La raeltà é più forte dell'immaginazione! Sentenzia il primo pittore. La realtà non si avvale di stereotipi, le nostre immagini mentali sono semplificate e per questo deboli.
Ma nell'immaginazione risiede la creatività, le sensazioni! Anche se più approssimative determinano il vero senso di un quadro. Dice il secondo pittore. Ci fu silenzio e bevvero vino.
Il primo pittore riprese.. Io quando invento, quando cerco di realizzare le idee che ho, devo ricorrere a sovrastrutture mentali, ad artifici, mi devo porre problemi di composizione, di narrazione..diventa mestiere e mi annoio. A volte mi annoio anche a lavorare dal vero... Forse mi è più naturale lavorare e guardare, le sensazioni arrivano lo stesso!
A me piace raccontare le storie che immagino, disse il secondo pittore, sono le sensazioni che contano, quello che riesci realmente a trasmettere é importante e con un pò di tecnica si fa tutto! Così mi sento libero di immaginare e attingere dalla realtà solo sulle cose che ho bisogno di approfondire..
Fumarono e bevvero vino.
Insomma disse il primo, le cose sono sempre più semplici di quello che appaiono e quando i ragionamenti mentali le complicano la cosa diventa pesante.. é più naturale, più piacevole, osservare che inventare! Tuttavia vorrei dar forma anche a tutto quello che vedo nelle mie idee...vorrei liberare tutto, liberarmi nella pittura! Quando vedo alcuni quadri e sento questa libertà espressiva mi sento appagato, vorrei averli fatti io!!
Il secondo pittore alzò la testa e riprese. E' giusto lavorare a più cose, anche in maniera diversa.. tutto serve anche se le cose sembrano apparentemente slegate e distanti e questo dà una sensazione di instabilità.. Ci vuole pazienza e tempo ma andando avanti uno si accorge di come realmente le cose prendono un senso che é lo stesso: il nostro percorso.
Le cose vanno come devono andare..
Finirono il vino, si sentirono pieni di questo scambio e arricchiti al tempo stesso, ci fu una grande sintonia e partecipazione, si augurarono la buona notte, non si rivedero più.
Ma nell'immaginazione risiede la creatività, le sensazioni! Anche se più approssimative determinano il vero senso di un quadro. Dice il secondo pittore. Ci fu silenzio e bevvero vino.
Il primo pittore riprese.. Io quando invento, quando cerco di realizzare le idee che ho, devo ricorrere a sovrastrutture mentali, ad artifici, mi devo porre problemi di composizione, di narrazione..diventa mestiere e mi annoio. A volte mi annoio anche a lavorare dal vero... Forse mi è più naturale lavorare e guardare, le sensazioni arrivano lo stesso!
A me piace raccontare le storie che immagino, disse il secondo pittore, sono le sensazioni che contano, quello che riesci realmente a trasmettere é importante e con un pò di tecnica si fa tutto! Così mi sento libero di immaginare e attingere dalla realtà solo sulle cose che ho bisogno di approfondire..
Fumarono e bevvero vino.
Insomma disse il primo, le cose sono sempre più semplici di quello che appaiono e quando i ragionamenti mentali le complicano la cosa diventa pesante.. é più naturale, più piacevole, osservare che inventare! Tuttavia vorrei dar forma anche a tutto quello che vedo nelle mie idee...vorrei liberare tutto, liberarmi nella pittura! Quando vedo alcuni quadri e sento questa libertà espressiva mi sento appagato, vorrei averli fatti io!!
Il secondo pittore alzò la testa e riprese. E' giusto lavorare a più cose, anche in maniera diversa.. tutto serve anche se le cose sembrano apparentemente slegate e distanti e questo dà una sensazione di instabilità.. Ci vuole pazienza e tempo ma andando avanti uno si accorge di come realmente le cose prendono un senso che é lo stesso: il nostro percorso.
Le cose vanno come devono andare..
Finirono il vino, si sentirono pieni di questo scambio e arricchiti al tempo stesso, ci fu una grande sintonia e partecipazione, si augurarono la buona notte, non si rivedero più.
Opera di Antonio Lopez Garcia.
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