11/12/24

Mucciaccia Project

 




MUCCIACCIA GALLERY

presenta la mostra


Life Is but a Day

Inaugurazione: venerdì 13 dicembre 2024 - ore 18.00


Mucciaccia Gallery Project

Roma, via Laurina 31


La Mucciaccia Gallery Project chiude la stagione espositiva 2024 presentando la mostra ‘Life is bu a Day’, doppia personale dedicata a Charlie Davoli ed Elisa Zadi. Il progetto a cura di Maria Vittoria Pinotti verrà inaugurato venerdì 13 novembre 2024 e sarà in programmazione sino al 31 gennaio 2025. L’esposizione pone in dialogo due mezzi artistici apparentemente inconciliabili quali, la fotografia e la pittura. L’intento è quello di portare all’attenzione un rapporto che non si svolge per via di contrasti, bensì attraverso rimandi visivi e componenti evocative di un immaginario onirico, assurdo ed evasivo.

Il titolo ‘Life Is but a Day’ è il verso tratto da una poesia di John Keats e riflette sul rapporto tra il tempo, la memoria, il sapere ed il vedere, tutte azioni umane che presuppongono la produzione di visioni rispetto ad un presente quotidiano in continua variazione. Allo stesso modo i due artisti, nutrendosi di un particolare legame con la natura, sviluppano un rapporto con tale realtà attraverso visioni. Inoltre, il progetto intende sottolineare quanto entrambe le ricerche, nonostante la diversità dei mezzi tecnici utilizzati, abbiano sviluppo nella relazione di uno spazio, immaginato e surreale per Charlie Davoli ed antropico e relazionale per Elisa Zadi. Così, i dipinti e le fotografie in mostra ci permettono di rapportarci con dei luoghi in quanto visioni parzialmente chiare tra realtà e finzione. Inoltre, rivelano un rapporto di studio e manipolazione con elementi boschivi, piante, fiori, nubi e distese d’acqua, così come per entrambi l’elemento del fuoco ha una accezione spirituale, niente affatto aggressiva e minacciatoria verso la vita umana.

Le fotografie di Charlie Davoli, che in questa occasione presentano scatti inediti e sviluppati secondo nuovi formati, evocano scenari impossibili e surreali, le figure umane ritratte singolarmente o in gruppo, esprimono uno stato mentale pari ad una scoperta insolita. Organizzando con accurata attenzione gli elementi compositivi dell’immagine, Davoli crea squarci visivi in cui i paesaggi naturali non seguono le normali leggi fisiche, così rimanendo privi di alcuna risolvibilità scientifica si pongono come degli enigmi. In tutte le opere in mostra i soggetti sono privi di identità, ciò per permetterci di riflettersi nel soggetto e costruire una relazione narrativa, tra quanto è figurato e l’esperienza visiva a cui si allude.

Elisa Zadi fa della pittura un motivo d’indagine tecnica. Utilizzando come imprimitura delle sue opere una cromia turchese realizzata con colla di coniglio e pigmento dona luminosi riflessi al supporto, completando l’opera con l’uso di ulteriori tecniche, quali il pastello e l’olio fortemente diluito. I dipinti in mostra raccontano spazi illusori, in cui emergono figure dalle identità anonime nell’atto di spogliarsi, azione sintomo di una esplorazione e riflessione di intime prospettive. Gli sfondi in cui sono immerse le figure derivano da scene d’incendi realmente avvenuti nella campagna Toscana, dove l’artista attualmente vive e lavora. In tali ambienti, la figura umana, senza alcun sentore di minaccia verso l’elemento del fuoco, emerge per rilevanza ed emersione, in un naturale dialogo nello sfondo che vive.

Come afferma Maria Vittoria Pinotti nel teso critico “considerare il rapporto tra fotografia e pittura non deve essere una controversa dualistica, bensì deve risolversi in un rapporto di scambio che permette di originare nuove corrispondenze e prospettive di studio. Entrambi gli artisti dialogano per mezzo di relazioni e laddove è incompleto uno, l’altro si colma, attraverso un particolare stimolo visivo.”

In occasione della mostra saranno presenti entrambi gli artisti e sarà edito un catalogo.


Charlie Davoli, alter ego di Riccardo Schirinzi è nato a Singapore nel 1976 e vive e lavora a Casarano (Lecce). Nel 2012 inizia a scattare foto con l’iPhone ricreando situazioni visuali paradossali, acquisisce così un linguaggio che si sviluppa nella sperimentazione dello strumento fotografico, attraverso la creazione di atmosfere fantastiche e disancorate dalla realtà. A seguire passa all’uso dell’apparecchio fotografico, che tutt’oggi predilige, creando un immenso archivio d’immagini che stimolano l’osservatore con sottili interferenze di spazi paesaggistici dalle prospettive ingannevoli. La dissonanza visiva è il punto di partenza della sua pratica fotografica: nell’equilibrato accostamento di composizioni l’elemento del paradosso visivo calamita lo spettatore in stranianti realtà̀. Tuttavia, nei suoi scatti fa emergere l’elemento narrativo conducendo lo spettatore verso nuovi itinerari ed allontanandolo dalla normale visione del reale. Tra le collaborazioni speciali: Calendario Lavazza, 2021; Mart, Museo di Rovereto, 2020; Regione Trentino, Visit Trentino, 2020; Museo di Capodimonte, Napoli, 2017; Fondazione Studio Noesis, Milano, 2017; Adobe Photoshop USA, 2016. Tra i premi: Finalista del premio Arteam Cup + “Segno Magazine” Press Award, 2022; Best 15 Prize at Paratissima 14th edition, 2018; 2017; Slideluck Naples Ig contest, 2016; PHOTOSHOP’s artist of the month, 2016. Tra le personali: Utopia Diagrams, Arles Exposition Off, ASpaceForPhotograpy, Arles, Francia, 2022; Retrospettive del Domani, Comò Space - Fotografia Europea, Reggio Emilia, 2018; The Noise made by meanings, Spazio44, Roma, 2017; Giardino dei Visionari Apollo Club, Milano, 2016; Street Photography, LeucioLounge Venue, Caserta, Napoli, 2016; Loyal To Your Dreams release party, Manifatture Knos, Lecce, 2016. Tra le collettive: Musicalucis Festival | Portici delle Teresiane, Fasano, 2022; Arteam Cup, Fortezza del Priamar, Savona, 2023; Ph.ocus - About photography at Paratissima Artiglieria - Con/temporay Art Center, Torino, 2021; Riphoto, #1 Oltre l’Immagine, Villa Vallero, Rivarolo Canavese, Torino, 2020; Rewind Forward| at Mucciaccia Contemporary, Roma, 2020; ACQUA, L'Elemento Primordiale Visto dall’Arte, Villa Brentano, Busto Garolfo, Milano, 2019; Talent Garden ArtWorks#3, Errare, Talent Garden Poste Pay, Roma, 2019; Paratissima Talents, Castello Visconteo - Sforzesco, Novara, 2019; Imagenation Paris, Galerie Joseph Turenne, Parigi, 2018; Nophoto – Photography At Paratissima, Torino, 2018; DigitalArt Factory, Palazzo Velli | Roma, 2018; Imagenation Venice: Cinematic Visions, Venice Film Festival, Venezia, 2018.


Elisa Zadi è nata ad Arezzo, vive e lavora a Firenze. Studia pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze; attualmente insegna discipline grafiche e pittoriche presso il Liceo Artistico di Porta Romana. Nel 2010 ottiene un Master presso l’università Europea in ‘Architettura e Arti Sacre’. Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso il ritratto e l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura, in senso introspettivo, antropologico e simbolico. Nella sua produzione artistica attraversa diverse fasi creative, l’ultima è ‘Florilegium Cruentum’, in cui le figure in continuo movimento spaziano incerte alla ricerca di una connessione fra sé stesse con la natura di fiori e piante selvatiche. Fra i premi: finalista alla quinta edizione dell’Exibart Prize, 2024; finalista al premio Arteam Cup 2024; selezionata al Premio Mestre Pittura 2024; vince l’open call Mavare con ForoG Gallery, Messina 2024; partecipa dell’ottava edizione di Arcipelago Contest, Fondazione Rocca dei Bentivoglio; vincitrice del Progetto Satus-Tempora, Montelupo Fiorentino, Firenze, 2023; Tra i finalisti del Premio Combat e Premio Cairo Arte, 2015. Fra le personali: Florilegium Cruentum, Museo di Fraternita ad Arezzo, 2024; Bruciare Illusioni, Torre degli Stipendiari, San Miniato, Pisa, 2024; Satus - Tempora, Montelupo Fiorentino, 2023; La macchina del tempo, Fornace Cioni Alderighi, Montelupo Fiorentino, Firenze, 2023; Mondi Possibili, Festival L'eredità delle donne, Sede Toscana Art Lab, Firenze, 2022; Mondi Possibili, Fondazione Museo Palazzo Datini, Prato, 2022; La Porta Verde, installazione interattiva, Biblioteca Facoltà di Architettura, Firenze, 2020; ARTOUR-O il Must, Chiostrino dei voti di SS. Annunziata e OOO Firenze, 2019. Tra le collettive: Paradisìaca, Sacca Gallery, Modica, Ragusa, 2024; La Misura Umana - cinque visioni di pittura contemporanea, Circolo degli Esteri, Roma, 2024; Mavare, Foro G Gallery, Messina, 2024; Vis à Vis, Identità e Mutamenti, Spazio Zero arte contemporanea, Serravalle Pistoiese, Pistoia, 2023; Connessioni, Laura Serafini ed Elisa Zadi, Mappature 2023, Galleria San Lorenzo Arte, Poppi, Arezzo, 2023; La cura di sé, Sincresis arte contemporanea, Empoli, Firenze, 2023; UN Fair Super Studio Maxi, Silvia Rossi Art Gallery, Milano, 2023; Nelle Rapide, Laboratorio 13 Spazio d'Arte- Il Conventino Firenze, 2022; L'orma che vedi è la mia, Arezzo, 2022; BAU 16 e 17, Paola Raffo Arte Contemporanea, Pietrasanta, Lucca, 2021; Looking for Monnalisa-misteri e ironie intorno alla più celebre icona pop, Castello Visconteo e Palazzo Broletto, Pavia, 2020; I ragazzi della via Pal..li-la donazione Carlo Palli all’Accademia delle Arti del Disegno, Sala Espositiva Accademia delle Arti del Disegno, Firenze, 2020; SELFIE searching for identity, Open Virtual Art Gallery, Salerno; AMORE sostantivo plurale, Spazio Arnaut Milano, 2019.



INFORMAZIONI:


Mostra: Life Is but a Day| Charlie Davoli, Elisa Zadi

Sede: Mucciaccia Gallery Project, Roma, via Laurina 31

lnaugurazione: venerdì 13 dicembre ore 18.00

Apertura al pubblico: 14 dicembre – 31 gennaio 2025

Orari: lunedi - venerdi 10.30 - 19.00; sabato 11.00 - 19.00; domenica chiuso

Contatti: + 39 06 79 78 36 47 I project@mucciaccia.com I mucciaccia.com



https://www.juliet-artmagazine.com/events/charlie-davoli-ed-elisa-zadi-life-is-but-a-day-suggestioni-visive-tra-fotografia-e-pittura/

https://www.arte.go.it/event/charlie-davoli-ed-elisa-zadi-life-is-but-a-day/

https://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-life-is-but-a-day-charlie-davoli-elisa-zadi-99979

https://uozzart.com/2024/12/09/life-is-but-a-day-charlie-davoli-ed-elisa-zadi-alla-mucciaccia-gallery-project/

https://www.oggiroma.it/eventi/mostre/life-is-but-a-day/80873/

https://www.artapartofculture.net/2024/12/13/charlie-davoli-elisa-zadi-life-is-but-a-day/

https://www.revenews.it/mostre/2024/12/05/life-is-but-a-day-pittura-e-fotografia-in-dialogo-alla-mucciaccia-gallery-project/

https://www.ezrome.it/eventi-a-roma/mostre-a-roma/73315-life-is-but-a-day-dialogo-tra-fotografia-e-pittura-alla-mucciaccia-gallery

https://fai.informazione.it/0C032E24-88A9-4C83-8260-822CD1EF9E1A/Life-Is-but-a-Day-Suggestioni-visive-tra-fotografia-e-pittura





COMUNICATO STAMPA


Life Is but a Day

Suggestioni visive tra fotografia e pittura


Dal 14 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025 alla Mucciaccia Gallery di Roma, la doppia personale di Charlie Davoli ed Elisa Zadi a cura di Maria Vittoria Pinotti


Tra rimandi visivi ed evocazioni di un immaginario onirico e surreale, in un confronto tra due linguaggi artistici apparentemente distanti, dal 14 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025, la fotografia e la pittura si incontrano con la doppia personale Life Is but a Day, che nella Mucciaccia Gallery Project vede insieme Charlie Davoli ed Elisa Zadi, in una mostra inedita a cura di Maria Vittoria Pinotti.

La Mucciaccia Gallery Project chiude così la stagione espositiva 2024 mettendo in dialogo le opere di due artisti contemporanei dallo stile e dalla tecnica profondamente diversa, creando una relazione non di contrasto ma di suggestioni visive e richiami a un universo immaginifico e poetico, attraverso un percorso espositivo nato dal desiderio di esplorare il rapporto tra tempo, memoria e percezione, temi sintetizzati dal titolo Life Is but a Day, tratto da una poesia di John Keats.


Attraverso questa lente, le opere di Davoli e Zadi propongono visioni che intrecciano la realtà e l’immaginazione, ciascuno sviluppando una narrazione unica: l’uno attraverso la manipolazione surreale di paesaggi naturali, l’altra con dipinti che riflettono intimi rapporti tra figura umana e natura.

Charlie Davoli, fotografo di origini singaporiane, presenta scatti inediti che sfidano le leggi fisiche per aprire finestre su universi impossibili: le sue composizioni, ricche di enigmi visivi, sono popolate da figure anonime che invitano lo spettatore a costruire una narrazione personale, immergendosi in paesaggi naturali trasformati in scenari di pura invenzione.

Elisa Zadi, pittrice fiorentina, si distingue per un approccio tecnico che combina cromie luminose con riferimenti ai paesaggi toscani: i suoi dipinti, ispirati a scene d’incendi reali, esplorano il tema della trasformazione e del rapporto tra corpo umano e ambiente, offrendo una prospettiva intima e simbolica.

"Fotografia e pittura non si oppongono ma completano” spiega la curatrice Maria Vittoria Pinotti, Storica dell’arte e critica indipendente, “ dando vita a nuove attinenze e prospettive, in un dialogo che costruisce spazi immaginari attraverso relazioni e corrispondenze”.


In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo con un testo critico della curatrice.


La galleria sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 19:00 e il sabato dalle 11:00 alle 19:00. Vi aspettiamo venerdì 13 dicembre alle ore 18.00 per inaugurare la mostra insieme agli artisti e brindare all’arrivo delle festività.

Per ulteriori informazioni: +39 06 7978 3647, project@mucciaccia.com, www.mucciaccia.com. Life Is but a Day invita il pubblico a esplorare la bellezza del connubio tra pittura e fotografia, attraverso opere che parlano di sogni, natura e umanità.  




Exibart Prize 5

 



Arteam Cup

https://www.generazionecritica.it/arteam-cup-2024-fortezza-del-priamar-savona/

 



Mostra finale
A cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati

Palazzo del Commissario | Fortezza del Priamàr
C.so Mazzini, Savona

23 novembre 2024 – 5 gennaio 2025


L’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) rende noti i nomi dei 60 artisti finalisti di Arteam Cup 2024, che dal 23 novembre 2024 al 5 gennaio 2025, esporranno le loro opere all’interno del Palazzo del Commissario sulla Fortezza del Priamàr a Savona.

Promossa dall’Associazione Culturale Arteam con il patrocinio del Comune di Savona, la mostra finale della nona edizione del concorso, curata da Livia Savorelli e Matteo Galbiati, sarà presentata al pubblico sabato 23 novembre, alle ore 16.00, nella Sala della Sibilla, sulla Fortezza del Priamàr.

«Con l’edizione 2024, Arteam prosegue nel sostegno e nella promozione dell’Arte Giovane, dando la possibilità agli Under 30 di accedere gratuitamente alle selezioni. Un aiuto volto alle nuove generazioni in termini di visibilità e promozione, condizioni indispensabili per l’avvio di un percorso professionalizzante», sottolinea il presidente di Arteam Diego Santamaria.

«Forti del particolare apprezzamento che la mostra dei finalisti di Arteam Cup, nelle splendide sale del Palazzo del Commissario, ha già ottenuto nelle precedenti edizioni 2022 e 2023 – spiegano i curatori Livia Savorelli e Matteo Galbiati – cercheremo di dar vita ad un evento di qualità, privilegiando il dialogo tra le opere dei finalisti, per offrire a tutti i visitatori un piacevole momento di confronto con l’arte contemporanea, nelle sue espressività più ampie».

I finalisti Over 30 sono: Federica Aiello Pini, Marco Andrighetto, Rossella Barbante, Gisella Chaudry, Edoardo Cialfi, Lara Monica Costa e Marco Toffanello, Daniele D’Acquisto, Simone Del Pizzol, Massimo Ferrando, Vincenzo Frattini, Armida Gandini, Alessandro Giampaoli, Federica Gonnelli, Valentina Grilli, Carla Iacono, Cristina Iotti, Mihailo Karanovic, LaBai, Massimo Levati, Margherita Levo Rosenberg, Edoardo Loi, Angelo Marinelli, Claudia Marini, Angelo Demitri Morandini, Daniela Daz Moretti, Anastasia Moro, Fabiola Porchi, Simone Racheli, Marilena Ramadori, Filippo Riniolo, Debora Romei, Anna Rosati, Arthan Shalsi, Luciano Sozio, Mona Lisa Tina, Francesca Torchia, Samantha Torrisi, Ivano Troisi, Giuseppe Vassallo, Silvia Vendramel, Alice Voglino, Elisa Zadi, Maya Zignone.

finalisti Under 30 sono: Paolo Caldarella, Luca Carlevarino, Benedetta Cocco, Ilaria Feoli, Agnese Fornito, Anzhelika Lebedeva, Federica Mariani, Giorgia Mascitti, Carlotta Mazzariol, Nikko Mundacruz, Alice Muratore, Abdel Karim Ougri, Enea Salvatori, Marco Scarcella, Claudia Vetrano, Sofia Villa, Nuss Aleksandr Vladimirovich.

La rosa dei 60 finalisti è stata selezionata da una giuria professionale, composta da 6 membri: Alice Barontini (giornalista pubblicista, curatrice indipendente e collaboratrice di Espoarte), Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web di Espoarte e membro interno di Arteam), Giulia Giaume (giornalista, caporedattrice di Artribune e collaboratrice di diverse riviste su temi culturali e diritti civili), Davide Landoni (giornalista, copywriter e ghostwriter, caporedattore di ArtsLife), Erica Rigato (curatrice indipendente e redattrice specializzata, collaboratrice di ATP DIARY), Livia Savorelli (Direttore Editoriale di Espoarte, membro interno di Espoarte).

tre artisti in nomination (super finalisti), tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2024saranno annunciati prima delle festività natalizie. Il vincitore assoluto sarà proclamato in occasione della premiazione, che si terrà domenica 5 gennaio 2025 alle ore 16.30 nella Sala della Sibilla.

tre artisti in nomination (super finalisti) si aggiudicheranno i seguenti premi: una mostra personale programmata durante la fase finale di Arteam Cup 2025 al Palazzo del Commissario (o in altra “location” sulla Fortezza del Priamar o in spazio pubblico o privato a Savona o zone limitrofe); curatela e testo critico (strettamente legato alla mostra personale e alla pubblicazione del catalogo) realizzato da critico o curatore individuato da Arteam, una monografia realizzata dall’editore Vanillaedizioni (www.vanillaedizioni.com), nel formato cm 16,5×24 con 96 pagine interne, relativa distribuzione da parte dell’editore e n. 20 copie a disposizione dell’artista. Il progetto editoriale (incluso nel premio) sarà concordato insieme all’artista stesso in funzione della sua ricerca, dei suoi precedenti cataloghi e in stretta sinergia con gli eventi che lo vedranno protagonista nel 2024; un percorso formativo/creativo e una consulenza annuale con gestione immagine e brand identity, consulenza e servizi Arteam Professional per tutto il 2025, che includono benefit di comunicazione e visibilità.
A questi si potranno aggiungere: residenze d’artista, progetti arte/impresa, partecipazioni a mostre collettive e progetti curatoriali (la lista definitiva dei premi sarà pubblicata sul sito www.arteamcup.it entro il 31 dicembre 2024).

Il vincitore assoluto si aggiudicherà inoltre il Premio Espoarte, consistente in una copertina dedicata su Espoarte, con presentazione monografica e 50 copie della rivista a disposizione dell’artista.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni (www.vanillaedizioni.com).

Il Palazzo del Commissario (C.so Mazzini, Savona) è aperto al pubblico il giovedì e il venerdì con orario 15.00-18.00; il sabato e la domenica con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00; chiuso 25, 26, 31 dicembre 2024 e 1 gennaio 2025. Ingresso libero. Per informazioni: T. +39 019 4500744, info@arteam.euwww.arteam.euwww.arteamcup.it.

Arteam Cup – dopo l’esordio nel 2015 all’Officina delle Zattere a Venezia, l’edizione 2016 al Palazzo del Monferrato di Alessandria, quella 2017 negli spazi industriali restituiti all’arte di BonelliLAB a Canneto sull’Oglio, l’edizione 2018 ospitata dalla Fondazione Zoli di Forlì, il 2019 con la mostra dei finalisti a Villa Nobel a Sanremo, l’edizione 2020/2021, nei difficili anni della pandemia, ritornata alla Fondazione Dino Zoli e le edizioni 2022 e 2023 presso il Palazzo del Commissario a Savona – costituisce a pieno titolo l’evento “fiore all’occhiello” dell’Associazione Culturale Arteam, dalla quale prende il nome. In ogni edizione, invariate le finalità: fornire, con la mostra dei finalisti, un’importante occasione di visibilità e confronto con differenti location espositive; contribuire, attraverso i differenti premi ideati per ogni edizione, all’ingresso degli artisti nel circuito delle gallerie d’arte e nel mercato principale; far vivere esperienze formative importanti, come le residenze d’artista, i progetti speciali o curatoriali; creare ed incentivare interazioni e momenti di scambio tra gli artisti; mettere in moto un confronto attivo con il mondo dell’Impresa. La più grande ambizione di Arteam Cup è, infatti, quella di “fare rete”, tessendo legami importanti tra i vari operatori del sistema arte.

La Fortezza del Priamàr venne fatta costruire dalla Repubblica di Genova tra il 1542 e il 1543 su progetto di G. M. Olgiati, con lo scopo di proteggere, da un lato, il proprio territorio da possibili attacchi provenienti dalla Stato Sabaudo e, dall’altro, di tenere sotto controllo la città di Savona che, nel 1528, era stata definitivamente sottomessa, con l’interramento del porto. Per far posto ai poderosi bastioni che si adeguano al meglio alle caratteristiche morfologiche dell’altura, vennero distrutti, sull’alto del colle, la Cattedrale, il palazzo vescovile, i dieci oratori delle confraternite, gli Ospedali, il castello Nuovo e, alle sue falde, la chiesa e convento di S. Domenico con l’omonima contrada. Altri importanti interventi di trasformazione del complesso militare furono realizzati nel XVII e XVIII secolo; nella fortezza, divenuta reclusorio, venne incarcerato nel 1830-31 Giuseppe Mazzini che qui ideò la Giovine Italia.

I 60 FINALISTI:

FINALISTI OVER 30

Federica Aiello Pini, Marco Andrighetto, Rossella Barbante, Gisella Chaudry, Edoardo Cialfi, Lara Monica Costa e Marco Toffanello, Daniele D’Acquisto, Simone Del Pizzol, Massimo Ferrando, Vincenzo Frattini, Armida Gandini, Alessandro Giampaoli, Federica Gonnelli, Valentina Grilli, Carla Iacono, Cristina Iotti, Mihailo Karanovic, LaBai, Massimo Levati, Margherita Levo Rosenberg, Edoardo Loi, Angelo Marinelli, Claudia Marini, Angelo Demitri Morandini, Daniela Daz Moretti, Anastasia Moro, Fabiola Porchi, Simone Racheli, Marilena Ramadori, Filippo Riniolo, Debora Romei, Anna Rosati, Arthan Shalsi, Luciano Sozio, Mona Lisa Tina, Francesca Torchia, Samantha Torrisi, Ivano Troisi, Giuseppe Vassallo, Silvia Vendramel, Alice Voglino, Elisa Zadi, Maya Zignone

FINALISTI UNDER 30

Paolo Caldarella, Luca Carlevarino, Benedetta Cocco, Ilaria Feoli, Agnese Fornito, Anzhelika Lebedeva, Federica Mariani, Giorgia Mascitti, Carlotta Mazzariol, Nikko Mundacruz, Alice Muratore, Abdel Karim Ougri, Enea Salvatori, Marco Scarcella, Claudia Vetrano, Sofia Villa, Nuss Aleksandr Vladimirovich

SCHEDA TECNICA:

Arteam Cup 2024 | IX edizione
Mostra dei finalisti
A cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati
Con il patrocinio del Comune di Savona

Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamàr
C.so Mazzini – 17100 Savona

23 novembre 2024 – 5 gennaio 2025

Open day: sabato 23 novembre, ore 16 -19.30
Presentazione Arteam Cup 2024: sabato 23 novembre, Sala della Sibilla, Fortezza del Priamàr, dalle ore 16.00

Orari di apertura: giovedì-venerdì ore 15.00-18.00; sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00; chiuso 25, 26, 31 dicembre 2024 e 1 gennaio 2025
Ingresso libero

Premiazione: 5 gennaio 2025, ore 16.30

INFORMAZIONI:
Arteam Associazione Culturale
Via Traversa dei Ceramisti, 8/bis – 17012 Albissola Marina (SV)
T. +39 019 4500744 | info@arteam.eu | www.arteam.eu | www.arteamcup.it
https://www.facebook.com/asso.arteam | https://www.instagram.com/arteam.associazione/

CON IL PATROCINIO DI:
Comune di Savona

CATALOGO:
Vanillaedizioni
www.vanillaedizioni.com

MEDIA PARTNER:
Espoarte
www.espoarte.net
Segno
https://segnonline.it/





13/09/24

Florilegium Cruentum

 



FLORILEGIUM CRUENTUM

di Elisa Zadi

a cura di Laura Davitti

Museo della Fraternita dei Laici, Arezzo

21 settembre – 27 ottobre 2024

 

Sabato 21 settembre 2024 alle ore 16:00 inaugurerà la mostra personale di Elisa Zadi “Florilegium Cruentum”. La mostra a cura di Laura Davitti sarà ospitata nel piano nobile del Museo della Fraternita dei Laici ad Arezzo, edificio vasariano situato accanto all'omonimo loggiato e inserito nella splendida cornice scenografica di Piazza Grande.

Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso il ritratto e l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico.

In questa serie di nuove opere dal titolo “Florilegium Cruentum” si indaga sul concetto di relazione; le figure cercano di far parte di una realtà in continuo cambiamento e movimento per trovare una riconnessione con loro stesse e con la Natura. 

Florilegium Cruentum” rappresenta una raccolta di fiori, una scelta di piante selvatiche e resilienti che l'artista ha adottato per esprimere l'ampliamento di uno stato d'animo appassionato, appunto cruento, che vuole riflettere sulla complessità e la crudezza della vita moderna, in cui le relazioni umane e la connessione con la natura possono sfuggire e cambiare facilmente.

Alcune delle opere presenti in mostra saranno profumate da una fragranza appositamente creata per invitare lo spettatore ad una esperienza sinestetica. Questo profumo dal nome “Florilegium”, creato in collaborazione con la Maitre Parfumeur Alice Rita Giugni, contiene e riassume concettualmente il senso della mostra come ci dice Elisa: “in questo profumo ho unito le resine del bosco, le essenze che uso per la pittura come la resina di abete, alcune piante aromatiche predilette del mio giardino e i fiori che dipingo come l'Iris. Ho voluto ricreare una sorta di bosco-giardino della mia memoria facendo un viaggio immaginifico attraverso gli odori”.

Scrive la curatrice Laura Davitti: " Protagoniste dei lavori dell’artista sono la figura umana femminile, nello specifico gli autoritratti e la natura, rappresentata da piante spesso selvatiche, rustiche, resilienti e dai fiori di Iris. Il tema del ritratto nasce come indagine conoscitiva e affermazione individuale ma evolve nel desiderio di rappresentazione dell’universo femminile. Nelle ultime opere è molto presente la natura, espressione per l’artista di uno stato emotivo e connubio perfetto tra interiorità e esteriorità. La figura umana si sovrappone nelle trasparenze e dissolvenze fra lo sfondo pittorico, il disegno e i vari elementi naturali in quanto ogni singola unità fa parte del tutto. La natura ha valenza generatrice, Madre per archetipo e si associa spontaneamente al corpo femminile ".

La mostra resterà visitabile all'interno del percorso Museale fino al 27 ottobre tutti i giorni da lunedì a domenica dalle 10:30 alle 18:00.

Evento promosso da Museo della Fraternita dei Laici e Fraternita dei Laici Arezzo.

Opera in evidenza: Elisa Zadi, Florilegium, 2024, olio e pigmento su tessuto, diametro cm 120.




Elisa Zadi nasce ad Arezzo. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Arezzo, successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma con lode in Pittura e per due anni lavora come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Grafiche e Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Elisa Zadi è un’artista poliedrica che si occupa di pittura, installazione, performance e poesia. Esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che volgono a un’indagine introspettiva, tema che accompagnerà sempre il lavoro dell’artista. Attualmente vive e lavora a Firenze. Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda “Cara Enfanta” a cura di Greta Beccaglia e Marco Palamidessi presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2016, “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti presso Palazzo Datini di Prato nel 2022, “Nelle Rapide”, La Corte Arte Contemporanea, Firenze, a cura di Rosanna Tempestini Frizzi; “L’orma che vedi è la mia”, Rosy Boa, Arezzo, a cura di Matilde Puleo, “La cura di sè”, Sincresis, a cura di Alessandra Scappini e Spela Zidar, Empoli, Firenze; nel 2024 “La Misura Umana – cinque visioni di pittura contemporanea”, a cura di Eugenia Carabba Tettamenti e Giuseppe Cotroneo, Circolo degli Esteri, Roma e “Paradisìaca”, a cura di Giovanni Scucces, Sacca Gallery, Modica, Ragusa. Fra i numerosi Premi si ricorda il Premio Casorati nel 2008, il Premio Limen 2014 e la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Selezione con Merito al Premio Mestre di Pittura nel 2024. Nel 2024 viene inserita da Exibart Prize n°4 nella pubblicazione Studio Visit edita per la 60esima Biennale di Venezia. Vince concorsi letterari e nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio".



Mostra: Elisa Zadi “Florilegium Cruentum”

Inugurazione: 21 settembre ore 16:00

Durata: 21 settembre – 27 ottobre 2024

Luogo: Museo della Fraternita dei Laici, via Giorgio Vasari 6 , Arezzo

Orari: tutti i giorni dalle 10:30 alle 18:00

Contatti: info@fraternitadeilaici.it ; +39 0575-24694

Maggiori info: https://www.fraternitadeilaici.it; http://www.zadielisa.it/eventi 





https://www.exibart.com/evento-arte/elisa-zadi-florilegium-cruentum/


https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-florilegium-cruentum/
















In occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani e durante la mostra FLORILEGIUM CRUENTUM, presso il Museo di Fraternita ad Arezzo, verrà presentato, sabato 12 ottobre 2024 dalle ore 16:00 la silloge poetica "Il profumo del Giglio" di Elisa Zadi.

L'inervento prevede un confronto fra pittura e poesia. Interverranno Antonio Pagliai editore e direttore della casa editrice Polistampa di Firenze, Alessandro Bini editor e autore della presentazione del libro e Elisa Zadi autrice. In questa giornata di dialogo e confronto esploreremo le dinamiche creative che generano le opere pittoriche e poetiche di Elisa visitando la mostra “Florilegium Cruentum” e presentando il libro “Il profumo del Giglio”.

Una coesistenza indissolubile quella fra pittura e scrittura che accompagna il percorso espressivo di Elisa Zadi.

Stessa fonte, quindi stessa sensibilità, ma con una forma espressiva diversa. Interessante anche scoprire quanto una modalità sia affine all'altra, come ne evochi i contenuti, in una coerenza di senso ma con differenti sfumature. Le poesie di Elisa possiedono una qualità molto importante. Mentre scorri le righe esse si rivelano, sbocciano, con l'incredibile sincerità dei fiori. Arrivano subito, comunicano. Si mostrano con chiarezza. In questo loro manifestarsi sanno essere delicate ma anche brutali, come la vita.” Alessandro Bini


Evento: Elisa Zadi “Il profumo del Giglio”

Quando: 12 ottobre ore 16:00

Interventi: Laura Davitti, Antonio Pagliai, Alessandro Bini, Elisa Zadi

Luogo: Museo della Fraternita dei Laici, via Giorgio Vasari 6 , Arezzo

Contatti: info@fraternitadeilaici.it ; +39 0575-24694

Maggiori info: https://www.fraternitadeilaici.it; https://www.zadielisa.it; https://www.zadielisa.it/eventi/florilegium-cruentum/











29/08/24

Arcipelago

                                                                    



                                                                  ARCIPELAGO 

7 - 22 settembre 2024

vernissage sabato 7 settembre ore 17:30

Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Valsamoggia, Bologna

 

Artisti

Maria Sky, Liang Lisha, Venerdìsabato, Parrilla Giampaolo, Elisa Zadi


 

Arcipelago

Arcipelago  è un progetto nato alla fine del 2016 per costruire un nuovo spazio di condivisione, per promuovere la cultura artistica, per stimolare le persone ad entrare nel mondo dell'arte in modo personale e far conoscere la propria voce artistica.  Una iniziativa fortemente voluta dalla Fondazione e sostenuta dalla famiglia di Gustavo Biagi, a cui il concorso è dedicato, che, con un atto di coraggio e altruismo non indifferente, ha trasformato un'esperienza dolorosa e profonda, in un'occasione di arricchimento per tutta la comunità. 

Perché  Arcipelago ?

L'arcipelago è un gruppo di isole che fa parte di un'unica sottomarina dorsale. Se all'apparenza le isole ci sembrano singole entità, ci accorgiamo che sotto il livello del mare, fanno parte di un unico gruppo di “montagne” sommerse, anche se, quello che affiora è solo una piccola parte.  Il desiderio della famiglia Biagi, ideatrice e promotrice del progetto, è di mettere in rete e far uscire allo scoperto, gli autori di quell'arte “sommersa” che ridiventa puro strumento di conoscenza del mondo.

Un progetto a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio

In collaborazione con:  Comune di Valsamoggia ,  Accademia Belle Arti Bologna ,  MAMBo – Museo d'arte moderna Bologna
 

Nessuno è veramente un'isola. Il concorso

Gustavo Dino Biagi era imprenditore e artista dilettante per precisa scelta.  Per desiderio della famiglia Biagi il concorso è rivolto a far affiorare alla luce talenti artistici che non hanno avuto opportunità di emergere e che praticano l'arte da “esordienti”.  Questo termine, che spesso ha connotazioni negative, viene invece inteso in  ARCIPELAGO  in una nuova ed inedita accezione, addirittura capovolgendone il significato. E ssere esordienti per ARCIPELAGO  è impegno nel fare, nel trovare, attraverso attività che appassionano, soddisfazione personale e altrettanta restituirne, in modo da favorire il benessere sociale.  Ancor più nel campo dell'arte, essere esordienti significa praticare, con qualunque tecnica e qualunque espressione, la fantasia e l'immaginazione con responsabilità, senza avere come meta o scopo unico e ultimo il mercato.  In questo senso  ARCIPELAGO  si intende favorire e sostenere chi si impegna con serietà a creare qualcosa che prima non esisteva: questo è l'artista.

E l'arte è il più straordinario attivatore sociale, potente fonte di innovazione e di cambiamento.

Attraverso il concorso saranno selezionati e premiati artisti “esordienti” che si distinguono in un innovativo lavoro di ricerca e sperimentazione sul linguaggio espressivo contemporaneo.

 

ARCIPELAGO – Ottava edizione | Gli artisti e le artiste selezionate in mostra dal 7 al 22 Settembre 2024

Gli artisti e le artiste selezionate per l'ottava edizione di Arcipelago sono:

> Maria Sky –  Si concentra sui concetti di spazio e libertà, nonché sul rapporto tra natura e umanità. I suoi interessi principali includono lo sviluppo di progetti interattivi e la ricerca sullo spazio come mezzo artistico, materia viva e co-creatore dell'artista. Tende sempre a catturare e mostrare l'invisibile, a liberare delicatamente gli oggetti della sua ricerca dai limiti esistenti.

> Liang Lisha –  si occupa di temi di genere e violenza di genere, impegnandosi nel discorso femminista attraverso la sua arte. Esplora argomenti come l'educazione sessuale e la violenza domestica usando l'arte come specchio per riflettere la società e sensibilizzare sui problemi comuni.

> Venerdìsabato –  duo artistico composto da Sara Lomboni e Luca Guarino che si pone nello scarto inevitabile, infinitamente ripetuto, del passaggio tra l'uno e l'altro, tra il lavoro e il sacro riposo, tra la fatica e un illusorio piacere, tra la comicità e la tragedia, nel tentativo di percorrere artisticamente le contraddizioni che rendono questo inevitabile passaggio intrinsecamente umano.

> Parrilla Giampaolo –  esplora i temi della violenza e dell'ambiguità dell'immagine, il rapporto tra vita quotidiana e catastrofe, la narrazione collettiva e la connessione tra la fragilità del corpo e il potere tecnologico artificiale, attraverso strumenti geopolitici.

> Zadi Elisa –  esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso il ritratto e l'autoritratto. Il suo percorso si sta sviluppando indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico.

 

La collettiva con le loro opere inaugurerà  sabato 7 settembre alle ore 17:30  alla  Rocca dei Bentivoglio  di Valsamoggia e resterà disponibile alla visita fino al 22 settembre nei giorni di apertura del museo civico Arsenio Crespellani.

 


 

Arcipelago  è il concorso e la mostra riservata agli artisti esordienti che per volere e col sostegno della famiglia Biagi, da 4 anni si tiene a Valsamoggia, in ricordo di Gustavo Biagi che del dilettantismo aveva fatto una straordinaria e libera filosofia.

Maura, Gianmarco e Lorenzo Biagi, insieme alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, hanno trasformato così la storia di una tragedia personale in un progetto che pone attenzione al mondo degli artisti che non hanno voce, che non hanno avuto possibilità di esporre e di presentare il proprio lavoro, che fanno dell'arte una forza di espressione, indipendentemente dalle logiche di vendita e di mercato.

L' arcipelago  è un insieme di singoli soggetti che pur mantenendo intatte le proprie specificità, accettano l'accoglienza all'interno di un contesto collettivo per uscirne con un'identità più definita .  Arcipelago  lega, ogni anno, il percorso di cinque artisti emergenti al percorso di Gustavo Biagi, intrecciando la storia di questo imprenditore, artista e promotore di cultura alle loro.

I 5 artisti selezionati dalla giuria, che quest'anno ha visto anche la partecipazione di  Lorenzo Balbi ,  Direttore  MamBO – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bologna , e  Enrico Fornaroli ,  Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna , pubblicheranno le proprie opere in un catalogo, intraprendendo un percorso insieme ad alcune delle principali istituzioni bolognesi che promuovono l'arte contemporanea.

Progetto espositivo a cura di Francesco Finotti e Sandro Malossini







https://www.frb.valsamoggia.bo.it/news/arcipelago-2024-ottava-edizione-intervista-a-elisa-zadi/



Intervista ad Elisa Zadi: 


1- Essere esordienti significa praticare, con qualunque tecnica e qualunque espressione, la fantasia e l'immaginazione con responsabilità, senza avere come meta o scopo unico e ultimo, il mercato. Esordire deriva dal latino "exordiri", che in origine significava «cominciare a tessere». Quando avete cominciato, per la prima volta, "a tessere"?

Ho cominciato “a tessere” in maniera consapevole quando mi sono resa conto che la pittura mi apparteneva ed io non potevo più farne a meno. Questa pratica mi permette infatti di esplorare una dimensione Altra in cui posso unire l'introspezione e le esperienze esteriori confluendole nell'atto pittorico. Solo nell'atto creativo ho infatti la sensazione di comprendere la verità che mi circonda e il mistero interiore che anima la vita.

Credo che nel lavoro artistico la ricerca sia fondamentale e in questo senso un'artista deve porsi sempre come esordiente. La libertà in questo senso coincide con l'autenticità e di conseguenza la ricerca è creazione. Le regole del mercato sono estranee a questi meccanismi e i binari dovrebbero rimanere sempre paralleli. Credo che un'artista faccia una scelta a priori dettata dal proprio essere. Chi aderisce a questa modalità, sarà sempre un'esordiente. Questa professione è scelta prima di tutto per necessità indispensabile di chi la pratica, come una missione o una vocazione personale.


2- Come ci insegna Arcipelago, nessuno è veramente un'isola. Cosa significa per voi questo concetto?

Isola-isolamento sono condizioni necessarie a favorire un'introspezione per me necessaria alla creazione. Ma è vero che ognuno non è mai isolato o separato, ma interconnesso. Questo essere isolati e interconnessi al contempo è una condizione esistenziale. Chi pratica la creazione si trova sempre a vivere in questo logos, un confine che vede fondersi vita e lavoro, interiorità ed esteriorità, invisibile e visibile. Questa è stata la mia interpretazione di Arcipelago.


3) Racconto breve di com'è nata una delle vostre opere che verranno esposte

Le mie opere nascono da una sensazione che poi identifico con un soggetto che mi attrae e che può essere reale o un ricordo. A quest'immagine primigenia che dipingo si associano poi altre immagini che iniziano a dialogare con essa e di conseguenza a formare un racconto, una storia. Le mie opere nascono così per associazioni di immagini e per aderenza ad un sentire che muove tutto lo svilupparsi dell'opera. Non definisco mai le cose a priori, lascio che sia il processo creativo a suggerirmi gli elementi da inserire in maniera estemporanea ed essenziale.

La contingenza e il non pieno controllo di alcune zone liquide di colore diventano dei valori che mi consentono di rispettare tutti i passaggi in cui gli elementi dell'opera si formano dal disegno alla pittura più corposa e materica. Io cerco di riconoscere e veicolare questi elementi all'interno dello spazio pittorico armonizzandoli fra loro. In definitiva non so mai bene cosa verrà fuori quando inizio una nuova opera e prendo ogni esperienza pittorica come un'avventura che cerco di sviluppare in maniera coerente con il mio sentire. Questa modalità mi appartiene e mi sembra in linea con la mia vita e con la realtà che sto vivendo.

 



https://www.zadielisa.it/eventi/arcipelago/






https://www.exibart.com/evento-arte/maria-sky-liang-lisha-venerdisabato-parrilla-giampaolo-elisa-zadi-arcipelago/


 https://www.juliet-artmagazine.com/events/aa-vv-arcipelago/


https://www.lobodilattice.com/mostre-eventi/arcipelago