26/04/18

ANIMùLA, il film, la mostra.

   

SETTE

Mostra su progetto di Luca De Silva

12 - 13 maggio 2018


Certaldo (FI) Palazzo Pretorio

Inaugurazione 12 maggio ore 17

Presentazione di ALESSANDRA FROSINI 


ALESSANDRA BORSETTI VENIER - GLORIA CAMPRIANI - ANTONIA FONTANA

CRISTINA GOZZINI - MANUELA MANCIOPPI - RACHEL MORELLET - ELISA ZADI

con la partecipazione di LUCA MATTI e LUCA DE SILVA



Sette sono i colori dell'iride; Sette sono i chakra; Sette è il numero buddista della completezza; Sette sono i metalli simbolici del percorso di trasmutazione alchemica; Sette sono i poteri attivi della numerologia (attrazione, formazione, repulsione, sussistenza, nutrizione, digestione e crescita); Sette sono le stanze di una biblioteca privata in cui un uomo viene chiamato a riordinare e archiviare libri e oggetti. Da qui ha inizio il racconto L’uomo del Pozzo di Luca De Silva, da cui è tratto il film con la regia di Sirio Zabberoni, sceneggiato da Roberto Venturi. Il film, dal titolo Anìmula, narra la storia di un uomo incaricato di allestire una biblioteca privata composta da sette stanze. Il percorso della storia si addentra nelle viscere di un pozzo librario reale e metaforico al tempo stesso, in cui si svilupperanno situazioni visionarie che porteranno l’uomo ad acquisire una coscienza di sé fuori dall’ordinario, in un viaggio nei segmenti dell'immaginario e dell’inconscio. La mostra Sette fa parte del progetto Anìmula ed è stata concepita come uno spazio dinamico ed esperienziale dentro gli ambienti del film, che ospitano le installazioni create da sette artiste e il video d’animazione con cui si apre il film. I sette interventi site-specific rappresentano elementi della scenografia delle varie stanze, con cui l’uomo si relazionerà nella sua fase extra sensoriale. Simboli, metafore, elementi di sviluppo interiore, energie universali legate ai sette colori dello spettro luminoso: un colore per ogni stanza, ogni colore affidato ad un’artista. E il femminile, inteso come principio primo generativo, è fil rouge fondante del progetto che unisce lavoro delle artiste, mostra, film e racconto. 



Palazzo Pretorio Piazzetta del Vicariato 4, Certaldo (FI) 0571 661219 - musei@comune.certaldo.fi.it

Orari: ore 9.30 - 13.30 ore 14.30 - 19.00 (aperto tutti i giorni) - ingresso libero

Associazione Culturale MultiMedia91 Via di Grignano 25, Pontassieve (FI) 055 8398747 - info@morganaedizioni.it

Ufficio stampa: Comune di Certaldo e MultiMedia91



http://www.gonews.it/2018/04/25/certaldo-palazzo-pretorio-arriva-la-mostra-sette/





     ANIMULA di Luca De Silva Quarta Stanza – Colore Verde  
            Elisa Zadi “LA PORTA-VERDE” 

 “Ho scoperto una tremenda legge che collega la 5° nota musicale, il colore verde e il calore …” Gustav Rol


Ho immaginato la quarta stanza come uno spazio che possa essere simbolicamente attraversato. In questa superficie gli elementi caratterizzanti della vegetazione vanno progressivamente ad alternarsi in lunghi fili che si estendono per tutta l’altezza del “portale” fino a focalizzarsi al centro in una piccola scultura in cera sospesa che ricorda un idolo-dea alato. Nel soffitto inclinato del “portale” è installato uno specchio, in modo che si rifletta l’opera stessa e le persone che si avvicinano, così da avere la sensazione di essere “immersi nel verde”. Le foglie sono state concepite imitando e interpretando piante della simbologia classica: acanto (prestigio e benessere), alloro (gloria e immortalità) ed edera (continuità e fedeltà). Le foglie realizzate per l’installazione sono state costruite con diversi materiali (legno, stoffa e carta), ognuna di esse è unica nel suo genere per forgia e colore; oltre a queste l’opera presenta numerosi elementi in foglia d’oro, piccoli specchi, luci e germogli reali da sementi.  I germogli sono, insieme alla piccola scultura il fulcro significante dell’opera e, oltre che a trovarsi appesi in fili verticali, sono radunati in un simbolico quadrato al centro della struttura, nella base di essa, sotto la scultura sospesa. Oltre ai suggestivi elementi visivi, caratterizzati dai diversi colori, dalle luci e dai riflessi di essi negli specchi, altro fattore tenuto in considerazione è l’elemento sonoro: ai fili infatti sono applicati dei campanelli che suonano al loro minimo oscillare nell’aria: l’installazione prevedere anche una cassa con la registrazione della vibrazione della 5° nota musicale.


 






La 4°stanza, il 4° chackra, quello del "cuore" che sta a metà fra la parte terrena e quella spirituale; è simbolo di equilibrio, legato alla vibrazione del colore verde. Il colore della natura. Il racconto e la sceneggiatura descrivono come ci sia una trasformazione della materia-libri in foglie, fogliame che si trasforma fino a smaterializzarsi in una specie di stanza verde.
Ho immaginato questa scenografia come un'opera installativa che possa esprimere un passaggio fra materiale e immateriale, fra razionale e irrazionale, creando una struttura che le persone possano percorrere entrando in "una porta"; un Portale spazio-temporale che ne simboliggia l'entrata in una dimensione altra. Una porta magica, caratterizzata da foglie create con differenti materiali che interagiscono e si armonizzano con specchi, luci, germogli veri e messaggi segreti sottoforma di cartigli che gli spettatori potranno cogliere al loro passaggio.
Particolare attenzione è stata rivolta agli effetti ottici (non soltanto della gamma cromatica verde) legati alle luci e agli specchi, che creano un gioco suggestivo di riverberi, esaltati dal fattore sonoro che accompagna il movimento "dei fili" che compongono l'installazione. 



































1 Stanza, colore rosso. Gloria Campriani



2 Stanza, colore arancio. Manuela Mancioppi




3 Stanza, colore giallo. Cristina Gozzini


4 Stanza, colore verde. Elisa Zadi


5 Stanza, colore blu. Antonia Fontana

 


6 Stanza, colore indaco. Rachelle Morellet


7 Stanza, colore viola. Alessandra Borsetti Venier


IL FILM- Riprese spazio Gori, Prato.







21/02/18

Zodiac Circle






 Ho pensato di realizzare un'opera grafica che si ispirasse alla mitologia dell'animale "Toro". Artisti famosi e più o meno contemporanei hanno infatti utilizzato questo animale come simbolo ancestrale di forza fisica e interiore che si lega al culto della Madre Terra ed è così che anche io ho interpretato questo mammifero e segno dello zodiaco al quale appartengo.
 Questa ricerca verso le origini mi ha spinto ad arrivare agli albori della storia dell'arte incantandomi nei grafismi del periodo paleolitico delle Grotte di Lascaux; ed è qui che la mia ispirazione inizia a concepire questo disegno. 
La semplicità e fluidità immediata dei segni sono in linea con "il primitivismo" dei materiali che ho scelto di usare: il carbone e pigmenti tratti dalla terra (ocra gialla e ocra rossa). 
Il disegno del " Doppio Toro" si riferisce al legame imprescindibile fra maschile e femminile, intesi non solo come sessualità, ma equilibrio di differenze, che uniti stabiliscono un unico blocco formale che conferisce forza all'immagine e senso all'esistere.

Elisa Zadi, "Doppio Toro", 2017, carbone e pigmento su carta, cm 35x25

 I thought of creating a graphic work that was inspired by the mythology of the animal  "Toro". Famous and more or less contemporary artists have in fact used this animal as an ancestral symbol of physical and inner strength that binds to the cult of Mother Earth and that is how I also interpreted this mammal and sign of the zodiac to which I belong.
This research towards the origins prompted me to arrive at the dawn of the history of Incantandomi art in the graphic of the Palaeolithic period of the Lascaux caves; And this is where my inspiration begins to conceive this design. 
The simplicity and immediate fluency of the signs are in line with the "primitiveness" of the materials I chose to use: the charcoal and the pigments taken from the Earth (yellow ochre and red ochre). 
The design of the "double Toro" refers to the essential link between masculine and feminine, intended not only as sexuality, but a balance of differences, which united establish a single formal block that confers strength to the image and meaning to the existence. 

Pittura parietale delle Grotte di Lascaux

 Hanno partecipato a Zodiac Circle i seguenti scrittori e artisti:

Ariete: Lianne Twohig - Chiara Terraneo
Toro: Felicia T. Perez - Elisa Zadi
Gemelli: Paul Chesne - Tuono Pettinato
Cancro: Sabina Ibarra - Anna Canavesi
Leone: Mollie Twohig - Yulia Knish
Vergine: Brian McDaniel - Silvia Rocchi
Bilancia: Mark Patzer - Fernanda Uribe
Scorpione: Jeffrey Cosgrave - Paolo Cioni
Sagittario: Jason Blasso - Jorge Dos Diablos
Capricorno: Yuri Shimoda - Cristina Gatdumi
Acquario: Niall Twohig - Elena Mazzi
Pesci: Adam Ben Willens - Daria Pallotti