ARCIPELAGO
7 - 22 settembre 2024
vernissage sabato 7 settembre ore 17:30
Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Valsamoggia, Bologna
Artisti
Maria Sky, Liang Lisha, Venerdìsabato, Parrilla Giampaolo, Elisa Zadi
Arcipelago
Arcipelago è un progetto nato alla fine del 2016 per costruire un nuovo spazio di condivisione, per promuovere la cultura artistica, per stimolare le persone ad entrare nel mondo dell'arte in modo personale e far conoscere la propria voce artistica. Una iniziativa fortemente voluta dalla Fondazione e sostenuta dalla famiglia di Gustavo Biagi, a cui il concorso è dedicato, che, con un atto di coraggio e altruismo non indifferente, ha trasformato un'esperienza dolorosa e profonda, in un'occasione di arricchimento per tutta la comunità.
Perché Arcipelago ?
L'arcipelago è un gruppo di isole che fa parte di un'unica sottomarina dorsale. Se all'apparenza le isole ci sembrano singole entità, ci accorgiamo che sotto il livello del mare, fanno parte di un unico gruppo di “montagne” sommerse, anche se, quello che affiora è solo una piccola parte. Il desiderio della famiglia Biagi, ideatrice e promotrice del progetto, è di mettere in rete e far uscire allo scoperto, gli autori di quell'arte “sommersa” che ridiventa puro strumento di conoscenza del mondo.
Un progetto a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio
In collaborazione con: Comune di Valsamoggia , Accademia Belle Arti Bologna , MAMBo – Museo d'arte moderna Bologna
Nessuno è veramente un'isola. Il concorso
Gustavo Dino Biagi era imprenditore e artista dilettante per precisa scelta. Per desiderio della famiglia Biagi il concorso è rivolto a far affiorare alla luce talenti artistici che non hanno avuto opportunità di emergere e che praticano l'arte da “esordienti”. Questo termine, che spesso ha connotazioni negative, viene invece inteso in ARCIPELAGO in una nuova ed inedita accezione, addirittura capovolgendone il significato. E ssere esordienti per ARCIPELAGO è impegno nel fare, nel trovare, attraverso attività che appassionano, soddisfazione personale e altrettanta restituirne, in modo da favorire il benessere sociale. Ancor più nel campo dell'arte, essere esordienti significa praticare, con qualunque tecnica e qualunque espressione, la fantasia e l'immaginazione con responsabilità, senza avere come meta o scopo unico e ultimo il mercato. In questo senso ARCIPELAGO si intende favorire e sostenere chi si impegna con serietà a creare qualcosa che prima non esisteva: questo è l'artista.
E l'arte è il più straordinario attivatore sociale, potente fonte di innovazione e di cambiamento.
Attraverso il concorso saranno selezionati e premiati artisti “esordienti” che si distinguono in un innovativo lavoro di ricerca e sperimentazione sul linguaggio espressivo contemporaneo.
ARCIPELAGO – Ottava edizione | Gli artisti e le artiste selezionate in mostra dal 7 al 22 Settembre 2024
Gli artisti e le artiste selezionate per l'ottava edizione di Arcipelago sono:
> Maria Sky – Si concentra sui concetti di spazio e libertà, nonché sul rapporto tra natura e umanità. I suoi interessi principali includono lo sviluppo di progetti interattivi e la ricerca sullo spazio come mezzo artistico, materia viva e co-creatore dell'artista. Tende sempre a catturare e mostrare l'invisibile, a liberare delicatamente gli oggetti della sua ricerca dai limiti esistenti.
> Liang Lisha – si occupa di temi di genere e violenza di genere, impegnandosi nel discorso femminista attraverso la sua arte. Esplora argomenti come l'educazione sessuale e la violenza domestica usando l'arte come specchio per riflettere la società e sensibilizzare sui problemi comuni.
> Venerdìsabato – duo artistico composto da Sara Lomboni e Luca Guarino che si pone nello scarto inevitabile, infinitamente ripetuto, del passaggio tra l'uno e l'altro, tra il lavoro e il sacro riposo, tra la fatica e un illusorio piacere, tra la comicità e la tragedia, nel tentativo di percorrere artisticamente le contraddizioni che rendono questo inevitabile passaggio intrinsecamente umano.
> Parrilla Giampaolo – esplora i temi della violenza e dell'ambiguità dell'immagine, il rapporto tra vita quotidiana e catastrofe, la narrazione collettiva e la connessione tra la fragilità del corpo e il potere tecnologico artificiale, attraverso strumenti geopolitici.
> Zadi Elisa – esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso il ritratto e l'autoritratto. Il suo percorso si sta sviluppando indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico.
La collettiva con le loro opere inaugurerà sabato 7 settembre alle ore 17:30 alla Rocca dei Bentivoglio di Valsamoggia e resterà disponibile alla visita fino al 22 settembre nei giorni di apertura del museo civico Arsenio Crespellani.
Arcipelago è il concorso e la mostra riservata agli artisti esordienti che per volere e col sostegno della famiglia Biagi, da 4 anni si tiene a Valsamoggia, in ricordo di Gustavo Biagi che del dilettantismo aveva fatto una straordinaria e libera filosofia.
Maura, Gianmarco e Lorenzo Biagi, insieme alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, hanno trasformato così la storia di una tragedia personale in un progetto che pone attenzione al mondo degli artisti che non hanno voce, che non hanno avuto possibilità di esporre e di presentare il proprio lavoro, che fanno dell'arte una forza di espressione, indipendentemente dalle logiche di vendita e di mercato.
L' arcipelago è un insieme di singoli soggetti che pur mantenendo intatte le proprie specificità, accettano l'accoglienza all'interno di un contesto collettivo per uscirne con un'identità più definita . Arcipelago lega, ogni anno, il percorso di cinque artisti emergenti al percorso di Gustavo Biagi, intrecciando la storia di questo imprenditore, artista e promotore di cultura alle loro.
I 5 artisti selezionati dalla giuria, che quest'anno ha visto anche la partecipazione di Lorenzo Balbi , Direttore MamBO – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bologna , e Enrico Fornaroli , Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna , pubblicheranno le proprie opere in un catalogo, intraprendendo un percorso insieme ad alcune delle principali istituzioni bolognesi che promuovono l'arte contemporanea.
Progetto espositivo a cura di Francesco Finotti e Sandro Malossini
https://www.frb.valsamoggia.bo.it/news/arcipelago-2024-ottava-edizione-intervista-a-elisa-zadi/
Intervista ad Elisa Zadi:
1- Essere esordienti significa praticare, con qualunque tecnica e qualunque espressione, la fantasia e l'immaginazione con responsabilità, senza avere come meta o scopo unico e ultimo, il mercato. Esordire deriva dal latino "exordiri", che in origine significava «cominciare a tessere». Quando avete cominciato, per la prima volta, "a tessere"?
Ho cominciato “a tessere” in maniera consapevole quando mi sono resa conto che la pittura mi apparteneva ed io non potevo più farne a meno. Questa pratica mi permette infatti di esplorare una dimensione Altra in cui posso unire l'introspezione e le esperienze esteriori confluendole nell'atto pittorico. Solo nell'atto creativo ho infatti la sensazione di comprendere la verità che mi circonda e il mistero interiore che anima la vita.
Credo che nel lavoro artistico la ricerca sia fondamentale e in questo senso un'artista deve porsi sempre come esordiente. La libertà in questo senso coincide con l'autenticità e di conseguenza la ricerca è creazione. Le regole del mercato sono estranee a questi meccanismi e i binari dovrebbero rimanere sempre paralleli. Credo che un'artista faccia una scelta a priori dettata dal proprio essere. Chi aderisce a questa modalità, sarà sempre un'esordiente. Questa professione è scelta prima di tutto per necessità indispensabile di chi la pratica, come una missione o una vocazione personale.
2- Come ci insegna Arcipelago, nessuno è veramente un'isola. Cosa significa per voi questo concetto?
Isola-isolamento sono condizioni necessarie a favorire un'introspezione per me necessaria alla creazione. Ma è vero che ognuno non è mai isolato o separato, ma interconnesso. Questo essere isolati e interconnessi al contempo è una condizione esistenziale. Chi pratica la creazione si trova sempre a vivere in questo logos, un confine che vede fondersi vita e lavoro, interiorità ed esteriorità, invisibile e visibile. Questa è stata la mia interpretazione di Arcipelago.
3) Racconto breve di com'è nata una delle vostre opere che verranno esposte
Le mie opere nascono da una sensazione che poi identifico con un soggetto che mi attrae e che può essere reale o un ricordo. A quest'immagine primigenia che dipingo si associano poi altre immagini che iniziano a dialogare con essa e di conseguenza a formare un racconto, una storia. Le mie opere nascono così per associazioni di immagini e per aderenza ad un sentire che muove tutto lo svilupparsi dell'opera. Non definisco mai le cose a priori, lascio che sia il processo creativo a suggerirmi gli elementi da inserire in maniera estemporanea ed essenziale.
La contingenza e il non pieno controllo di alcune zone liquide di colore diventano dei valori che mi consentono di rispettare tutti i passaggi in cui gli elementi dell'opera si formano dal disegno alla pittura più corposa e materica. Io cerco di riconoscere e veicolare questi elementi all'interno dello spazio pittorico armonizzandoli fra loro. In definitiva non so mai bene cosa verrà fuori quando inizio una nuova opera e prendo ogni esperienza pittorica come un'avventura che cerco di sviluppare in maniera coerente con il mio sentire. Questa modalità mi appartiene e mi sembra in linea con la mia vita e con la realtà che sto vivendo.
https://www.zadielisa.it/eventi/arcipelago/
https://www.juliet-
https://www.lobodilattice.com/
Nessun commento:
Posta un commento