BARTOLOZZI-CAPPELLETTI-FERRATTO-ZADI
installazioni
a Monte Ceceri per il cinquecentenario dalla morte di Leonardo
Domenica
9 giugno avrà luogo la passeggiata artistica dal titolo “Aria Acqua Terra
Fuoco”. La giornata inserita nelle Celebrazioni Leonardiane 2019 è voluta dal
Comune di Fiesole e organizzata dal collettivo La Montanina di Montebeni e
coordinata dall’artista Elisa Zadi.
La giornata verrà fruita come una festa in
onore di Leonardo da Vinci. Oltre a opere d’arte site specific, i partecipanti saranno guidati alla scoperta di
alcuni luoghi significativi di Monte Ceceri, fino al Piazzale Leonardo dove
troveranno ristoro e dove si esibirà la Filarmonica di Fiesole.
La passeggiata sarà guidata da esperti e i
partecipanti potranno scegliere fra due differenti percorsi per lunghezza e
difficoltà (uno partirà alle ore 9:00 da
La Montanina di Montebeni e l’altro partirà alle ore 10:00 da Piazza Mino sotto
la loggia del Comune di Fiesole).
Nel sentiero che sale a Monte Ceceri fino al
Piazzale dedicato a Leonardo, 4 artiste, Beatrice
Bartolozzi, Myriam Cappelletti, Mariana Ferratto ed Elisa Zadi, allestiranno delle opere
che intendono rendere omaggio al Maestro di Vinci e al primo volo della storia.
Il percorso verrà fruito come una passeggiata
che avrà delle tappe, pause in cui le opere saranno protagoniste, poiché
collocate in punti strategici e in armonia con gli elementi naturalistici
preesistenti nel percorso.
Le 4 artiste hanno lavorato riflettendo sugli
elementi costitutivi la materia (aria, acqua, terra, fuoco), così come a lungo
Leonardo ha riflettuto su di essi disegnando nei diari e codici lasciando una
meravigliosa eredità grafica.
Elisa
Zadi
presenterà un’installazione che coinvolgerà un albero e che si trasformerà per
l’occasione in un albero-sacro; questo avrà un aspetto dai colori oro e
argento, in cui i riflessi della luce che penetreranno dalle fronde su degli
specchi e il movimento degli oggetti favorito dal moto naturale dell’aria,
renderanno particolarmente suggestivo e immersivo. La Zadi infatti per questa
opera, parte dallo studio Leonardiano sulla “vite aerea” e i movimenti di
questa struttura a elica in relazione all’aria. Questa forma racchiude in sé i
codici aurei di proporzione armonica che tende all’Infinito, tema molto caro
all’artista che qui considera anche grazie all’inserimento di forme platoniche
già studiate da Platone e Pacioli.
In questa atmosfera dal sapore immaginifico lo
spettatore sarà guidato a partecipare all’installazione e a cogliere alcuni
“cartigli segreti” che assumeranno l’aspetto simbolico del dono e della
condivisione.
Sarà
possibile raggiungere Monte Ceceri:
-CAMMINATA
(Km 3) partenza alle ore 9:00 da La Montanina, guidata d Piero Mani
-CAMMINATA
(Km1,5) partenza alle ore 10:00 dal Portico del Palazzo Comunale di Fiesole in
P.zza Mino, guidata da Marco De Marco
A
quanti desiderano partecipare all’evento in autonomia si segnala la sosta di
auto e moto nel parcheggio antistante i giardini di Borgunto vicino a Via degli
Scalpellini che immette nel Parco di Monte Ceceri
Alle
ore 12:00 nel Piazzale Leonardo si esibirà la Filarmonica di Fiesole
Alle
ore 13:00 nel Piazzale Leonardo sarà garantito ristoro ai partecipanti
Alle
ore 15:00 visita in alcuni luoghi significativi del parco comunale di Monte
Ceceri a cura del gruppo escursionistico Il Crinale
Rassegna Stampa a cura di ZanziPress:
https://www.juliet-artmagazine.com/events/aria-acqua-terra-fuoco-installazioni-e-performance-a-monte-ceceri/
https://www.evensi.it/aria-acqua-terra-fuoco-installazioni-performance-monte-ceceri/312117243
https://www.makemefeed.com/2019/05/29/aria-acqua-terra-fuoco-installazioni-e-performance-a-monte-ceceri-8099667.html
http://firenze.eventinet.it/annunci_eventi/aria-acqua-terra-fuoco-installazioni-e-monte-ceceri-73564120.html
https://www.arte.go.it/event/passeggiata-artistica-a-monte-ceceri-per-le-celebrazioni-leonardiane-2019/
http://www.melobox.it/passeggiata-artistica-fiesole/
http://www.tempoliberotoscana.it/event/bartolozzi-cappelletti-ferratto-zadi-installazione-a-monte-ceceri-per-il-cinquecentenario-dalla-morte-di-leonardo/
https://www.exponoi.it/index.php/calendario/mostra-altri-eventi/442-aria-acqua-terra-fuoco
https://www.wikieventi.it/firenze/430368/aria-acqua-terra-fuoco/
BEATRICE BARTOLOZZI
“Terra
madre”
Il
filo della storia rincorre il filo del tempo, nuovi intrecci e inediti legami
creano un tessuto narrativo fatto di cammino e relazioni. A partire dalla
figura poliedrica di Leonardo, ispirandomi alle favole da lui scritte, che
leggevo da bambina, prenderà vita un'installazione che seguirà un percorso tra
alberi, roccia, terra, e squarci di cielo. Terra Madre è un'installazione
composta da una scultura in cartapesta dipinta con colori naturali che
rappresenta la madre terra e porta in se' immagini riferite alle favole di
Leonardo che raccontano di chicchi di grano e formiche, pietre e acciarini,
alberi invidiosi, nel continuo conflitto delle emozioni umane, tra verità e
inganno, coraggio e viltà, vita, morte e rinascita. La madre terra si relaziona
con un intreccio di fili che giocano tra gli alberi, con parole e immagini
riferite alle storie," che verranno lette agli spettatori", cornice
oltre la quale l'osservatore potrà scorgere l'infinito.
www.beatrice-bartolozzi.it
Beatrice Bartolozzi,
docente di Discipline Grafiche e Pittoriche, si è diplomata in Pittura e
Linguaggi Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola
del Professor Andrea Granchi; partecipa a workshop inerenti il tema del libro
d’artista all’interno di IF BOOK
(Foligno, Perugia, Spoleto, a cura di Viaindustriae e Studio 87), Workshop
riguardanti la pratica artistica site specific a Firenze e Bologna, progetti
relazionali, come Stati di Veglia a cura di Silvia Petronici e residenze artistiche
inerenti l’arte relazionale per Elba del
vicino e B.R.A.C.T. Propone e realizza i suoi progetti a giro per l’Italia.
É stata presente alla quarta edizione del Chelsea Fringe Firenze 2018 con l’opera in site specific Il Giardino segreto, realizzato per il
Giardino degli Iris, a cura di Simona Cavaliere, in collaborazione con il
gruppo Qualcosa da Dire e Alta Rosa. Nella sua ricerca artistica
utilizza diverse modalità e diversi linguaggi: l’animazione in stop motion, il
libro d’artista, l’arte tessile, le installazioni sit specific, le azioni
patecipate. Si definisce una piccola tessitrice di storie, le accoglie per dar
loro la voce. www.beatrice-bartolozzi.it
MYRIAM CAPPELLETTI
“La
dimora dell’acqua”
Il progetto, molto in sintonia
con i precedenti lavori in cui l’utilizzo di stoffe, teli e garze e’ un motivo
ricorrente, consta in un grande drappo di stoffa dal colore naturale legata
come una grande vela a due alberi, dove verranno applicati, forse cuciti, dei
piccoli strappi o carte con dettagli tratti da disegni di Leonardo, schizzi sugli studi e ricerche fatte sui moti e la
forza dell’acqua (l'interesse dell'artista e scienziato toscano per l'acqua è noto: Leonardo
studiò con dedizione moto, onde, macchine idrauliche, imbarcazioni, ponti,
chiuse e canalizzazioni“). L’intervento performativo sarà eseguito direttamente
dall’artista per quanto riguarda la base e il soggetto che farà da elemento
contenitivo del “patchwork” di elementi grafici, che verrà invece applicato dal
pubblico che interverrà, nel corso della giornata.
Myriam Cappelletti è
nata in Umbria, ma da molti anni vive e lavora a Prato in Toscana. Ha
frequentato il liceo artistico a Verona e a Lucca, proseguendo, dopo la
maturità, gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze diplomandosi in
“pittura” e all’Accademia Cappiello in “grafica pubblicitaria”, sempre a
Firenze. Negli anni ’90 frequenta un corso per approfondire gli studi
dell’affresco che, negli anni a venire, le si rivela particolarmente
congeniale: infatti elabora poi una tecnica personale, usando intonaco, colle e
pigmenti, e successivamente assemblando stoffe, carte e altri materiali. Un
mondo materico, a volte informale, a volte simbolico ed emozionale, ricco di
frammenti e vere e proprie reliquie del suo quotidiano. Dalla prima mostra di
grafica a Frosinone negli anni ’70 partecipa a moltissime mostre sia in Italia
che all’estero: Seoul, New York, Miami, Singapore,Shangai, Monaco, La Plata
(B.Aires), Malaga. Ha presentato un progetto all’interno di un evento “artisti
a km 0” al Centro d’ Arte Contemporanea Pecci a Prato nel 2013, dal titolo “gli
Armadi Blu”. Nel giugno 2016 una sua opera è stata esposta alla Galleria
Civica di Bratislava, all’interno della Collezione Carlo Palli di arte moderna
e contemporanea e successivamente nella mostra “Viva Italia” a Sofia in
Bulgaria.Attualmente vive e lavora a Prato. www.myriamcappelletti.it
MARIANA FERRATTO
“Il volo”
L’opera esposta prende origine da un lavoro fatto in precedenza dal
titolo “Esercizi per occhi pigri” dove, partendo da degli esercizi di
ortottica, si chiedeva allo spettatore di essere parte attiva nella
visione del quadro. Anche in questo caso i piccoli quadri tondi esposti, se attivati, sono
un’opera ludica: il pubblico deve far ruotare il disco velocemente, in
modo che gli uccelli possano volare.
Il Thaumatrope, un gioco di epoca vittoriana, prende posto all’interno di un archivio che conta diverse specie di uccelli e animandone l’insieme finisce per confondere la fissità del momento espositivo con la mobilità di un paesaggio naturale. Questo lavoro è un omaggio agli uomini che, attraverso le loro invenzioni, hanno liberato l’ingegno e la fantasia; un viaggio che parte dagli studi di Leonardo Da Vinci fino ad approdare alle invenzioni dell’era pre-cinema. Il fil rouge che attraversa questi due mondi così lontani è dato dal tema comune del “volo”.
Il Thaumatrope, un gioco di epoca vittoriana, prende posto all’interno di un archivio che conta diverse specie di uccelli e animandone l’insieme finisce per confondere la fissità del momento espositivo con la mobilità di un paesaggio naturale. Questo lavoro è un omaggio agli uomini che, attraverso le loro invenzioni, hanno liberato l’ingegno e la fantasia; un viaggio che parte dagli studi di Leonardo Da Vinci fino ad approdare alle invenzioni dell’era pre-cinema. Il fil rouge che attraversa questi due mondi così lontani è dato dal tema comune del “volo”.
Mariana Ferratto laureata all’Accademia di Belle Arti di
Roma ha completato la sua formazione con studi di teatro danza e danza
contemporanea. Lavora principalmente con il video. Nel 2015 ha partecipato alle
Residenze artistiche Cosenza da I martedì critici; 2014 alla FVD Residence
Program- Careoff, Milanocurate; nel 2010-2011 ha partecipato alla Citè Internationale des Arts, Paris presso lo studio di Incontri Internazionali D’Arte. MOSTRE PERSONALI: 2015 Esercizi per
occhi pigri, The gallery Apart, Roma, Passo a due, Careoff-DOCVA; Ciao, The
gallery Apart, Roma; 2009 I pesci rossi alla Fondazione Adriano Olivetti, Roma;
Inside #4, The Gallery Apart, Roma. 2005 Why?
Fondazione Pastificio Cerere, Roma. MOSTRE COLLETTIVE: 2017 Media Art Festival, MAXXI Museo
nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (I); 2015 EGOSUPEREGOALTEREGO Volto
e Corpo contemporaneo dell’arte, MACRO, Roma; 2013 Biennale di Monza, 2012
Re-generation MACRO testaccio, Roma, Serrone della Villa Reale di Monza, 2010 Monnaie de Paris, Paris; Galerie Celal, Paris; Videoprogetto Birmingham; Platfrom Translation_Interface,MLAC, Rome. 2009 EXTRACONTEMPORANEA, Nuovo Cinema
Aquila, Roma; USINE DE RÊVE, 26cc, Roma. 2008 N.EST 2.0, Museo MADRE, Napoli; All day video & sound Art. Works selected, par
des commissaries indépendans, St.
Louis, Missouri – USA; Videoteque in Calypso, Sala Rekalde, Bilbao. XIII Biennale dei
Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, Bari; “HELP YOURSELF” become an
ego lover, Londra; UP Itinerant Visions, Zurich .2007 V Festival Internacional
del Cine Pobre, Cuba; Isola Video, Studio
Stefania Miscetti, Roma; Attori/Spettatori,
Auditorium Parco della Musica, Fondazone Alda Fendi, Roma.2006 Almadromestica, avec Drome
megazine.2005 Play ’04, Neon-Campobase Bologna, C/O Careof Milano; Take five, Galleria VM21, Roma PROGETTI SUL WEB 2009UnDo.net - 2 V I D E
O. www.marianafettatto.it
ELISA ZADI
“La forma dell’ARIA”
Il mio lavoro inizia considerando il codice sul
volo degli uccelli, in particolare il foglio che rappresenta la “vite aerea” in
cui Leonardo studia i movimenti di una struttura ad elica in relazione all’aria.
Questa forma a spirale racchiude in sé i codici aurei, proporzione armonica
delle forme divine e il movimento rotatorio ideologicamente perpetuo e quindi
infinito; queste tematiche sono state per me il connubio creativo fondamentale
di partenza. Questa opera è pensata per coinvolgere un albero e i suoi rami; le
fronde diventeranno veicolo naturale frangi-vento per delle forme appositamente
studiate partendo dai disegni leonardiani. Una serie di specchi rifletteranno
la luce aumentando la suggestione del movimento che sarà favorita dai moti
naturali dell’aria. Gli spettatori saranno invitati a muoversi intorno allo
spazio dell’albero che sarà delimitato da una forma circolare come a voler
calcare sul terreno un’area sacra che, varcandola fisicamente e
ideologicamente, favorirà “l’immersione in un mondo immaginifico”, fatto di
forme auree e luci riflettenti penzolanti dai rami. Il pubblico potrà
interagire con l’opera cogliendo alcuni “cartigli segreti” che assumeranno l’aspetto
simbolico del dono.
Elisa Zadi esordisce nel 2005 con
una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei
necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal
2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile,
indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori
pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una
narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle
serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso
la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal
2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso
opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui
il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline
dando vita a installazioni interattive e performative. Fra le principali
partecipazioni si ricorda Cara Enfanta presso il Centro Pecci di Prato, BAU
tredici al GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, VITAMINE
tavolette energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di
Rovereto e il Museo NOVECENTO di Firenze; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione
Premio Combat 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio
Casorati nel 2008.
Elisa Zadi è nata ad
Arezzo. Nel 1996 si diploma come Maestro d’Arte e nel 1998 ottiene con il
massimo dei voti la Maturità d’Arte Applica in Moda e Costume Teatrale presso
l’Istituto Statale d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Nel 2007 si diploma
con lode in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze; dal 2007 al
2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel
2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Pittoriche tenendo
attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel
2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre”
presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti
emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora
con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze. www.zadielisa.it
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