30/06/21

Looking for Monna Lisa




 Santa Maria Gualtieri
 Spazio Arti Contemporanee del Broletto
Castello Visconteo
Piazza del Municipio
PAVIA

 LOOKING FOR MONNA LISA
Misteri e ironie attorno alla più celebre icona pop
a cura di Valerio Dehò

24 novembre 2019 - 29 marzo 2020
press preview venerdì 22 novembre, ore 11, Broletto




Una mostra diffusa e immersiva “Looking for Monna Lisa. Misteri e ironie attorno alla più celebre icona Pop”, a cura di Valerio Dehò, esposta dal 24 novembre al 29 marzo nelle più importanti sedi dedicate all’arte di Pavia, celebra il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, approfondisce il legame del genio fiorentino con la città e indaga sui misteri e sulle leggende che riguardano la celebre figura della Monna Lisa.

L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Pavia con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, coinvolge la chiesa di Santa Maria Gualtieri, lo Spazio Arti Contemporanee del Broletto, il Castello Visconteo, la Piazza del Municipio e offre opere di arte spiccatamente contemporanea, dalla pittura alla scultura, dall’installazione a lavori multimediali, alcune delle quali create per l’occasione e tutte accomunate dal rapporto imprescindibile con il passato, con la storia e con il grande Maestro.
La chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri è la quinta ideale per l’esperienza multimediale “Monna Lisa who?“, realizzata dallo studio di multimedia design Karmachina e volta alla ricerca dell’identità del più famoso ritratto vinciano, abbracciando l’ipotesi che l’opera ritragga Isabella D’Aragona che, relegata a Pavia, incontrò Leonardo durante il suo soggiorno nella città. Le proiezioni, i suoni e la narrazione, uniti all’allestimento progettato da Studio Dune, sono in perfetta sintonia con la struttura verticale, la simmetria e la morbidezza delle linee del luogo e accompagnano il visitatore in un viaggio totalizzante.
Il percorso espositivo prosegue presso lo Spazio Arti Contemporanee del Broletto e il Castello Visconteo con una selezione di oltre quaranta opere di trentanove artisti che hanno reinterpretato in chiave contemporanea il capolavoro della Monna Lisa, chi con l’intento di creare continuità, chi rottura. Si passa infatti dall’Arte concettuale a Fluxus, dalla Poesia Visiva alla Neopittura, dalla Pop art fino a più recenti espressioni che sottolineano la continua ricerca della novità e il coraggio per la sperimentazione, di cui Leonardo è stato maestro.
Il fenomeno della riproducibilità – come afferma Valerio Dehò – ha reso il quadro leonardesco la più grande icona pop della storia che non ha mai cessato di interessare gli artisti oltre che i commercianti di gadget o di souvenir. La ricerca della Monna Lisa si allarga a territori imprevedibili“.

Gli artisti coinvolti sono: Marcello Aitiani, Paolo Albani, Anna Banana, Vittore Baroni, Stefano Benedetti, Julien Blaine, Stefano Bressani, Carlo Cantini, Myriam Cappelletti, Ugo Carrega, Cinzio Cavallarin, Gianni Cella, Riccardo Cocchi, Fabio De Poli, Giovanni Fontana, Franco Fossi, Claudio Francia, Raimondo Galeano, Marco Gerbi, Jiri Kolar, Sean Mackaoui, Roberto Malquori, Lucia Marcucci, Jean MargatMiradario (Massimo Biagi), Gian Marco Montesano, Luciano OriOrlan, Vania Paolieri, Luigi Petracchi, Vettor Pisani, Lorenzo Puglisi, Giovanni RaffaelliSarenco, Karel Trinkewitz, Ben Vautier, Giuseppe Veneziano, Virgilio Rospigliosi, Elisa Zadi.



Sono inoltre esposti un video e il numero speciale della rivista “Bizzarre” del 1958, provenienti dal Museo ideale Leonardo da Vinci, insieme all’opera “Bijoconde” di Jean Margat, artista, scienziato e inventore della Giocondologia, fenomeno che riunisce tutte le sperimentazioni e le variazioni applicate al ritratto vinciano ad opera di vari artisti. In Italia ne è principale espressione la Collezione Carlo Palli, a cui appartengono molti lavori in mostra, che rappresenta la raccolta più significativa costituitasi attorno alla reinterpretazione del capolavoro leonardesco.

In questo variegato panorama iconografico dalla Monna Lisa Pop di Fabio de Poli, che presenta una figura oscurata, luttuosa, con richiami espliciti all’opera di Leonardo, un enigma allo stato puro, si passa a quella di Jiri Kolar, esponente della poesia visuale mitteleuropea, che all’interno del suo collage inserisce l’icona leonardesca su una fattura contabile, rivelandone il lato mercantile e lo sfruttamento dell’immagine. Con la stessa tecnica Lucia Marcucci, fondatrice del Gruppo 70, affianca ritagli di testi a immagini di donne musulmane e a simboli di fecondità, quasi a volerne riscattare un ruolo. La performer e artista Orlan nei lavori esposti si immedesima con Monna Lisa, le si sovrappone, creando una doppia identità di opera e di donna, affermando tuttavia di non volere assomigliare al capolavoro del maestro toscano.
Per Vettor Pisani la Monna Lisa diviene, invece, una sorta di paradigma del ‘capolavoro’ che salva dalla mortalità nel caso dell’installazione “Concerto invisibile di Gino De Dominicis”, oppure un’icona pubblicitaria ne “Il ventre della Gioconda”, in cui è rappresentata come mamma con bambino. Due opere di forte impatto, dove nel primo caso i due pianoforti sovrapposti diventano tributo a Gino De Dominicis e parametro dell’arte che supera il tempo, mentre nel secondo caso, attraverso il nome di Freud, emerge l’enigma di un rapporto psicanalitico legato all’attrazione di milioni di persone verso la Gioconda.

Nella corposa rassegna sono inoltre presenti riferimenti a maestri del passato, fra cui Duchamp e la sua Gioconda con i baffi del 1919, come nell’opera di Karel Trinckevicz che, citando il celebre artista dei ready made, con una ruota di bicicletta lo eleva a padre dell’arte nella sua tavola in cui traccia una sorta di genealogia.
Nel nucleo di opere realizzate per l’occasione si ricordano le letture in chiave pop di Gianni Cella, quale la Batwoman in terracotta policroma, e di Stefano Bressani, come la scultura abbigliata con tessuti molto colorati, da cui deriva l’appellativo “scultura vestita”; il lavoro di Gian Marco Montesano dedicato allo storico furto della Gioconda del 1911 e l’acrilico su tavola di Virgilio Rospigliosi, artista concettuale che crea un corto circuito tra lo spazio interno ed esterno del quadro.
Presso la sede del Castello Visconteo la mostra prosegue con “La visione di Leonardo a Pavia“, progetto sviluppato da Way Experience, startup milanese specializzata nella creazione di prodotti innovativi che utilizzano le tecnologie della realtà aumentata e virtuale. Il percorso immerge nella Pavia rinascimentale sulle orme del soggiorno pavese di Leonardo da Vinci tra il 1490 e il 1513, fonte di riflessioni per i suoi studi di anatomia umana, matematica e architettura, ma soprattutto per l’ideazione della sua opera più importante, la Monna Lisa. Questo viaggio nella storia, molto coinvolgente ed emozionante, – realizzato con la sponsorizzazione di Sea Vision – è suddiviso in tre tappe e, grazie ai visori Oculus e alla narrazione del giornalista e scrittore Massimo Polidoro, il visitatore è proiettato nelle strade, nei paesaggi e nei luoghi che Leonardo aveva visto e vissuto.

Conclude il percorso la “Giant sculpture”, un’imponente scultura di cinque metri di altezza e quattro di diametro collocata nella Piazza del Municipio; realizzata in gesso e resina dagli artisti Eleonora Francioni e Antonio Mastromarino e raffigurante il ritratto senile di Leonardo da Vinci, è un omaggio al genio fiorentino e alla sua eterna grandezza.

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Valerio Dehò, edito da Silvana editoriale con testi in italiano e in inglese.




Coordinate mostra
Titolo Looking for Monna Lisa. Misteri e ironie attorno alla più celebre icona Pop
A cura di Valerio Dehò
Sedi Castello Visconteo (Piazza Castello)
Spazio Arti Contemporanee del Broletto (Piazza della Vittoria)
Santa Maria Gualtieri (Piazza della Vittoria)
Piazza del Municipio
Date 24 novembre 2019 - 29 marzo 2020
Press preview venerdì 22 novembre, ore 11, Broletto
Orari per tutte le sedi aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 - chiuso il martedì
Chiuso 25 e 26 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020

Biglietteria unica presso lo Spazio SaperePavia del Broletto in Piazza della Vittoria.
Aperta tutti i giorni fino alle 16.45

Prenotazione obbligatoria per gruppi di almeno 15 persone e scuole leonardopavia@comune.pv.it

Catalogo Silvana editoriale a cura di Valerio Dehò, con testi in italiano e in inglese
In vendita presso il bookshop del Castello Visconteo

INFO PUBBLICO leonardopavia@comune.pv.it – mob. + 39 331 6422303 - www.vivipavia.it

Ufficio Stampa
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 – mob. +39 328 5910857 – info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it




 ELISA ZADI 
Monna Lisa Shoes 
 immaginando le scarpe della Gioconda 




Ho pensato di rendere omaggio a Leonardo, in occasione del cinquecentenario dalla sua morte, prendendo in considerazione una delle sue opere più popolari: la Gioconda. Personalmente, il fatto che più mi ha incuriosito osservando questa opera è stato pensare a cosa potesse esserci oltre quell’immagine che Leonardo a scelto di mostrare: cosa c’è proseguendo in quel paesaggio? Come può continuare la veste della donna al di sotto di quell’inquadratura sapientemente ritagliata? E che tipo di scarpe avrebbe potuto indossare la Monna Lisa?
L’idea è quella di proporre un’opera che si ispiri a delle scarpe dell’epoca, calzari che secondo me, potrebbero essere stati realmente indossati dalla Monna Lisa e che si chiamano “Pianelle”. L’opera prende quindi vita partendo da una ricerca storica sui calzari e imitandone l’estetica. Il supporto ligneo sagomato per la creazione di “Monna Lisa Shoes” è stato attentamente tagliato e dipinto ad olio riproducendo il paesaggio presente dietro il ritratto dell’opera leonardiana. I colori alleggeriti nella cromia, sono freschi come le stagioni a cui l’opera è dedicata.
 Il desiderio è quello di incuriosire lo spettatore e fornire una chiave interpretativa immaginifica e alternativa di un’opera tanto popolare, ma che riveli ancora una diversa possibilità interpretativa.


Elisa Zadi esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal 2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile, indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal 2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline dando vita a installazioni interattive e performative.

Fra le principali partecipazioni si ricorda Cara Enfanta presso il Centro per L’arte Contemporanea Pecci di Prato, BAU tredici al GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, VITAMINE tavolette energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e il Museo NOVECENTO di Firenze; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008.
 www.zadielisa.it















https://laprovinciapavese.gelocal.it/tempo-libero/2019/10/24/news/leonardo-diventa-un-divo-pop-looking-monnalisa-a-pavia-1.37786112

http://www.irmabianchi.it/mostra/looking-monna-lisa-misteri-e-ironie-attorno-alla-pi%C3%B9-celebre-icona-pop

https://www.visitpavia.com/it/evento/looking-monna-lisa

http://www.miapavia.it/articolo.cfm?id=15787

https://network.fourexcellences.com/eventi/looking-for-monna-lisa-mosra-diffusa-e-immersiva-2019-2020-pavia/

https://www.ad-italia.it/luoghi/arte-musei/2019/11/22/looking-for-monna-lisa/?refresh_ce=

http://www.arte.it/calendario-arte/pavia/mostra-looking-for-monna-lisa-misteri-e-ironie-attorno-alla-pi%C3%B9-celebre-icona-pop-64229

https://www.bonculture.it/news-comunicati/looking-for-monna-lisa-a-pavia-una-mostra-in-chiave-pop/

http://www.artemagazine.it/mostre/item/10403-a-pavia-la-mostra-immersiva-looking-for-monna-lisa-misteri-e-ironie-attorno-alla-piu-celebre-icona-pop

https://www.finestresullarte.info/flash-news/5285n_looking-for-monna-lisa-mostra-pavia.php



 

15/06/21

Elisa Zadi, Museo San Domenico


Noli me tangere

Donazione Carlo Palli

Prato, Museo San Domenico

                                                                     20 giugno | 31 ottobre 2021
 

 

L'artista è sempre alla ricerca del senso recondito delle cose, il suo tormento è di riuscire a esprimere il mondo dell'ineffabile. Come non vedere allora quale grande sorgente di ispirazione possa essere per lui quella sorta di patria dell'anima che è la religione? Non è forse nell'ambito religioso che si pongono le domande personali più importanti e si cercano le risposte esistenziali definitive?

San Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, n.13, 4 aprile 1999

 

Noli me tangere analizza e racconta la dimensione del sacro nell'arte contemporanea in chiave di rinascita e di riapertura verso la spiritualità. Le opere in mostra mettono a confronto l'umano e il divino dialogando, fra passato e presente, con i tesori, gli affreschi e le sinopie custodite nell'ex Complesso di San Domenico. Dal Refettorio sino alle sale poste al primo piano del Museo gli artisti hanno riletto il tema della sacralità e della spiritualità religiosa, arricchendo la visione del mondo contemporaneo di un rinnovato senso trascendentale e donando allo spettatore la possibilità di avvicinarsi all'arte sacra nelle sue innumerevoli declinazioni, offrendo un'esperienza sacrale libera, soggettiva e a tratti catartica. Pitture, sculture, fotografie, installazioni video e multimediali, colgono le manifestazioni del sacro come ierofanie e unità di Verità e Bellezza, tra citazioni, nuove visioni, rinnovati linguaggi formali e spunti di riflessione sempre più attuali e legati alla coscienza culturale e sociale della fede.

Il collezionista Carlo Palli, direttore artistico del Museo, fautore dell'iniziativa e attento promotore culturale, donerà al Museo le opere in mostra e a corredo dell'esposizione, nella Chiesa di San Domenico, ha ideato e installato una "Via Crucis Contemporanea": 14 drammi della nostra attualità che 14 artisti hanno interpretato seguendo la propria poetica e il proprio stile, come monito al ripensamento del quotidiano e alla necessità di voltare pagina, riscoprendo nella sacralità la positività persa dell'animo umano nel caos contemporaneo. La forza concettuale di tali opere induce il pubblico a riflettere, mettendo in luce l'importanza degli insegnamenti che i testi sacri hanno tramandato e che sono ancora di grande attualità. 

 

Dopo anni di chiusura, il Museo San Domenico, situato all’interno del complesso dell’ex Convento di San Domenico, apre nuovamente le sue porte al pubblico e lo fa con «Noli me tangere. Donazione Carlo Palli». Una mostra d’eccezione incentrata sul tema dell’arte sacra contemporanea, che verrà donata alla Diocesi dal collezionista Carlo Palli. «Una mostra straordinaria, unica nel suo genere, che darà nuova luce e importanza a questo Museo, chiuso da molti anni», dice Carlo Palli, uno dei più grandi collezionisti d'arte in Italia e in Europa, importante mercante d'arte e gallerista, nominato dal vescovo Giovanni Nerbini direttore artistico della sezione d’arte contemporanea del Museo San Domenico. In esposizione circa 200 opere realizzate da 85 artisti, dislocate lungo un percorso che parte dal refettorio posto al piano terra e sale poi al primo piano del Museo. Ad arricchire la mostra l'installazione della Via Crucis Contemporanea nella chiesa di San Domenico.

 

 


La mostra. «Noli me tangere» analizza e racconta la dimensione del sacro nell’arte contemporanea in chiave di rinascita e di riapertura verso la spiritualità. «Le opere in mostra mettono a confronto l’umano e il divino dialogando, fra passato e presente, con i tesori, gli affreschi e le sinopie custodite nell’ex convento di San Domenico – spiega la curatrice Laura Monaldi -. Dal Refettorio alle sale poste al primo piano del Museo, gli artisti hanno infatti riletto il tema della sacralità e della spiritualità religiosa, arricchendo la visione del mondo contemporaneo di un rinnovato senso trascendentale e donando allo spettatore la possibilità di avvicinarsi all’arte sacra nelle sue innumerevoli declinazioni, offrendo un’esperienza sacrale libera, soggettiva e a tratti catartica. Pitture, sculture, fotografie, installazioni video e multimediali, colgono le manifestazioni del sacro come ierofanie e unità di Verità e Bellezza, tra citazioni, nuove visioni, rinnovati linguaggi formali e spunti di riflessione sempre più attuali e legati alla coscienza culturale e sociale della fede». Un particolare richiamo, come precisato da Palli, va al maestro Giampiero Poggiali Berlinghieri, recentemente scomparso.

Non è tutto, a corredo dell’esposizione, nella chiesa di San Domenico, ha ideato e installato una «Via Crucis Contemporanea»: 14 drammi della nostra attualità che 14 artisti hanno interpretato seguendo la propria poetica e il proprio stile. Un vero e proprio monito al ripensamento del quotidiano e alla necessità di voltare di pagina, riscoprendo nella sacralità la positività persa dell’animo umano nel caos contemporaneo. «La forza delle opere esposte nella chiesa di San Domenico induce dunque il pubblico a riflettere, mettendo in luce l’importanza degli antichi insegnamenti che i testi sacri ci hanno tramandato e che sono ancora di grande attualità».


 

 

 Artisti in mostra:

 

Marcello Aitiani - Claudio Ambrogetti - Paolo Amerini - Marcello Andreozzi - Andrea Bacci - Stefano Benedetti - Carlo Bertocci - Anna Maria Biagini - Daniela Billi - Adriano Bimbi - Italo Bolano - Maicol Borghetti - Anna Boschi - Umberto Buscioni - Franco Caini - Mauro Capitani - Myriam Cappelletti - Giacomo Carnesecchi - Cinzio Cavallarin - Stefano Cecchi - Bruno Ceccobelli - Giuseppe Ciccia - Riccardo Cocchi - Martina Codispoti - Cristina Corradi Mello - Enzo Correnti - Chiara Crescioli - Mattia Crisci - Angela Crucitti - Colomba D'Apolito - Jakob De Chirico - Elio De Luca - Fabio De Poli - Debora Di Bella - Tamara Donati - Luigi Doni - Gianni Dorigo - Emily Joe - Sergio Fiaschi - Franco Fossi - Kiki Franceschi - Ignazio Fresu - Gabriella Furlani - Mauro Gazzara - Marco Gerbi - Alessandro Gioli - Fabrizio Giorgi - Andrea Granchi - Carla Guarino - I Santini Del Prete (Franco Santini e Raimondo Del Prete) - Emilio Isgrò - Siriana Lapietra - Sara Lovari - Ruggero Maggi - Roberto Malquori - Giovanna Marino - Antonio Martini - Miradario (Massimo Biagi) - Mono (Andrea Cioni) - Fernando Montagner - Fernanda Morganti - Hermann Nitsch - Fiorella Noci - Gian Marco Oppo - Virginia Panichi - Renza Paoletti - Luigi Petracchi - Lamberto Pignotti - Massimo Podestà - Giampiero Poggiali Berlinghieri - Alessandro Poli - Roberto Pupi - Andrea Rauch - Ina Ripari - Enzo Risaliti - Gian Paolo Roffi - Minnia Satta - Pietro Schillaci - Vittorio Tolu - Stefano Turrini - Sergio Ulivi - Adriano Veldorale - William Xerra - Elisa Zadi - Lorella Zappalorti

 






OPERE DI ELISA ZADI 

NEL MUSEO DI SAN DOMENICO

 

Sezione Museo:

Volto Santo

Elisa Zadi, Volto Santo - installazione, 2014, organza e broccato, cm 220x175



Quest'opera si ispira al Volto Santo di Lucca. Ho immaginato che il nero legno su cui è stato scolpito il crocifisso dovesse diventare significante. Nero come origine di ogni cosa, la forza primigenia che anticipa la luce. Per questo lavoro ho scelto tessuti pregiati di organza e broccato diviso in moduli; il broccato al centro della croce, nel corpo, forma un tau, mentre nella raffinatezza dell'organza è rappresentata l'effige del volto, delle mani e dei piedi percepibili nella trasparenza del mistero e nella semplicità iconica con cui il crocifisso è scolpito. 

 





 

Sezione Via Crucis:

L’Albero Sacro

(o delle vittime sul lavoro)

 

Elisa Zadi, L’Albero Sacro o delle vittime sul lavoro, 2020, appliquè, stampa, nastri, inchiostri, cartigli su tessuto di lino e cotone, cm 70x70


Per realizzare questa opera Elisa Zadi si avvale della simbologia dell'Albero Sacro, Albero del Bene e del Male o Albero degli AntenatiIn vari periodi storici sono numerosi gli esempi e le culture che hanno utilizzato l'iconografia dell'albero, soprattutto in ambito religioso. Scegliendo questo tema Elisa pone subito un forte contrasto fra l'Albero Sacro, inalienabile immagine simbolica, e il dramma delle morti sul lavoro nominate "morti bianche". E' come se la Zadi con la sua opera volesse restituire dignità a tutte queste morti di innocenti, riscattandole simbolicamente con questa sua opera e innalzandole ad un'immagine che le fissa nella sacralità iconica dell'Albero.


La Zadi ci propone la sagoma pregnante di una quercia che al posto delle foglie presenta messaggi scritti (carigli) su cui sono riportate alcune vicende o in cui sono rappresentati su stampa monotipo, nomi, volti, immagini, fiori e foglie... Il suo Albero si popola di presenze ancestrali che vogliono sfidare il tempo con rivelazioni iconiche e ricordarci, non solo alcune persone in maniera nominale, ma che ognuno di noi è potenzialmente una vittima, poichè il sistema stesso si presenta come fallimentare. Infatti le statistiche delle vittime sul lavoro sono angoscianti e continue nel tempo, tanto che non sembra nemmeno appropriato chiamarle "morti bianche" in quanto di innocente non hanno niente e che invece la violenza e il dramma è quello che purtroppo le accompagna, sempre. 
La stessa Zadi dice: "Era per me impossibile rappresentare tutte le persone che hanno perso la vita sul lavoro, anche solo nell'ultimo anno... Per questo ho deciso di rendere omaggio simbolicamente a tutti con un'opera che potesse coinvolgere le varie tipicità e le consacrasse suggellandole nell'iconografia dell'Albero Sacro".











Informazioni e prenotazioni. Il Museo (piazza San Domenico 8, Prato) è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19. La chiesa, al cui interno è possibile ammirare la Via Crucis Contemporanea, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19. Gli ingressi sono contingentati nel rispetto delle normative anticontagio vigenti. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni è possibile chiamare il numero 0574 445007 oppure scrivere una mail a museosandomenico@gmail.com. Le modalità di ingresso sono particolari, «non si pagherà per entrare ma per uscire – spiega il segretario generale di curia Gabriele Bresci – I visitatori daranno perciò un contributo dopo aver visitato la mostra in base al loro gradimento».


La mostra «Noli me tangere» prevede vari eventi collaterali, tra cui concerti, performance e incontri con gli artisti. A settembre è prevista inoltre la presentazione del catalogo, che conterrà importanti saggi critici sull’arte sacra contemporanea e le foto degli allestimenti a cura di Pietro Schillaci. Tra le iniziative da segnalare, tre visite guidate a cura dell’associazione ArteMìa e la cooperativa Prato Cultura, in programma rispettivamente il 23 giugno alle ore 21, il primo e l’8 luglio alle ore 21,40. Non classici tour, ma delle pillole di arte contemporanea durante le quali si parlerà delle opere in mostra e degli spazi all’interno dei quali queste sono esposte.



Rassegna stampa:

 


 https://www.pratosfera.com/2021/06/17/museo-di-san-domenico-riapertura-mostra-noli-me-tangere/

https://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2021/06/18/news/il-museo-san-domenico-rinasce-grazie-a-palli-1.40406681

https://www.toscanaoggi.it/Cultura-Societa/Prato-con-la-donazione-Carlo-Palli-riapre-il-Museo-di-San-Domenico-oltre-200-opere-d-arte-contemporanea-in-mostra

https://www.lanazione.it/prato/cronaca/larte-contemporanea-e-il-sacro-il-museo-di-san-domenico-rinasce-1.6496708

https://www.ansa.it/toscana/notizie/2021/06/17/musei-prato-riapre-s.domenico-con-palli-in-mostra-200-opere_2b6e4a2c-6288-4c98-ba5d-6ca28b673993.html

https://www.adrcomunicazione.it/?g=2021-06-13_16-43-26/ARTICOLI/Agenzia/MOSTRE-ARTE-ED-EVENTI-GRATUITI-ITALIA/NOLI-ME-TANGERE-Collettiva-a-Prato

https://www.adrcomunicazione.it/?g=2021-06-13_16-43-26/ARTICOLI/Agenzia/MOSTRE-ARTE-ED-EVENTI-GRATUITI-ITALIA/NOLI-ME-TANGERE-Collettiva-a-Prato 

 http://fiorenzaoggi.it/inaugura-la-sezione-di-arte-contemporanea-del-museo-di-arte-sacra-di-san-domenico-a-prato-con-la-mostra-noli-me-tangere-con-opere-in-donazione-dallarchivio-carlo-palli-%EF%BB%BF/

http://primaveradiprato.blogspot.com/2021/04/noli-me-tangere.html 

https://www.agensir.it/quotidiano/2021/6/17/diocesi-prato-riapre-il-museo-di-san-domenico-con-la-mostra-noli-me-tangere-donazione-carlo-palli-esposte-oltre-200-opere-darte-contemporanea/

http://www.notiziediprato.it/news/la-mostra-noli-me-tangere-tiene-a-battesimo-l-apertura-del-museo-di-san-domenico-il-biglietto-si-paga-in-base-al-gradimento

http://www.notiziediprato.it/news/la-mostra-noli-me-tangere-tiene-a-battesimo-l-apertura-del-museo-di-san-domenico-il-biglietto-si-paga-in-base-al-gradimento 

http://fiorenzaoggi.it/inaugura-la-sezione-di-arte-contemporanea-del-museo-di-arte-sacra-di-san-domenico-a-prato-con-la-mostra-noli-me-tangere-con-opere-in-donazione-dallarchivio-carlo-palli-%EF%BB%BF/

https://it.geosnews.com/p/it/toscana/po/prato/la-mostra-noli-me-tangere-tiene-a-battesimo-la-riapertura-del-museo-di-san-domenico_34344295

https://www.melobox.it/noli-me-tangere-donazione-carlo-palli-prato-museo-san-domenico/



Per informazioni e prenotazione

Museo San Domenico

Piazza San Domenico, 8 Prato

0574 44 50 07

museosandomenico@gmail.com

dal mercoledì alla domenica

orario 15.00/19.00