Noli me tangere
Donazione Carlo Palli
Prato, Museo San Domenico
L'artista è sempre alla ricerca del senso recondito delle cose, il suo tormento è di riuscire a esprimere il mondo dell'ineffabile. Come non vedere allora quale grande sorgente di ispirazione possa essere per lui quella sorta di patria dell'anima che è la religione? Non è forse nell'ambito religioso che si pongono le domande personali più importanti e si cercano le risposte esistenziali definitive?
San Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, n.13, 4 aprile 1999
Noli me tangere analizza e racconta la dimensione del sacro nell'arte contemporanea in chiave di rinascita e di riapertura verso la spiritualità. Le opere in mostra mettono a confronto l'umano e il divino dialogando, fra passato e presente, con i tesori, gli affreschi e le sinopie custodite nell'ex Complesso di San Domenico. Dal Refettorio sino alle sale poste al primo piano del Museo gli artisti hanno riletto il tema della sacralità e della spiritualità religiosa, arricchendo la visione del mondo contemporaneo di un rinnovato senso trascendentale e donando allo spettatore la possibilità di avvicinarsi all'arte sacra nelle sue innumerevoli declinazioni, offrendo un'esperienza sacrale libera, soggettiva e a tratti catartica. Pitture, sculture, fotografie, installazioni video e multimediali, colgono le manifestazioni del sacro come ierofanie e unità di Verità e Bellezza, tra citazioni, nuove visioni, rinnovati linguaggi formali e spunti di riflessione sempre più attuali e legati alla coscienza culturale e sociale della fede.
Il collezionista Carlo Palli, direttore artistico del Museo, fautore dell'iniziativa e attento promotore culturale, donerà al Museo le opere in mostra e a corredo dell'esposizione, nella Chiesa di San Domenico, ha ideato e installato una "Via Crucis Contemporanea": 14 drammi della nostra attualità che 14 artisti hanno interpretato seguendo la propria poetica e il proprio stile, come monito al ripensamento del quotidiano e alla necessità di voltare pagina, riscoprendo nella sacralità la positività persa dell'animo umano nel caos contemporaneo. La forza concettuale di tali opere induce il pubblico a riflettere, mettendo in luce l'importanza degli insegnamenti che i testi sacri hanno tramandato e che sono ancora di grande attualità.
Dopo anni di chiusura, il Museo San Domenico, situato all’interno del complesso dell’ex Convento di San Domenico, apre nuovamente le sue porte al pubblico e lo fa con «Noli me tangere. Donazione Carlo Palli». Una mostra d’eccezione incentrata sul tema dell’arte sacra contemporanea, che verrà donata alla Diocesi dal collezionista Carlo Palli. «Una mostra straordinaria, unica nel suo genere, che darà nuova luce e importanza a questo Museo, chiuso da molti anni», dice Carlo Palli, uno dei più grandi collezionisti d'arte in Italia e in Europa, importante mercante d'arte e gallerista, nominato dal vescovo Giovanni Nerbini direttore artistico della sezione d’arte contemporanea del Museo San Domenico. In esposizione circa 200 opere realizzate da 85 artisti, dislocate lungo un percorso che parte dal refettorio posto al piano terra e sale poi al primo piano del Museo. Ad arricchire la mostra l'installazione della Via Crucis Contemporanea nella chiesa di San Domenico.
La mostra.
«Noli me tangere» analizza e racconta la dimensione del sacro nell’arte
contemporanea in chiave di rinascita e di riapertura verso la spiritualità.
«Le opere in mostra mettono a confronto l’umano e il divino dialogando, fra
passato e presente, con i tesori, gli affreschi e le sinopie custodite
nell’ex convento di San Domenico – spiega la curatrice
Laura Monaldi -. Dal Refettorio alle sale poste al primo piano del
Museo, gli artisti hanno infatti riletto il tema della sacralità e della
spiritualità religiosa, arricchendo la visione del mondo contemporaneo di un
rinnovato senso trascendentale e donando allo spettatore la possibilità di
avvicinarsi all’arte sacra nelle sue innumerevoli declinazioni, offrendo
un’esperienza sacrale libera, soggettiva e a tratti catartica. Pitture,
sculture, fotografie, installazioni video e multimediali, colgono le
manifestazioni del sacro come ierofanie e unità di Verità e Bellezza, tra
citazioni, nuove visioni, rinnovati linguaggi formali e spunti di riflessione
sempre più attuali e legati alla coscienza culturale e sociale della fede».
Un particolare richiamo, come precisato da Palli, va al maestro
Giampiero Poggiali Berlinghieri, recentemente scomparso. |
Artisti in mostra:
Marcello Aitiani - Claudio Ambrogetti - Paolo Amerini - Marcello Andreozzi - Andrea Bacci - Stefano Benedetti - Carlo Bertocci - Anna Maria Biagini - Daniela Billi - Adriano Bimbi - Italo Bolano - Maicol Borghetti - Anna Boschi - Umberto Buscioni - Franco Caini - Mauro Capitani - Myriam Cappelletti - Giacomo Carnesecchi - Cinzio Cavallarin - Stefano Cecchi - Bruno Ceccobelli - Giuseppe Ciccia - Riccardo Cocchi - Martina Codispoti - Cristina Corradi Mello - Enzo Correnti - Chiara Crescioli - Mattia Crisci - Angela Crucitti - Colomba D'Apolito - Jakob De Chirico - Elio De Luca - Fabio De Poli - Debora Di Bella - Tamara Donati - Luigi Doni - Gianni Dorigo - Emily Joe - Sergio Fiaschi - Franco Fossi - Kiki Franceschi - Ignazio Fresu - Gabriella Furlani - Mauro Gazzara - Marco Gerbi - Alessandro Gioli - Fabrizio Giorgi - Andrea Granchi - Carla Guarino - I Santini Del Prete (Franco Santini e Raimondo Del Prete) - Emilio Isgrò - Siriana Lapietra - Sara Lovari - Ruggero Maggi - Roberto Malquori - Giovanna Marino - Antonio Martini - Miradario (Massimo Biagi) - Mono (Andrea Cioni) - Fernando Montagner - Fernanda Morganti - Hermann Nitsch - Fiorella Noci - Gian Marco Oppo - Virginia Panichi - Renza Paoletti - Luigi Petracchi - Lamberto Pignotti - Massimo Podestà - Giampiero Poggiali Berlinghieri - Alessandro Poli - Roberto Pupi - Andrea Rauch - Ina Ripari - Enzo Risaliti - Gian Paolo Roffi - Minnia Satta - Pietro Schillaci - Vittorio Tolu - Stefano Turrini - Sergio Ulivi - Adriano Veldorale - William Xerra - Elisa Zadi - Lorella Zappalorti
OPERE DI ELISA ZADI
NEL MUSEO DI SAN DOMENICO
Sezione Museo:
Volto Santo
Elisa Zadi, Volto Santo - installazione, 2014, organza e broccato, cm 220x175
Quest'opera si ispira al Volto Santo di Lucca. Ho immaginato che il nero legno su cui è stato scolpito il crocifisso dovesse diventare significante. Nero come origine di ogni cosa, la forza primigenia che anticipa la luce. Per questo lavoro ho scelto tessuti pregiati di organza e broccato diviso in moduli; il broccato al centro della croce, nel corpo, forma un tau, mentre nella raffinatezza dell'organza è rappresentata l'effige del volto, delle mani e dei piedi percepibili nella trasparenza del mistero e nella semplicità iconica con cui il crocifisso è scolpito.
Sezione Via Crucis:
L’Albero Sacro
(o delle vittime sul lavoro)
Elisa Zadi, L’Albero Sacro o delle vittime sul lavoro, 2020, appliquè, stampa, nastri, inchiostri, cartigli su tessuto di lino e cotone, cm 70x70
Per realizzare questa opera Elisa Zadi si avvale della simbologia dell'Albero Sacro, Albero del Bene e del Male o Albero degli Antenati. In vari periodi storici sono numerosi gli esempi e le culture che hanno utilizzato l'iconografia dell'albero, soprattutto in ambito religioso. Scegliendo questo tema Elisa pone subito un forte contrasto fra l'Albero Sacro, inalienabile immagine simbolica, e il dramma delle morti sul lavoro nominate "morti bianche". E' come se la Zadi con la sua opera volesse restituire dignità a tutte queste morti di innocenti, riscattandole simbolicamente con questa sua opera e innalzandole ad un'immagine che le fissa nella sacralità iconica dell'Albero.
APPROFONDIMENTI SU “L’ALBERO SACRO”
https://zadielisa.blogspot.com/2021/02/l-albero-sacro.html
https://youtu.be/aJRc7qXmwNg
La mostra «Noli me tangere» prevede vari eventi collaterali, tra cui concerti, performance e incontri con gli artisti. A settembre è prevista inoltre la presentazione del catalogo, che conterrà importanti saggi critici sull’arte sacra contemporanea e le foto degli allestimenti a cura di Pietro Schillaci. Tra le iniziative da segnalare, tre visite guidate a cura dell’associazione ArteMìa e la cooperativa Prato Cultura, in programma rispettivamente il 23 giugno alle ore 21, il primo e l’8 luglio alle ore 21,40. Non classici tour, ma delle pillole di arte contemporanea durante le quali si parlerà delle opere in mostra e degli spazi all’interno dei quali queste sono esposte.
Rassegna stampa:
https://www.pratosfera.com/2021/06/17/museo-di-san-domenico-riapertura-mostra-noli-me-tangere/
http://primaveradiprato.blogspot.com/2021/04/noli-me-tangere.html
https://www.melobox.it/noli-me-tangere-donazione-carlo-palli-prato-museo-san-domenico/
Per informazioni e prenotazione
Museo San Domenico
Piazza San Domenico, 8 Prato
0574 44 50 07
dal mercoledì alla domenica
orario 15.00/19.00
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