15/04/13

Fra immaginazione e realtà: dialogo semi-immaginario di 2 pittori figurativi.

La raeltà é più forte dell'immaginazione! Sentenzia il primo pittore. La realtà non si avvale di stereotipi, le nostre immagini mentali sono semplificate e per questo deboli.
Ma nell'immaginazione risiede la creatività, le sensazioni! Anche se più approssimative determinano il vero senso di un quadro. Dice il secondo pittore. Ci fu silenzio e bevvero vino.
Il primo pittore riprese.. Io quando invento, quando cerco di realizzare le idee che ho, devo ricorrere a sovrastrutture mentali, ad artifici, mi devo porre problemi di composizione, di narrazione..diventa mestiere e mi annoio. A volte mi annoio anche a lavorare dal vero... Forse mi è più naturale lavorare e guardare, le sensazioni arrivano lo stesso!
A me piace raccontare le storie che immagino, disse il secondo pittore, sono le sensazioni che contano, quello che riesci realmente a trasmettere é importante e con un pò di tecnica si fa tutto! Così mi sento libero di immaginare e attingere dalla realtà solo sulle cose che ho bisogno di approfondire..
Fumarono e bevvero vino.
Insomma disse il primo, le cose sono sempre più semplici di quello che appaiono e quando i ragionamenti mentali le complicano la cosa diventa pesante.. é più naturale, più piacevole, osservare che inventare! Tuttavia vorrei dar forma anche a tutto quello che vedo nelle mie idee...vorrei liberare tutto, liberarmi nella pittura! Quando vedo alcuni quadri e sento questa libertà espressiva mi sento appagato, vorrei averli fatti io!!
Il secondo pittore alzò la testa e riprese. E' giusto lavorare a più cose, anche in maniera diversa.. tutto serve anche se le cose sembrano apparentemente slegate e distanti e questo dà una sensazione di instabilità.. Ci vuole pazienza e tempo ma andando avanti uno si accorge di come realmente le cose prendono un senso che é lo stesso: il nostro percorso.
Le cose vanno come devono andare..
Finirono il vino, si sentirono pieni di questo scambio e arricchiti al tempo stesso, ci fu una grande sintonia e partecipazione, si augurarono la buona notte, non si rivedero più.

Opera di Antonio Lopez Garcia.

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