15/02/24

Elisa Zadi - Bruciare Illusioni

 

ELISA ZADI

Bruciare Illusioni

a cura di Andrea Mancini e Laura Monaldi


24 febbraio – 16 marzo 2024





Sabato 24 febbraio 2024 alle ore 18:00 si inaugurerà la mostra di Elisa Zadi dal titolo “Bruciare Illusioni”.

La personale a cura di Andrea Mancini e Laura Monaldi sarà ospitata nella Torre degli Stipendiari nei locali dell’Orcio d’oro, via Augusto Conti 48, San Miniato in provincia di Pisa. La mostra avrà il patrocinio del Comune di San Miniato e l’organizzazione della Conchiglia di Santiago e di Moti Carbonari.

Avremo una selezione di opere, per lo più inedite, dell’omonimo ciclo pittorico a cui Elisa Zadi ha lavorato nell’ultimo anno, visitabili fino al 16 marzo 2024 con orario da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento.

La ricerca artistica di Elisa Zadi si concentra sulla rappresentazione e l'esplorazione dell'identità femminile contemporanea, affrontando temi come l'autenticità, la ricerca di se stesse e il senso di appartenenza. In questa serie di opere dal titolo "Bruciare Illusioni" si esplora, attraverso la simbologia del fuoco, il concetto di distruzione delle illusioni e delle false conformità imposte dal contesto culturale in cui viviamo per permettere un risveglio che ci ricollega alla propria Verità. I dipinti trasmettono una sensazione di forza ed energia, ma anche di vulnerabilità e desiderio di rivelarsi creando un'atmosfera intima e suggestiva.La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche”.

Osserva Andrea Mancini: “Se leggiamo il lavoro che Elisa Zadi ha realizzato in questi anni… ecco che possiamo sciogliere tutti gli enigmi, illuminarne il mistero. Ogni volta queste figure sembrano rispondere ad un’immagine che, a rigore, non potremmo considerare “sacra”, ma che certo trae spunto ed “eccezionalità” dall’iconografia del passato, vero luogo di origine degli sguardi, delle posizioni, della disposizione delle piante, delle grandi falene e anche degli elementi della modernità. Certo perché qualche volta la protagonista del quadro (quasi sempre una donna, quasi sempre la stessa Zadi), tiene in mano un cellulare, o un Tablet, o altri elementi che entrano comunque, dentro lo spirito poetico dell’opera, senza disturbarla in nessun modo. Dice Elisa Zadi: “l’arte non può che essere sacra”. Anche quando i temi sono più laici e quotidiani, Il suo percorso, ma soprattutto il suo dipingere, sono ricchi di un grande attenzione all’iconografia dei pittori che per secoli hanno lavorato nelle chiese. Può rappresentare uno sguardo, un atto o un oggetto della sua giornata, come se realizzasse reliquiari o opere che ci conducono verso un di là, da noi distante. L’abbiamo rincontrata sull’Appenino, nascosta nel suo Studio, vicino e lontano dalla villa di Pratolino: ogni volta siamo rimasti affascinati dal suo fare, ci ha stupito il rapporto con una spiritualità che oggi, sempre di più, pare tornare ad aleggiare sull’arte contemporanea. Rientra dalla porta principale negli spazi della sacralità, a scaldare una fede sempre meno luminosa”.

Scrive Laura Monaldi: “Le opere inedite di Elisa Zadi, raccolte sotto il titolo di "Bruciare Illusioni", sono un'immersione profonda nel mondo dell'emozione umana e della trasformazione interiore. Attraverso colori vibranti e forme suggestive, Elisa offre uno sguardo intimo e potente sulla complessità dell'animo umano. Sbarazzarsi delle facciate superficiali per abbracciare la verità cruda e senza filtro, sembra essere il filo conduttore della serie pittorica, caratterizzata da immagini e presenze fisiche che sembrano emergere da uno strato di realtà per rivelare l'essenza nascosta delle emozioni umane, in nome della trasformazione e del rinnovamento. La mostra è un dialogo visivo che invita lo spettatore a riflettere sulla fugacità delle certezze e sulla natura effimera delle illusioni che l’uomo costruisce attorno al proprio Ego. Con questa nuova serie di opere Elisa Zadi conferma il suo status di artista sensibile e raffinata, capace di comunicare attraverso la pittura un mondo interiore complesso e avvincente”.


Mostra: Elisa Zadi “Bruciare Illusioni”

Curatela: Andrea Mancini e Laura Monaldi

Luogo: Orcio d’oro, Torre degli Stipendiari, via Augusto Conti 48, San Miniato – Pisa

Opening: Sabato 24 Febbraio 2024 ore 18:00

Orario: da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento chiamando 333-5925005

Approfondimenti: www.zadielisa.it/; https://www.zadielisa.it/eventi/bruciare-illusioni-2/





https://www.exibart.com/evento-arte/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://www.juliet-artmagazine.com/events/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://www.lobodilattice.com/mostre-eventi/elisa-zadi-bruciare-illusioni#gsc.tab=0

https://www.melobox.it/elisa-zadi-bruciare-illusioni-orcio-doro-torre-degli-stipendiari-san-miniato-pisa/

https://www.itinerarinellarte.it/it/mostre/elisa-zadi-bruciare-illusioni-8172

https://www.arte.go.it/event/elisa-zadi-bruciare-illusioni/

https://discover.events.com/it/tuscany/san-miniato/e/tempo-libero/elisa-zadi-bruciare-illusioni-orcio-doro-427904200

https://www.gonews.it/2024/02/19/elisa-zadi-espone-allorcio-doro-di-san-miniato-con-bruciare-illusioni/

https://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/bruciare-illusioni-di-elisa-zadi-10f3a76a





















Sabato 16 marzo 2024 alle ore 18:30 si terrà la presentazione del catalogo e il finissage della mostra di Elisa Zadi dal titolo “Bruciare Illusioni”.

La pubblicazione avrà testi inediti dei curatori, Andrea Mancini e Laura Monaldi e foto di Leonardo Pasquinelli. La presentazione sarà ospitata nella Torre degli Stipendiari nei locali dell’Orcio d’oro, via Augusto Conti 48, San Miniato in provincia di Pisa. Il catalogo avrà il patrocinio del Comune di San Miniato e l’organizzazione della Conchiglia di Santiago e di Moti Carbonari.

Il catalogo conterrà una selezione di opere, per lo più inedite, dell’omonimo ciclo pittorico a cui Elisa Zadi ha lavorato nell’ultimo anno. La mostra rimane visitabile fino al 16 marzo 2024 con orario da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento.

La ricerca artistica di Elisa Zadi si concentra sulla rappresentazione e l'esplorazione dell'identità femminile contemporanea, affrontando temi come l'autenticità, la ricerca di se stesse e il senso di appartenenza. In questa serie di opere dal titolo "Bruciare Illusioni" si esplora, attraverso la simbologia del fuoco, il concetto di distruzione delle illusioni e delle false conformità imposte dal contesto culturale in cui viviamo per permettere un risveglio che ci ricollega alla propria Verità. I dipinti trasmettono una sensazione di forza ed energia, ma anche di vulnerabilità e desiderio di rivelarsi creando un'atmosfera intima e suggestiva.La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche”.


Mostra: Elisa Zadi “Bruciare Illusioni”

Curatela: Andrea Mancini e Laura Monaldi

Luogo: Orcio d’oro, Torre degli Stipendiari, via Augusto Conti 48, San Miniato – Pisa

Presentazione catalogo: Sabato 16 Marzo 2024 ore 18:30

Orario: da mercoledì a sabato dalle 18:00 alle 19:30 o su appuntamento chiamando 333-5925005

Approfondimenti: www.zadielisa.it/; https://www.zadielisa.it/eventi/bruciare-illusioni-2/




19/12/23

Art Box n°1

 


ART BOX n°1
Connessioni - Anima Mundi



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Opera Viva Spazio Zero

 

ELISA ZADI

Opera Viva



02 dicembre 2023

Spazio Zero – arte contemporanea




Lo Spazio Zero - arte contemporanea in via Forra di Castelnuovo 30 a Pistoia ospiterà sabato 02 dicembre 2013 alle ore 17.00 Opera Viva. Opera Viva è un intervento artistico di Elisa Zadi volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico interattivo, condiviso e sperimentale.

Opera Viva è un progetto interattivo di Elisa Zadi che prevede l’esecuzione live di un’opera a quattro mani. L’artista e il ritrattato si confronteranno per dar vita a un’immagine che possa rappresentarne il volto. L’opera si compirà nella complicità del momento e grazie alla partecipazione del pubblico. Elisa non esegue il classico ritratto in cui il partecipante è spettatore passivo, ma lo coinvolge in questo intervento, nel confronto, nella relazione, nella pittura. Fra i due partecipanti sarà disposta un’apposita struttura basculante che mostrerà ora uno specchio ora il supporto pittorico e i due interverranno su di esso in maniera alternata, innescando l’inizio di quello che poi sarà Opera Viva e cioè un intervento artistico interattivo volto alla relazione e alla realizzazione di un manufatto pittorico sperimentale e condiviso.




L’intervento artistico sarà uno degli eventi collaterali della mostra in corso “Vis à Vis, identità e mutamenti” visitabile fino al 06 gennaio 2024 e curata da Laura Monaldi. Nella mostra collettiva troverete opere di Federica Gonnelli, Sara Lovari ed Elisa Zadi.


Identità perdute e ritrovate.

                                                     Identità nascoste e svelate.

Verità celate nelle maschere del contemporaneo.

Armonie perse nell’oblio, nel vortice del mutamento e nella fluidità della società odierna.


La mostra è un invito a mettersi in gioco, a riscoprirsi e a rigenerarsi, ma anche ad analizzare il tema dell’identità, fra apparenza e sostanza, nella mutevolezza del tempo e nella dinamica delle vicissitudini del mondo. L’organza di Federica Gonnelli, le installazioni di Sara Lovari e la pittura di Elisa Zadi si confrontano all’unisono fra autoritratti, frammenti, carte che raccontano, istantanee di vita vissuta, scatti che lasciano il segno nel profondo. Le opere in esposizione rappresentano un dialogo fra le artiste, una conversazione che ha i tratti di un riflesso allo specchio, di una condivisione d’intenti, con uno sguardo critico sul presente ma rivolto al futuro. Il titolo della mostra, non a caso, rimanda a una precisa presa di coscienza: è l’invito rivolto allo spettatore a vestire i panni, a confrontarsi con il reale e il futuro che attende. Laura Monaldi


Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico. Artista poliedrica si occupa di pittura, installazione, performance e poesia. Elisa Zadi esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal 2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile, indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal 2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline dando vita a installazioni interattive e performative. Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda “Cara Enfanta” a cura di Greta Beccaglia e Marco Palamidessi presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, “Vitamine- tavolette energetiche” a cura di Carlo Palli e Laura Monaldi presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Museo Novecento di Firenze, “Looking for Monnalisa” a cura di Valerio Dehò presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia, “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti presso Palazzo Datini di Prato, “Nelle Rapide”, Laboratorio 13 – Spazio d’Arte, Firenze, a cura di Rosanna Tempestini Frizzi, “L’orma che vedi è la mia”, Rosy Boa, Arezzo, a cura di Matilde Puleo, “100X100 Piccolo Formato”, Sincresis, Empoli (FI), a cura di Alessandra Scappini e Spela Zidar; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Residenza Situ Festival #3, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Vince concorsi letterari e nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio". Elisa Zadi si diploma come Maestro d’Arte e successivamente ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale presso l’Istituto Statale d’Arte di Arezzo. Lo stesso anno si iscrive alla Facoltà di Lettere che lascia due anni dopo per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma con lode in Pittura; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Grafiche e Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.



www.zadielisa.it


Mostra: Vis à Vis Identità e Mutamenti 23 settembre 2023 - 06 gennaio 2024

Opera Viva: sabato 02 dicembre 2023 ore 17.00 presso lo Spazio Zero arte contemporanea, via Forra di Castelnuovo 30 loc. Casalguidi, Serravalle Pistoiese, Pistoia

Informazioni: +39 339 6595081; spaziozeroartecontemporanea@gmail.com; spaziozeroart.wordpress.com



https://www.zadielisa.it/eventi/vis-a-vis/

https://www.zadielisa.it/eventi/opera-viva-per-vis-a-vis/




Spazio Zero – arte contemporanea


Per volontà di Edi Pagliai e Luigi Petracchi nel settembre 2020 nasce un nuovo luogo espositivo dedicato alla promozione delle arti contemporanee e alla ricerca estetica. “Spazio Zero | arte contemporanea” vuole essere un punto di partenza per una revisione delle modalità di pensare e organizzare uno spazio culturale che sia aperto alle forme della cultura, ed alle infinite possibilità della multidisciplinarietà. “Zero” come ripartenza ma anche come rinascita e riscoperta, nonché come esordio da un «grado zero» teso alla crescita e alla valorizzazione dell’attuale e del futuro patrimonio artistico-culturale.

Zero” come punto focale, «ground zero», dal quale produrre e generare idee.

Zero” infine come valore aggiunto e da aggiungere di volta in volta al presente.

Spazio Zero – arte contemporanea” partirà dal Conflitto per raggiungere l’Harmonia e incastonarsi nei territori di Serravalle Pistoiese (PT) come un luogo di slancio culturale e vitale, mantenendo attiva la collettività anche attraverso lo streaming degli eventi e la digitalizzazione dei contenuti. Un luogo fertile di sviluppo, di promozione e di valorizzazione; un luogo in cui convogliare il meglio del nostro presente.






20/08/23

Connessioni

 

Galleria SanLorenzo Arte


CONNESSIONI

opere di Laura Serafini ed Elisa Zadi

a cura di Silvia Rossi





Dal 2 settembre al 28 ottobre la Galleria SanLorenzo Arte ospita “Connessioni”, doppia personale di Laura Serafini ed Elisa Zadi a cura di Silvia Rossi.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19, a ingresso libero e gratuito.

Sabato 2 settembre, alle ore 17.30, l’inaugurazione ufficiale presso Piazza Bordoni 4 a Poppi di Arezzo nel suggestivo spazio espositivo della Galleria. L'evento fa parte della rassegna Mappature 2023, Geografie dell'Arte Contemporanea.


Maggiori informazioni info@silviarossi.it ; www.galleriasanlorenzoarte.it

Press & Communication Marco Botti



Le opere di Laura Serafini ed Elisa Zadi costituiscono una suggestiva sinfonia di elementi contrastanti e complementari: corpo e spazio, linee e colori, assenza e presenza, affermazione e dissoluzione. In questo intricato intreccio artistico, si sviluppa un mosaico di sfumature e significati che cattura l'attenzione e tocca le corde più intime delle nostre emozioni.

La loro arte, pur provenendo da universi creativi individuali, si fonde in una connessione armoniosa che rivela una profonda comprensione reciproca. Ogni opera è come un frammento di un puzzle più ampio, un frammento che trova la sua giusta collocazione solo quando messo a contatto con gli altri, costruendo così un'esperienza complessa e coinvolgente.

Ciò che emerge in modo particolarmente suggestivo è la percezione dell'incompiutezza. Come un eco delle molteplici sfaccettature dell'esperienza umana, le opere lasciano spazi aperti, invitandoci a partecipare attivamente, a completare le narrazioni. È attraverso questa incompiutezza che le opere si aprono alle interpretazioni personali, diventando specchio delle nostre esperienze e delle nostre storie.

I ritratti e gli autoritratti (il corpo e la carne), con la loro esplorazione di identità e autenticità, fungono da fulcro emozionale. Gli elementi naturali quanto le mappe – sempre Terra - , evocano una relazione profonda con la natura e con l'essenza umana. Il risultato è un dialogo visivo che va oltre i confini delle tele e si infonde nella nostra percezione del mondo circostante, dove la mappa diventa carne e la carne, di nuovo, si muta in pianta. Dove le zone di assenza sono quelle che piú chiama alla presenza e tutto ci porta alla ricerca di una radice comune, una sorgente vitale da cui tutto sgorga, plasmato dalle visioni delle due artiste quanto dal nostro sentire.

E su questo istante si regge anche l’opera che, in una sorta di performance in divenire, troverà il suo completamento proprio durante la mostra.
Un’istallazione a quattro mani, un’opera site specific che le due artiste hanno creato a simbologia piena di quello che è poi anche il titolo della mostra: Connessioni. Noi, la natura, l’arte, l’altro, l’oltre.
L'opera "Connessioni: dentro/fuori" rappresenta l'apice di questa interazione artistica. Una collaborazione a quattro mani che va oltre la tela, abbracciando lo spazio fisico e il pubblico. Questo progetto diventa una rappresentazione tangibile del titolo stesso della mostra, incarnando l'idea di connessione in tutte le sue sfumature. La rappresentazione simbolica della natura e del femminino in questa opera amplifica ulteriormente il suo significato, espandendosi come una performance in continua evoluzione.

Attraverso il lavoro di Serafini e Zadi, siamo trasportati in un viaggio intimo e riflessivo. Il potere dell'arte si manifesta nella capacità di evocare e di coinvolgere, di far emergere emozioni e riflessioni. In queste opere, l'interazione tra corpi, spazi e simboli rivela un intenso dialogo tra le artiste e con il pubblico, un dialogo che va al di là delle parole e raggiunge le radici stesse delle connessioni umane.


Mostra: Connessioni 02 settembre - 28 ottobre 2023

Inaugurazione: sabato 02 settembre ore 17.30 presso la Galleria SanLorenzo Arte, Piazza Bodoni 4, Poppi, Arezzo.


Informazioni: info@silviarossi.it; 3281126628 (solo whatsapp); www.galleriasanlorenzoarte.it







































https://www.casentinopiu.it/connessioni-di-laura-serafini-ed-elisa-zadi-alla-galleria-sanlorenzo-arte-di-poppi/






https://www.arezzoinforma.it/connessioni-di-laura-serafini-ed-elisa-zadi-alla-galleria-sanlorenzo-arte-di-poppi/












02/06/23

Satus-Tempora

 

Fattore C

Elisa Zadi, Satus-Tempora


Cèramica 2023 – La macchina del Tempo

16-17-18 giugno

Montelupo Fiorentino 



Torna l’evento dedicato alla ceramica in uno dei distretti più significativi d’Italia, Montelupo Fiorentino. Appuntamento dal 16 al 18 giugno con la 30esima edizione del festival Cèramica, che propone il meglio della produzione tradizionale e contemporanea.

Ad animare le strade del paese e i più importanti centri espositivi e di produzione un articolato programma legato alla ceramica, rideclinato attraverso mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, workshop e laboratori, botteghe aperte, attività performative.

Il filo conduttore di Cèramica 2023 è “La Macchina del Tempo”.

La manifattura di Montelupo ha caratterizzato infatti la vita della comunità dal 1200 fino al presente, e il tempo diventa la leva di valorizzazione di tutte le componenti che costituiscono il “sistema ceramico Montelupo”. Fra le mostre proposte durante il Festival troviamo Fattore C – ceramica negli spazi urbani, a cura di Benedetta Falteri, Lorenza Camin, Alessio Ferrari. Attraverso una call sono stati selezionati interventi sul tema della manifestazione, realizzati da artisti contemporanei che intervengono negli spazi del borgo.


La location assegnata ad Elisa Zadi per l'opera Satus-Tempora è il piano terra della Fornace Cioni-Alderighi – Fornace Red 1509, una fornace di epoca pre-industriale, addossata alle mura trecentesche di Montelupo, che è entrata a far parte del percorso museale.

Il fuoco, legato al mistero che si rivela dal mito della caverna di Platone, alla fascinazione della scoperta della luce che illumina l’oscurità, ma anche al sublime che seduce e allo stesso tempo sconfina nel pericolo di distruzione. La luce delle candele rimandano a una dimensione ancestrale e sacra che Elisa Zadi ha esplorato attraverso questa installazione pittorica site specific. L’artista utilizza infatti degli elementi trovati in loco per astrarre il senso archetipico degli elementi naturali e avvalorare la sua idea di legame imprescindibile e instabile fra uomo e natura: Satus-Tempora, simboleggia il trascorrere inesorabile del tempo, che consuma, brucia, ma anche illumina. L'opera si presenta come una sorta di percorso simbolico che può essere contemplato in una visione immersiva all'interno della suggestiva Fornace. L’installazione presenta una serie di opere pittoriche raffiguranti gli elementi naturali e l‘uomo simbolicamente rappresentato dall’autoritratto dell’artista.

Nella foto Elisa Zadi Satus-Inizio, installazione pittorica, 2022, olio su tessuto, pietre, candele e terra, cm 250x400x180 variabile


Informazioni:

Cèramica 2023 è “La Macchina del Tempo” 16, 17 e 18 giugno, Montelupo Fiorentino

Elisa Zadi Satus-Tempora, Fornace Cioni Alderighi, via Giro delle Mura 70, 50056 Montelupo Fiorentino

Orari: 16 giugno 18.00-24.00; sabato e domenica 10.00-13.00 / 14.00-18.00

Telefono: 0571 1590300

ingresso gratuito

https://montelupoeventi.it/2023/04/20/le-mostre-in-programma/; https://www.zadielisa.it/eventi/elisa-zadi-satus-tempora/







Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico. Artista poliedrica si occupa di pittura, installazione, performance e poesia.


La nuova serie di opere nominata "Mondi Possibili" nasce nel 2020 e trae ispirazione da Gottfried Wilhelm Leibniz e ai “mondi possibili” intesi come idee perfette nella mente di Dio e come ricerca di Verità. “Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche. La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa”.

Satus”, parla di figure che tentano una relazione, fra di esse e con la natura, cercano di far parte di una realtà, ahimè fluida, inafferrabile, in continuo cambiamento e movimento, come sostiene Bauman. Questo è reso da sovrapposizioni pittoriche che simulano le molteplici percezioni della realtà mutevole, alludono all’elemento acqua come liquidità fisica e psichica e si costituiscono di una pittura che si crea per trasparenze, dissolvenze, apparizioni e materializzazioni coloristiche. Fra presenza e assenza cerco di perseguire una ricerca di “perfezione come bellezza” che nel contempo mi incanta e mi sfugge, mi seduce e trasporta; a volte l’immagine si rivela cruda e diretta, disillusa, altre volte velata o nascosta, ma sempre facente parte del reale. “Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura, per questo lascio visibile ogni passaggio disegnato, pittorico o preparatorio all’opera, che ultimamente si manifesta in sovrapposizioni e trasparenze“.


Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda Cara Enfanta presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Bau-tredici presso GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, Vitamine- tavolette energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Museo Novecento di Firenze, Looking for Monnalisa presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Vince numerosi concorsi letterari fra cui Maresca Giovani, il Premio Renzino con la poesia “Montagna incantata” e il Premio Danilo Masini che la inserisce nell’antologia Poeti italiani del nostro tempo. Di recente la Fondazione del Premio Mario Luzi ha selezionato alcune sue liriche per la pubblicazione dell’Enciclopedia di poesia contemporanea 2021. Nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio".

Elisa Zadi è nata ad Arezzo. Si diploma come Maestro d’Arte e successivamente ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale presso l’Istituto Statale d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Lo stesso anno si iscrive alla Facoltà di Lettere che lascia due anni dopo. Nel 2007 si diploma con lode in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con una tesi su Sergio Vacchi; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.

www.zadielisa.it