oggi vanta oltre 5000 iscritti provenienti da 95 Nazioni e sono presenti 63 sezioni nazionali.

Feudi di San Gregorio - Lo spirito pionieristico di questa azienda irpina, nata nel 1986, è alla base dell’ispirazione che anima la cantina e la curiosità che la porta ogni giorno a esplorare terre sconosciute, a cercare il confronto e l’incontro con nuove realtà, propulsori di idee innovative e visionarie. Nasce con questo spirito, dal 2014 la collezione d’arte contemporanea a sostegno della Fondazione di Comunità San Gennaro. Le opere site- specific degli artisti - fotografi, pittori, designer – con cui l’azienda collabora vengono poi

trasformate in bellissime etichette in edizione limitata, il cui ricavato viene interamente devoluto alla Fondazione, animata da Padre Loffredo. Nasce così il contenitore BE CURIOUS, il progetto che racchiude l’ormai pluriennale percorso artistico e culturale intrapreso da Feudi di San Gregorio, che si declina in differenti arti.

Fondato nel 1936 con finalità di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri,

Il Circolo degli Esteri mantiene tuttora una forte vocazione internazionale e concorre alle attività istituzionali e di rappresentanza del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Si ringrazia vivamente il Circolo degli Esteri per la disponibilità e per la concessione della prestigiosa Sala degli Artisti, sede del progetto espositivo.



Info:

Eugenia Carabba Tettamanti |340.296 0357| eugenia.carabba@gmail.com| instagram: @iugcarabba Giuseppe Cotroneo |340. 382 2018 | info@giuseppecotroneo.com | instagram: @giuseppecot Circolo degli Esteri | 06. 808 6130 | segreteria@circoloesteri.it



https://artecultura-ok.blogspot.com/2024/04/la-misura-umana-cinque-visioni-di.html

https://www.oltrelecolonne.it/la-misura-umana-la-mostra-al-circolo-degli-affari-esteri-di-roma/

https://www.cyranofactory.com/la-misura-umana-cinque-visioni-di-pittura-contemporanea-a-roma/

https://www.unfoldingroma.com/cultura/22075/la-misura-umana-cinque-visioni-di-pittura-contemporanea-al-circolo-degli-esteri/










06/04/24

Mavare - il potere del femminile

 







Mavare – il potere del femminile


Venerdì 12 Aprile, alle ore 18.00, presso la FORO G Gallery di Via Lago Grande a Ganzirri, Messina, avrà luogo il vernissage della mostra “Mavare – il potere del femminile, a cura di Roberta Guarnera e Mariateresa Zagone. Le opere sono il frutto della selezione di un numero maggiore di lavori pervenuti a seguito del lancio dellopen call che ha inteso far lavorare gli artist* sul potere di guarigione e creare il collegamento tra lazione/creazione taumaturgica dellarte e il proprio potere personale.

Le Mavare erano quelle donne che, in società patriarcali che toglievano loro diritti e dignità, acuivano il lorosentire, tramandavano saperi tutti femminili fatti di riti e piante, di nenie e aruspicina, di fasi lunari e fondi di caffè e che, semplicemente, riuscivano a vedere meglio le cose, erano guaritrici. Erano nate con la capacità, o il dono (o, forse, la maledizione) di non avere filtri sugli occhi né nella mente. Per questo venivano, ben prima dei tempi delle nostre nonne, bollate come streghe. E per questo facevano paura – come fa paura chi dice la verità.

Noi donne, in questi rigurgiti di maschilismo tossico, siamo streghe quando ci poniamo domande, quando vogliamo capire. Quando ci ribelliamo ad una regola, quando ragioniamo con la nostra testa, quando scegliamo di usare il potere personale per la nostra crescita e non lo sacrifichiamo per la crescita dellaltro. E per questo ancora oggi esistono le streghe – ed esiste chi le vuole bruciare. E strega (o stregone) è chiunque non abbia paura di esplorare le proprie ombre.

Le venti opere in mostra (+ 2) provengono da varie regioni italiane (Sicilia, Toscana, Campania, Calabria) e vogliono essere una prima parziale mappatura di tradizioni, usi, nenie, riti, legati al potere del femminile.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 20 aprile negli orari riportati online della galleria.

https://foroggallery.com/





La commissione formata da Mariateresa Zagone (storica e critica d’arte) Carmen Cardilllo (docente di fotografia presso l' Accademia di Belle Arti di Catania) e Roberta Guarnera (artista e proprietaria della FORO G gallery)si è riunita per valutare le proposte ricevute per la #OpenCall e proclama vincitrice assoluta l'artista Elisa Zadi.

La sua ricerca esplora da un lato l’identità femminile, dall’altra, attraverso l’introspettivo ritratto frontale, il rito della guarigione dall’orzaiolo attraverso le gocce di olio tramutate in stelle. L’orzaiolo che, come le grandi e piccole infezioni, veniva associato al malocchio ricevuto, diventa qui ricordo della pratica ancestrale della bisnonna.

La giuria inoltre ha particolarmente apprezzato le opere di: Angelo Carmisciano per il disegno anatomico incentrato sulla potenza del ventre fortemente onirico, Giulia Bartoccelli per la potenza del concept in cui il tabù mestruale diventa filo conduttore di identità perdute, Michela Magazzù per la grande sintesi visiva che fa emergere gli occhi dal groviglio di linee, Rita Palla per la forza dell’immagine in cui tutte le ferite inferte all’identità della donna urlano dalla veste che riafferma il potere ancestrale di chi l’ha abitata.

























15/02/24

Elisa Zadi - Bruciare Illusioni

 

ELISA ZADI

Bruciare Illusioni

a cura di Andrea Mancini e Laura Monaldi


24 febbraio – 16 marzo 2024





Sabato 24 febbraio 2024 alle ore 18:00 si inaugurerà la mostra di Elisa Zadi dal titolo “Bruciare Illusioni”.

La personale a cura di Andrea Mancini e Laura Monaldi sarà ospitata nella Torre degli Stipendiari nei locali dell’Orcio d’oro, via Augusto Conti 48, San Miniato in provincia di Pisa. La mostra avrà il patrocinio del Comune di San Miniato e l’organizzazione della Conchiglia di Santiago e di Moti Carbonari.

Avremo una selezione di opere, per lo più inedite, dell’omonimo ciclo pittorico a cui Elisa Zadi ha lavorato nell’ultimo anno, visitabili fino al 16 marzo 2024 con orario da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento.

La ricerca artistica di Elisa Zadi si concentra sulla rappresentazione e l'esplorazione dell'identità femminile contemporanea, affrontando temi come l'autenticità, la ricerca di se stesse e il senso di appartenenza. In questa serie di opere dal titolo "Bruciare Illusioni" si esplora, attraverso la simbologia del fuoco, il concetto di distruzione delle illusioni e delle false conformità imposte dal contesto culturale in cui viviamo per permettere un risveglio che ci ricollega alla propria Verità. I dipinti trasmettono una sensazione di forza ed energia, ma anche di vulnerabilità e desiderio di rivelarsi creando un'atmosfera intima e suggestiva.La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche”.

Osserva Andrea Mancini: “Se leggiamo il lavoro che Elisa Zadi ha realizzato in questi anni… ecco che possiamo sciogliere tutti gli enigmi, illuminarne il mistero. Ogni volta queste figure sembrano rispondere ad un’immagine che, a rigore, non potremmo considerare “sacra”, ma che certo trae spunto ed “eccezionalità” dall’iconografia del passato, vero luogo di origine degli sguardi, delle posizioni, della disposizione delle piante, delle grandi falene e anche degli elementi della modernità. Certo perché qualche volta la protagonista del quadro (quasi sempre una donna, quasi sempre la stessa Zadi), tiene in mano un cellulare, o un Tablet, o altri elementi che entrano comunque, dentro lo spirito poetico dell’opera, senza disturbarla in nessun modo. Dice Elisa Zadi: “l’arte non può che essere sacra”. Anche quando i temi sono più laici e quotidiani, Il suo percorso, ma soprattutto il suo dipingere, sono ricchi di un grande attenzione all’iconografia dei pittori che per secoli hanno lavorato nelle chiese. Può rappresentare uno sguardo, un atto o un oggetto della sua giornata, come se realizzasse reliquiari o opere che ci conducono verso un di là, da noi distante. L’abbiamo rincontrata sull’Appenino, nascosta nel suo Studio, vicino e lontano dalla villa di Pratolino: ogni volta siamo rimasti affascinati dal suo fare, ci ha stupito il rapporto con una spiritualità che oggi, sempre di più, pare tornare ad aleggiare sull’arte contemporanea. Rientra dalla porta principale negli spazi della sacralità, a scaldare una fede sempre meno luminosa”.

Scrive Laura Monaldi: “Le opere inedite di Elisa Zadi, raccolte sotto il titolo di "Bruciare Illusioni", sono un'immersione profonda nel mondo dell'emozione umana e della trasformazione interiore. Attraverso colori vibranti e forme suggestive, Elisa offre uno sguardo intimo e potente sulla complessità dell'animo umano. Sbarazzarsi delle facciate superficiali per abbracciare la verità cruda e senza filtro, sembra essere il filo conduttore della serie pittorica, caratterizzata da immagini e presenze fisiche che sembrano emergere da uno strato di realtà per rivelare l'essenza nascosta delle emozioni umane, in nome della trasformazione e del rinnovamento. La mostra è un dialogo visivo che invita lo spettatore a riflettere sulla fugacità delle certezze e sulla natura effimera delle illusioni che l’uomo costruisce attorno al proprio Ego. Con questa nuova serie di opere Elisa Zadi conferma il suo status di artista sensibile e raffinata, capace di comunicare attraverso la pittura un mondo interiore complesso e avvincente”.


Mostra: Elisa Zadi “Bruciare Illusioni”

Curatela: Andrea Mancini e Laura Monaldi

Luogo: Orcio d’oro, Torre degli Stipendiari, via Augusto Conti 48, San Miniato – Pisa

Opening: Sabato 24 Febbraio 2024 ore 18:00

Orario: da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento chiamando 333-5925005

Approfondimenti: www.zadielisa.it/; https://www.zadielisa.it/eventi/bruciare-illusioni-2/





https://www.exibart.com/evento-arte/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://www.lobodilattice.com/mostre-eventi/elisa-zadi-bruciare-illusioni#gsc.tab=0

https://www.melobox.it/elisa-zadi-bruciare-illusioni-orcio-doro-torre-degli-stipendiari-san-miniato-pisa/

https://www.itinerarinellarte.it/it/mostre/elisa-zadi-bruciare-illusioni-8172

https://www.arte.go.it/event/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://discover.events.com/it/tuscany/san-miniato/e/tempo-libero/elisa-zadi-bruciare-illusioni-orcio-doro-427904200

https://www.gonews.it/2024/02/19/elisa-zadi-espone-allorcio-doro-di-san-miniato-con-bruciare-illusioni/

https://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/bruciare-illusioni-di-elisa-zadi-10f3a76a





















Sabato 16 marzo 2024 alle ore 18:30 si terrà la presentazione del catalogo e il finissage della mostra di Elisa Zadi dal titolo “Bruciare Illusioni”.

La pubblicazione avrà testi inediti dei curatori, Andrea Mancini e Laura Monaldi e foto di Leonardo Pasquinelli. La presentazione sarà ospitata nella Torre degli Stipendiari nei locali dell’Orcio d’oro, via Augusto Conti 48, San Miniato in provincia di Pisa. Il catalogo avrà il patrocinio del Comune di San Miniato e l’organizzazione della Conchiglia di Santiago e di Moti Carbonari.

Il catalogo conterrà una selezione di opere, per lo più inedite, dell’omonimo ciclo pittorico a cui Elisa Zadi ha lavorato nell’ultimo anno. La mostra rimane visitabile fino al 16 marzo 2024 con orario da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento.

La ricerca artistica di Elisa Zadi si concentra sulla rappresentazione e l'esplorazione dell'identità femminile contemporanea, affrontando temi come l'autenticità, la ricerca di se stesse e il senso di appartenenza. In questa serie di opere dal titolo "Bruciare Illusioni" si esplora, attraverso la simbologia del fuoco, il concetto di distruzione delle illusioni e delle false conformità imposte dal contesto culturale in cui viviamo per permettere un risveglio che ci ricollega alla propria Verità. I dipinti trasmettono una sensazione di forza ed energia, ma anche di vulnerabilità e desiderio di rivelarsi creando un'atmosfera intima e suggestiva.La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche”.


Mostra: Elisa Zadi “Bruciare Illusioni”

Curatela: Andrea Mancini e Laura Monaldi

Luogo: Orcio d’oro, Torre degli Stipendiari, via Augusto Conti 48, San Miniato – Pisa

Presentazione catalogo: Sabato 16 Marzo 2024 ore 18:30

Orario: da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento chiamando 333-5925005

Approfondimenti: www.zadielisa.it/; https://www.zadielisa.it/eventi/bruciare-illusioni-2/


























19/12/23

Art Box n°1

 


ART BOX n°1
Connessioni - Anima Mundi



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L'edizione limitata ART BOX n°1 - una celebrazione straordinaria nata dall'incontro magico tra la mostra CONNESSIONI e l'eclettica sinergia di tre straordinarie artiste: Laura Serafini, Elisa Zadi e Alice Rita Giugni.

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Opera Viva Spazio Zero

 

ELISA ZADI

Opera Viva



02 dicembre 2023

Spazio Zero – arte contemporanea




Lo Spazio Zero - arte contemporanea in via Forra di Castelnuovo 30 a Pistoia ospiterà sabato 02 dicembre 2013 alle ore 17.00 Opera Viva. Opera Viva è un intervento artistico di Elisa Zadi volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico interattivo, condiviso e sperimentale.

Opera Viva è un progetto interattivo di Elisa Zadi che prevede l’esecuzione live di un’opera a quattro mani. L’artista e il ritrattato si confronteranno per dar vita a un’immagine che possa rappresentarne il volto. L’opera si compirà nella complicità del momento e grazie alla partecipazione del pubblico. Elisa non esegue il classico ritratto in cui il partecipante è spettatore passivo, ma lo coinvolge in questo intervento, nel confronto, nella relazione, nella pittura. Fra i due partecipanti sarà disposta un’apposita struttura basculante che mostrerà ora uno specchio ora il supporto pittorico e i due interverranno su di esso in maniera alternata, innescando l’inizio di quello che poi sarà Opera Viva e cioè un intervento artistico interattivo volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico sperimentale e condiviso.




L’intervento artistico sarà uno degli eventi collaterali della mostra in corso “Vis à Vis, identità e mutamenti” visitabile fino al 06 gennaio 2024 e curata da Laura Monaldi. Nella mostra collettiva troverete opere di Federica Gonnelli, Sara Lovari ed Elisa Zadi.


Identità perdute e ritrovate.

                                                     Identità nascoste e svelate.

Verità celate nelle maschere del contemporaneo.

Armonie perse nell’oblio, nel vortice del mutamento e nella fluidità della società odierna.


La mostra è un invito a mettersi in gioco, a riscoprirsi e a rigenerarsi, ma anche ad analizzare il tema dell’identità, fra apparenza e sostanza, nella mutevolezza del tempo e nella dinamica delle vicissitudini del mondo. L’organza di Federica Gonnelli, le installazioni di Sara Lovari e la pittura di Elisa Zadi si confrontano all’unisono fra autoritratti, frammenti, carte che raccontano, istantanee di vita vissuta, scatti che lasciano il segno nel profondo. Le opere in esposizione rappresentano un dialogo fra le artiste, una conversazione che ha i tratti di un riflesso allo specchio, di una condivisione d’intenti, con uno sguardo critico sul presente ma rivolto al futuro. Il titolo della mostra, non a caso, rimanda a una precisa presa di coscienza: è l’invito rivolto allo spettatore a vestire i panni, a confrontarsi con il reale e il futuro che attende. Laura Monaldi


Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico. Artista poliedrica si occupa di pittura, installazione, performance e poesia. Elisa Zadi esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal 2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile, indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal 2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline dando vita a installazioni interattive e performative. Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda “Cara Enfanta” a cura di Greta Beccaglia e Marco Palamidessi presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, “Vitamine- tavolette energetiche” a cura di Carlo Palli e Laura Monaldi presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Museo Novecento di Firenze, “Looking for Monnalisa” a cura di Valerio Dehò presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia, “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti presso Palazzo Datini di Prato, “Nelle Rapide”, Laboratorio 13 – Spazio d’Arte, Firenze, a cura di Rosanna Tempestini Frizzi, “L’orma che vedi è la mia”, Rosy Boa, Arezzo, a cura di Matilde Puleo, “100X100 Piccolo Formato”, Sincresis, Empoli (FI), a cura di Alessandra Scappini e Spela Zidar; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Residenza Situ Festival #3, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Vince concorsi letterari e nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio". Elisa Zadi si diploma come Maestro d’Arte e successivamente ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale presso l’Istituto Statale d’Arte di Arezzo. Lo stesso anno si iscrive alla Facoltà di Lettere che lascia due anni dopo per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma con lode in Pittura; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Grafiche e Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.



www.zadielisa.it


Mostra: Vis à Vis Identità e Mutamenti 23 settembre 2023 - 06 gennaio 2024

Opera Viva: sabato 02 dicembre 2023 ore 17.00 presso lo Spazio Zero arte contemporanea, via Forra di Castelnuovo 30 loc. Casalguidi, Serravalle Pistoiese, Pistoia

Informazioni: +39 339 6595081; spaziozeroartecontemporanea@gmail.com; spaziozeroart.wordpress.com



https://www.zadielisa.it/eventi/vis-a-vis/

https://www.zadielisa.it/eventi/opera-viva-per-vis-a-vis/




Spazio Zero – arte contemporanea


Per volontà di Edi Pagliai e Luigi Petracchi nel settembre 2020 nasce un nuovo luogo espositivo dedicato alla promozione delle arti contemporanee e alla ricerca estetica. “Spazio Zero | arte contemporanea” vuole essere un punto di partenza per una revisione delle modalità di pensare e organizzare uno spazio culturale che sia aperto alle forme della cultura, ed alle infinite possibilità della multidisciplinarietà. “Zero” come ripartenza ma anche come rinascita e riscoperta, nonché come esordio da un «grado zero» teso alla crescita e alla valorizzazione dell’attuale e del futuro patrimonio artistico-culturale.

Zero” come punto focale, «ground zero», dal quale produrre e generare idee.

Zero” infine come valore aggiunto e da aggiungere di volta in volta al presente.

Spazio Zero – arte contemporanea” partirà dal Conflitto per raggiungere l’Harmonia e incastonarsi nei territori di Serravalle Pistoiese (PT) come un luogo di slancio culturale e vitale, mantenendo attiva la collettività anche attraverso lo streaming degli eventi e la digitalizzazione dei contenuti. Un luogo fertile di sviluppo, di promozione e di valorizzazione; un luogo in cui convogliare il meglio del nostro presente.