Elisa
Zadi
Performance
“PENSIERO-AZIONE-DESTINO”
Testo
critico di Erika Lacava
09 settembre 2017,
dalle ore 17.00
XXVI Rassegna internazionale “Incontri d’Arte”
a cura di Alessandra Borsetti Venier
La
Barbagianna, una casa per l’Arte Contemporanea
Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25
Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25
Sabato 9 settembre 2017 dalle ore 17:00 Elisa
Zadi presenterà al pubblico per la prima volta la performance
“Pensiero-Azione-Destino”, in occasione della XXVI Rassegna internazionale
“Incontri d'Arte” curata da Alessandra Borsetti Venier presso “La Barbagianna –
una casa per l’arte contemporanea” di Pontassieve, Firenze.
La performance è pensata come un rituale
iniziatico-purificatore che metterà in relazione un elemento naturale, un
albero di olivo, con il corpo dell’artista. Colori, forme e azioni si
susseguiranno in una mutevolezza di accadimenti simbolici e simbiotici fra la
donna e l’albero, a cui il pubblico sarà invitato a partecipale dispiegando dei
cartigli-xilografie contenenti messaggi che assumeranno la ritualità del dono
intesa come gesto d’offerta.
“Pensiero-Azione-Destino” trae ispirazione
dall’omonimo testo di Marco Ferrini, filosofo e direttore del Centro Studi
Bhaktivedanta di Pisa. In questo saggio viene rivendicato l’importanza e la potenza del pensiero come
azione primaria del nostro essere e della nostra volontà sul realizzarsi del
destino.
La performance è vissuta come un momento
determinante e catartico della volontà spirituale ed artistica di Elisa Zadi.
L'artista mette in discussione sé stessa in un’opera dove arte e vita si
fondono e in cui le azioni dell’una determinano e stabiliscono l’esistenza
dell’altra. Nel presente in cui si realizza la performance si stabiliscono i
principi del proprio futuro. Le azioni performative determinano le scelte prese
dalla Zadi che si manifestano attraverso atti compiuti in un preciso momento, hic
et nunc, e che generano azioni-rituali che andranno a stabilire il
principio del proprio essere e l’avverarsi del proprio destino.
La scena si apre intorno a un albero di olivo.
Gli elementi coinvolti trasmettono una sensazione misurata e simmetrica,
armonizzata nell’ambiente per colori e posizioni che conferiscono una struttura
determinante ed essenziale. L’albero, l’acqua, la terra, il vento, il canto sono
elementi che partecipano attivamente alle azioni, creando suggestioni dal
riverbero arcaico che riconducono alla forza di un legame fra l’uomo e la
natura, in cui la compartecipazione si fa profonda e iniziatica.
La forte motivazione ideologica che spinge
Elisa Zadi a confrontarsi e mettersi in discussione in una poliedricità di
linguaggi espressivi, dalla pittura, all'installazione, alla performance, non
esclude mai l’importanza che l’operare pratico e la resa estetica rivestono nel
suo modus operandi. L'artista ha
realizzato personalmente gli abiti indossati durante la performance, sia nella
modellistica che nella tintura dei tessuti, in modo da “innestare” nell'opera
fin dalla sua genesi le modalità del rituale, in cui ogni gesto ha una valenza
simbolica. I pigmenti, normalmente usati nei colori con cui la Zadi dipinge,
diventano qui il principio colorante dei tessuti e la chiave catartica di
svolta tra il sangue e il dolore, rappresentati dal rosso, e la nuova vita,
rappresentata dal bianco e dalla trasparenza dell'acqua limpida.
Come molte delle opere performative della Zadi,
anche “Pensiero-Azione-Destino” si avvale della partecipazione del pubblico.
Spiega Elisa Zadi: “Ho iniziato a desiderare fortemente che il pubblico
diventasse parte attiva delle mie opere, non volevo più che fosse solo
spettatore. Ho voluto coinvolgerlo in modo che divenisse parte viva e
completasse il senso del mio operare in una comunione che ha il potere della
condivisione e della con-passione”. “Queste opere”, prosegue, “si compiono
soltanto con la partecipazione del pubblico: solo così sento che l’opera può
concludersi veramente”.
Elisa Zadi: l'unione del frammento
Testo critico di Erika
Lacava
La performance “Pensiero-Azione-Destino” di
Elisa Zadi rivela la sacralità e la ritualità insite nel quotidiano attraverso
la valenza simbolica altissima e la ieraticità che caratterizza tutta la sua
opera, dai ritratti dai volti severi e alteri, alle movenze lente e riflessive
delle sue azioni performative.
Le figure e i gesti si fanno essenziali, i
corpi e gli oggetti coinvolti diventano essenze, simboli per figurare entità
assolute.
Elisa Zadi attinge a piene mani dalla
tradizione antica e popolare da una parte e dall'eredità della figurazione
pittorica del passato dall'altra. Ritroviamo Velasquez, a cui dedica, per il
Museo Pecci di Prato, una riattualizzazione de “Las Meninas”, e Piero della
Francesca, i cui affreschi delle “Storie della Vera Croce” ad Arezzo sembrano
aver lasciato traccia nelle opere dell'artista, che nella città toscana ha
studiato Moda e Costume Teatrale prima di specializzarsi in Arte Sacra
all'Università Europea di Roma: due discipline di cui fa tesoro nella sua arte.
Le influenze pierfrancescane sono evidenti
nell'opera della Zadi non solo nella personalizzazione e riattualizzazione
delle opere del Maestro, come per l'opera installativo-performativa “Blu Guado”
ispirata alla Madonna del Parto conservata a Monterchi, ma anche e soprattutto
nella visione frammentata e poi ricomposta tipica dei suoi lavori. Se in Piero
della Francesca questa visione era riservata ai paesaggi retrostanti le
rappresentazioni principali, nella Zadi la visione porzionata è cifra
stilistica costante di tutto il lavoro, dagli autoritratti parziali, in cui
l'artista accetta di mettersi a nudo con l'onestà di un'anima alla ricerca di
sé stessa, mostrando una verità che si rivela solo a tratti, ai polittici
costituiti da frammenti di materiali differenti, unificati a posteriori dallo
sguardo dello spettatore. Ed è grazie allo spettatore, in un meccanismo simile
a quello della psicologia della Gestalt, che la frammentarietà si risolve in
un'unità concettuale e metaforica.
Il fruitore nella performance riveste ancora
maggiormente il ruolo di principio unificatore: tra diverse azioni, gesti e
oggetti egli ritrova lentamente quel significato che a mano a mano gli si fa
manifesto. E non a caso allo spettatore di “Pensiero-Azione-Destino” viene
lasciato un cartiglio con un messaggio simbolico da decifrare, che lo
accompagnerà nel suo percorso futuro come un auspicio.
Le performance della Zadi sono costituire da
gesti semplici e fortemente simbolici. Riscopriamo in “Pensiero-Azione-Destino”
il legame fondamentale tra uomo e natura, e quello più specifico tra arte e
vita. Ogni azione pensata e poi realizzata si risolve nel destino che in
quell'azione era già presente in nuce. Un'azione rigenerativa agricola
come il taglio del ramo di un albero viene qui riproposta in arte e
personificata dal taglio di una ciocca di capelli dell'artista. La donna si fa
albero e nuovo inizio in quella parte di sé che muore per dar origine a nuova
vita, in un percorso in cui, per arrivare alla gioia, si passa necessariamente
dal dolore. E il pubblico viene teatralmente, ritualmente e catarticamente reso
partecipe del processo.
Non a caso i colori usati negli abiti della
Zadi sono i fondamentali in ogni fase generativa: il verde vegetale, da cui la
performance ha inizio, il bianco, il rosso e il nero. Il taglio è simboleggiato
dal rosso del sangue, la nuova vita dal chiaro dell'acqua che purifica e
rigenera. La nera terra che accoglie sia il ramo sia la ciocca di capelli
sepolti si fa tomba e terreno di semina insieme, siglando un patto tra la fine
e l'inizio, la morte e la vita.
ELISA ZADI esordisce nel 2005 con
una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei
necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal
2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile,
indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori
pittorici che si esprimono in polittici. I soggetti si compongono in una
narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con alcune
serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso
la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal
2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza, attraverso
opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il
margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline e
dando così vita a installazioni interattive e performative.
Numerosissime le personali e le collettive; fra
le ultime partecipazioni ricordiamo: nel 2017 STàMNOS – live performance, In the Tower, Arte Fiera Bologna e Art
City White Night, a cura di Marco Palamidessi, Torre degli Asinelli, Bologna.
Nel 2016 CARA ENFANTA,
installazione interattiva, a cura di Marco Palamidessi, Centro per l'Arte
Contemporanea Luigi Pecci, Prato; galleria Paola Raffo Arte Contemporanea,
Pietrasanta. CALEIDOSCOPIC
DRESS, a cura di Bau-contenitore di cultura contemporanea, GAMC
Galleria per l'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, Viareggio, Lucca. VITAMINE-tavolette
energetiche, a cura di Carlo Palli e Laura Monaldi, Museo Novecento
Firenze; GAMEC La Spezia; MART Rovereto.
Fra i premi recenti
si ricordano: vincitrice
Premio-Residenza MadreTerra 2015, Castello Aragonese, Pizzo; Selezione
semifinalisti Premio Internazionale Arte 2015; Vincitrice Premio Internazionale
Limen Arte 2014 VI edizione, sezione giovani artisti italiani e stranieri,
menzione speciale, Palazzo Comunale E. Gagliardi, Vibo Valentia; Selezione
Premio Internazionale Combat, Museo Giovanni Fattori, Livorno; Vincitrice
Premio Felice Casorati 2008, Premio Provincia di Torino, VI Biennale
Internazionale di Pittura, Pavarolo Torino; Facultad de Bellas Artes di
Barcellona.
Fra le ultime
pubblicazioni si ricordano Il
corpo solitario-vol.2, di Giorgio Bonomi, Edizione Il Rubettino, Catanzaro;
Il Catalogo dell’Arte Moderna n° 50
e 51 edito da Giorgio Mondadori, Milano; L'arto
fantasma, a cura di Enrico Crispolti e Marco Tonelli, Fondazione Sergio
Vacchi, Protagon Editore, Siena.
https://www.zoiagallery.com/
https://www.lobodilattice.com/art/mostre-eventi/elisa-zadi-performance-%E2%80%9Cpensiero-azione-destino%E2%80%9D
https://www.lobodilattice.com/art/mostre-eventi/elisa-zadi-performance-%E2%80%9Cpensiero-azione-destino%E2%80%9D
http://www.arteraku.it/pagine/scheda-agenda.asp?id=3294
http://www.vivertempo.it/evento.asp?lnk=elisa-zadi-pensiero-azione-destino
http://www.okarte.it/index.php/mostre-ed-eventi-2015/centro-mostre-eventi-2015/54315-pensiero-azione-destino
https://pontassieve.virgilio.it/eventi/elisa-zadi-pensiero-azione-destino_3790537_102
https://www.evensi.it/elisa-zadi-pensiero-azione-destino-archivio-della-voce-dei/223044869
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?IDelemento=170572
"Pensiero-Azione-Destino"
GENESI DI UNA PERFORMANCE
condivisione parziale di una ricerca ininterrotta
costumi di scena:
ideazione, cartamodello, confezione
costumi di scena:
mordenzatura e tintura costume
http://www.vivertempo.it/evento.asp?lnk=elisa-zadi-pensiero-azione-destino
http://www.okarte.it/index.php/mostre-ed-eventi-2015/centro-mostre-eventi-2015/54315-pensiero-azione-destino
https://pontassieve.virgilio.it/eventi/elisa-zadi-pensiero-azione-destino_3790537_102
https://www.evensi.it/elisa-zadi-pensiero-azione-destino-archivio-della-voce-dei/223044869
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?IDelemento=170572
"Pensiero-Azione-Destino"
GENESI DI UNA PERFORMANCE
condivisione parziale di una ricerca ininterrotta
Per me una performance non può essere improvvisata. Ho dei pensieri precisi che vorrei far arrivare e questo ha bisogno di studio e tempo. La contingenza poi fa parte del vivere e sempre sarà presente, in ogni momento, e quello basta a rendere la cosa reale.
Voglio registrare e condividere alcune fasi della parte pratica del lavoro, i retroscena che in genere nessuno può vedere ma che sono determinarti come i preparativi di un rituale.
costumi di scena:
ideazione, cartamodello, confezione
La semplicità e la vestibilità sono stati gli elementi su cui mi sono orientata per la definizione del modello per "Pensiero-Azione-Destino". Un vestito di stoffa leggera che possa piombare bene, agevolare i movimenti e facilitare il cambio degli abiti durante la performance. Sono partita da un tessuto di mussola di cotone bianco e ho aggiunto delle varianti di stoffa riciclando una vecchia tenda. Sono 3 le varianti proposte sullo stesso modello; ad ogni abito saranno dedicate delle azioni precise; ad ogni abito sarà dedicato un colore-simbolo differente.
mordenzatura e tintura costume
La decisione dei colori è avvenuta in chiave simbolica ed estetica. La scelta di tingere i tessuti con piante tintorie fa parte del percorso di ricerca e sperimentazione del mio lavoro. Già da molto tempo infatti anche i colori da me usati in pittura seguono questa preparazione rituale, mesticando il pigmento naturale ad olio di lino.
L' estrazione dei pigmenti per la tintura è stata fatta da Reseda e dal Campeggio, rispettivamente per ottenere delle tonalità "giallo oliva" e "nero notte".
XXVI Rassegna internazionale “Incontri d’Arte”
a cura di Alessandra Borsetti Venier
Sabato 9 settembre 2017/ dalle17.00 alle 22.00
a cura di Alessandra Borsetti Venier
Sabato 9 settembre 2017/ dalle17.00 alle 22.00
PROGRAMMA
+ Mostra DIVERSO FEMMINILE di Carlo Cantini
presentano: Valerio Dehò ex direttore del Kunst Merano Arte e Gemma Bechini archeologa.
+ Presentazione del libro ACRONOS di Antonino Bove, Morgana Edizioni. Ne parla Aldo Frangioni.
+ PERFORMANCE E CORPI DIGITALI conferenza di Giacomo Verde docente di Teatro multimediale alla Alma Artis Academy di Pisa.
+ POESIA AGENDA EST... performando l’esistere di Massimo Mori.
+ Mostra RIPORTATI ALLA LUCE di Vanessa Costantini
presentano: Andrea Granchi ordinario dell'Accademia delle Arti del Disegno e Laura Monaldi critica d’arte.
+ INCONTRI CON LA PERFORMANCE ART con gli artisti: Nicola Fosco Bertoglio, Manuela Mancioppi, Murat Onol, Lorena Peris, Niousha Rezaeinia.
+ PENSIERO-AZIONE-DESTINO performance di Elisa Zadi presentata da Erika Lacava curatrice di Zoia Gallery Milano.
+ Cena sull’aia
+ Proiezione del mediometraggio ACRONOS del regista Maicol Borghetti (durata 21’)
+ LA CONCENTRAZIONE DELL'UNO INTESO COME OVUNQUE performance di Luca De Silva, musica di Cristiano De Silva.
Durata delle mostre: 9 settembre - 31 ottobre 2017
In occasione delle 2 inaugurazioni della Rassegna, L’Archivio della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico
Apertura speciale per AMACI sabato 14 ottobre ore 17-20 per la Tredicesima Giornata del Contemporaneo.
In occasione delle 2 inaugurazioni della Rassegna, L’Archivio della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico
Apertura speciale per AMACI sabato 14 ottobre ore 17-20 per la Tredicesima Giornata del Contemporaneo.
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