17/09/19

IN-ITINERE-1: Calda come la Terra-Fredda come il Mare






Scopo del progetto è quello di creare una installazione emozionale, che non riproduce un percorso in senso tradizionale bensì rappresenta il paesaggio non necessariamente inteso in senso tradizionale urbano e/o naturalistico, ma in modo intimo e personale, attraverso linguaggi inediti.

Il mio arrivo e la mia indole mi portano a concentrarmi sulla sfera più intima e semplice della struttura ospitante L'Elba del Vicino. Le lenzuola e le bianche tovaglie offerte per il soggiorno diventano motivo significante: nelle pieghe del panneggio io vedo le stesse pieghe di queste montagne e le stesse increspature del mare.... Le mie due finestre della camera hanno rispettivamente un affaccio sulla montagna e uno sul mare.
Le opere pittoriche prodotte hanno così una ombre calde come la terra e l'altra fredde come il mare...




1- Come hai trascorso il tempo della residenza?

- Prevalentemente lavorando al progetto. Qualcuno mi prenderà in giro quando gli racconterò che non ho fatto neanche un bagno... Ma è così, i giorni sono pochi e il senso della residenza comprende una full immertion artistica!

2- Sei riuscita a sviluppare in pochi giorni il lavoro che ti eri prefissa?

- Direi di sì. Sono partita con le idee piuttosto chiare... Anche se ovviamente come ogni idea che si rispetti è stata più volte messa in discussione vivendo nel territorio e facendo esperienze nel luogo.
Molto importanti sono state le passeggiate alla scoperta del territorio e determinante il trekking con Giacomo. Infatti la meta del trek ha coinciso con la scelta del luogo per l'installazione. Incredibile come a volte le cose si manifestino dapprima come per caso...Un posto magico in mezzo al bosco, un'apparizione metafisica e un pò felliniana! Questo luogo ha dato un senso profondo al mio lavoro, in qualche modo lo ha chiamato a sè, mi stava aspettando... Non solo ha rivelato l'immagine inconscia del tempio che era dentro di me, ma ha indicato anche il mio proseguo futuro...

3- Le tue opere, soprattutto le installazioni come "La Porta Verde" ma anche "Blu Guado" e soprattutto la recente "La forma dell'Aria", hanno un che di magico, come lo spieghi?

- Per me l'arte è magica. E' un qualcosa che fisicamente non esiste e che prende forma credendo ad un pensiero astratto e perseverando in quel pensiero come una preghiera, un mantra, un rituale... Poi attraverso la materia le sensazioni diventano vere, è una creazione che trascende il controllo totale, una sopresa continua...L'Arte è la cosa più incredibile che possa appartenere al genere umano

4- Entrando nello specifico della tecnica, come realizzi le tue opere?

- Parto sempre da materie prime e materiali grezzi, se vuoi sono meno raffinati ma io li sento più veri. Penso al supporto pittorico che vendono preparato industrialmente e personalmente non mi trasmette niente di interessante, non mi piace. Scelgo tessuti naturali a metraggio su cui dipingo e cucio facendo prendere forma alle cose. Lo stesso vale per i colori sono spesso mesticati da pigmento puro o raccogliendo erbe e terre del luogo. Forse questo procedimento di preparazione della materia si avvicina a un qualcosa di alchemico e magico (come dicevamo prima) che io sento particolarmente necessario.

5-Cosa farai al tuo rientro a Firenze?

- Continuerò a sognare l'impossibile e a stupirmi delle piccole cose... 

 





































11/09/19

Nel segno di LEONARDO

Nel segno di Leonardo
Opere dalla Collezione Carlo Palli

16 settembre 2019 - 30 giugno 2020

Prato, Fondazione Conservatorio di San Niccolò
Piazza Cardinale Niccolò, 6

 


Dal 16 settembre al 30 giugno, i corridoi delle medie e del liceo della Scuola San Niccolò di Prato ospiteranno la mostra “Nel segno di Leonardo” (in continuità con la recente esposizione "Effetto Leonardo", curata da Stefano Pezzato al Museo di Palazzo Pretorio di Prato in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci): un’esposizione di opere italiane e internazionali, - provenienti dalla collezione Carlo Palli - che intende omaggiare il genio di Leonardo da Vinci nel quinto centenario della sua morte. Superando il noto confronto tra gli artisti contemporanei e la figura di Leonardo, l’esposizione offre al pubblico uno spaccato artistico che evidenzia non solo il mito intramontabile del Genio vinciano e la sua universalità, ma anche l’eredità culturale a cui il contemporaneo sembra ancora guardare, riflettendosi come in uno specchio in quella interdisciplinarietà tanto cara a Leonardo.
“Nel segno di Leonardo” intende proporre una rivalutazione estetica sulla continuità dell’arte contemporanea con il passato e, più precisamente, con il più felice spirito rinascimentale, avanzando una nuova sfida culturale: avvicinare i giovani all’arte, partendo proprio dalla scuola e dalle mura di San Niccolò, per assaporare le infinite strade che l’estetica contemporanea può offrire.

Artisti in mostra:
Paolo Albani | Anna Banana | Vittore Baroni | Stefano Benedetti | Mirella Bentivoglio | Carlo Bertocci | Julien Blaine | Alighiero Boetti | Antonio Bueno | Carlo Cantini | Luciano Caruso | Ugo Carrega | Cinzio Cavallarin | Guglielmo Achille Cavellini | Claudio Cerretelli | Giuseppe Chiari | Henri Chopin | Riccardo Cocchi | Fabio De Poli | Gianni Dorigo | Luc Fierens | Giovanni Fontana | Franco Fossi | Fabrizio Garghetti | John Giorno | Andrea Granchi | I Santini Del Prete | Emilio Isgrò | Alison Knowles | Jiří Kolář | Ketty La Rocca | Roberto Malquori | Eugenio Miccini | Miradario | Charlotte Moorman | Giorgio Olivieri | Yoko Ono | Luciano Ori | Orlan | Nam June Paik | Virginia Panichi | Ben Patterson | Mario Persico | Lamberto Pignotti | Michelangelo Pistoletto | Sandro Poli | Giampiero Poggiali Berlinghieri | Philip Ridley | Gianni Ruffi | Sarenco | Serge III | Stelarc | Toxic | Karel Trinkewitz | Cy Twombly | Emmett Williams | Lorella Zappalorti | Elisa Zadi.


Rispetto alla rosa di nomi selezionati per l’esposizione il catalogo contiene le opere di ben 150 artisti contemporanei divisi in due particolari sezioni. "L'eredità di Leonardo", raccoglie le opere d'arte contemporanee che per affinità o per ispirazione approfondiscono varie tematiche leonardiane, in nome dei principi primi della cultura umanistica e rinascimentale, come il volo, la meccanica e i meccanismi, la musica, la scrittura, l'Uomo e la Natura e infine l’urbanistica. La seconda sezione è invece dedicata ai "Leonardismi e altre citazioni" che propone una serie di opere create sulla scia del mito di Leonardo e dei suoi capolavori più celebri, riletti in chiave ironica, dissacrante, nostalgica e/o di semplice citazione.



Il Conservatorio San Niccolò, da lunedì 16 Settembre 2019 alle 18 al 30 Giugno 2020, ospiterà Nel segno di Leonardo, opere dalla Collezione Carlo Palli, a cura di Laura Monaldi e con il patrocinio del Comune di Prato

I corridoi delle scuole medie e del liceo del Conservatorio San Niccolò ospiteranno Nel segno di Leonardo, opere italiane e internazionali provenienti dalla Collezione Carlo Palli che omaggiano Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla sua morte. La mostra raccoglie ed evidenzia non solo il mito di Da Vinci, ma l’eredità culturale a cui continuiamo a guardare: le opere sono di Pistoletto, Yoko Ono, Cy Twombly, Elisa Zadi, Emilio Isgrò e moltissimi altri in un collegamento fra arte contemporanea e rinascimentale per avvicinare i giovani all’arte, partendo proprio dalle mura di una scuola.




ELISA ZADI
“Pensando a Leonardo o La Macchina della Pioggia”

 


Sono sempre rimasta affascinata dalla teoria che nel paesaggio dietro la Gioconda si possa riconoscere il ponte romano nella località di Buriano ad Arezzo. Ed è qui che l’opera viene concepita nell’estate siccitosa del 2017 durante un soggiorno aretino, quando le rive dell’Arno a Ponte a Buriano si sono prosciugate quasi totalmente. Cosa avrebbe fatto Leonardo se si fosse trovato in una situazione climatica di emergenza?
“Pensando a Leonardo o La macchina della Pioggia” è stata la mia risposta a questa domanda.
L’opera si presenta come ipotesi per un progetto futuribile, verosimile e realizzabile. Per far questo oltre a delle scale e una grande vasca ho immaginato di utilizzare dei “teli raccogli nuvole” che devono essere posti in alto per accogliere il passaggio delle nuvole e intrappolare l’umidità che poi diventerà acqua. Queste reti sono già impiegate per ovviare il problema idrico in alcune parti del globo.
L’opera sviluppa questo concetto mediante una serie di autoscatti fotografici eseguiti a Ponte a Buriano e successivo collage in cui sono intervenuta disegnando le parti mancanti e utili a completare le tre scene che si dividono in progettazione, costruzione e applicazione della macchina della pioggia.










Nel segno di Leonardo
Opere dalla Collezione Carlo Palli

16 settembre 2019 - 30 giugno 2020

Prato, Fondazione Conservatorio di San Niccolò
Piazza Cardinale Niccolò, 6


Dal 16 settembre al 30 giugno, i corridoi delle medie e del liceo della Scuola San Niccolò di Prato ospiteranno la mostra “Nel segno di Leonardo” (in continuità con la recente esposizione "Effetto Leonardo", curata da Stefano Pezzato al Museo di Palazzo Pretorio di Prato in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci): un’esposizione di opere italiane e internazionali, - provenienti dalla collezione Carlo Palli - che intende omaggiare il genio di Leonardo da Vinci nel quinto centenario della sua morte.

In questa occasione Elisa Zadi esporrà l’inedita “Pensando a Leonardo o La macchina della Pioggia”. L’opera si presenta come un trittico dal gusto classico delle pale antiche ma si sviluppa come un disegno-collage fotografico che oltre all’attento gusto estetico rivela una velata critica ambientale al problema idrico del fiume Arno nella località aretina di Ponte a Buriano (zona paesaggistica attribuita allo sfondo della Gioconda). Elisa Zadi ci spiega: “Cosa avrebbe fatto Leonardo se si fosse trovato in una situazione climatica di emergenza? “Pensando a Leonardo o La macchina della Pioggia” è stata la mia risposta a questa domanda. L’opera si presenta come ipotesi per un progetto futuribile, verosimile e realizzabile. Per far questo oltre a delle scale e una grande vasca ho immaginato di utilizzare dei “teli raccogli nuvole” che devono essere posti in alto per accogliere il passaggio delle nuvole e intrappolare l’umidità che poi diventerà acqua. Queste reti sono già impiegate per ovviare il problema idrico in alcune parti del globo.”

 “Nel segno di Leonardo” intende proporre una rivalutazione estetica sulla continuità dell’arte contemporanea con il passato e, più precisamente, con il più felice spirito rinascimentale, avanzando una nuova sfida culturale: avvicinare i giovani all’arte, partendo proprio dalla scuola e dalle mura di San Niccolò, per assaporare le infinite strade che l’estetica contemporanea può offrire.