Venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 21 presso il Centro per l'Arte
Contemporanea Luigi Pecci di Prato, in occasione della serata dedicata a
Valdemaro Beccaglia “Entusiasmo”,
Elisa Zadi presenta l'opera
“Cara
Enfanta”.
L'installazione pittorica, curata da Marco Palamidessi e
voluta da Greta Beccaglia, si presenta come un percorso performativo in
cui ogni spettatore è chiamato a partecipare interagendo direttamente
con l'opera. Quest'ultima, dedicata al capolavoro “Las Meninas” di Diego
Velázquez, mostra la figura centrale dell'Enfanta Margherita
ricostruita tridimensionalmente attraverso il suo abito, che viene posto
fisicamente di fronte al suo doppio mediante uno specchio immaginario,
una porta simbolica e idealmente spazio temporale che il pubblico è
invitato ad attraversare in un percorso coinvolgente e suggestivo.
L'Enfanta si rivela attraverso la sua presenza-assenza, intuita
dalla volumetria dell'elegante vestito, ricavato a partire dalle esatte
proporzioni del dipinto del Prado e cucito in quella stessa tela che
Elisa Zadi usa sapientemente come supporto grezzo in numerose opere. Qui
vengono rappresentati i personaggi femminili principali del capolavoro
di Velázquez, l'Infanta e le due damigelle, in compagnia del docile
mastino spagnolo. Queste figure, rigorosamente dipinte ad olio, appaiono
dal fondo della tela grezza come presenze eteree, come particolari
corporei che emergono da una dimensione altra, senza spazio nè tempo,
manifestando le loro mute e sospese dinamiche, instaurando fra loro un
intenso quanto misterioso colloquio. Nell'installazione, tale opera si
raffronta con il suo omologo, un vestito delle stesse fattezze che
invece di accogliere nella trama la pittura è ora ricoperto di messaggi
sotto forma di piccoli cartigli applicati, che lo costellano in tutto il
suo volume, mascherandone l'originale e verginale colore.
Fra queste due presenze-abito è collocata una cornice che simula uno
specchio: in successione, come in una sorta di pellegrinaggio, gli
spettatori potranno avvicinarsi e compiere uno ad uno il passaggio
dentro “lo specchio” invisibile, attraversando uno “stargate” che li
condurrà al confronto inevitabile con queste figure. Ogni partecipante
toglierà, uno dei messaggi applicati, e così in successione tutti gli
altri, spogliando pian piano il volume del vestito fino a rivelarlo in
tutta la sua essenza, manifestando così la sua pura e intatta verità.
L'opera viene “spogliata” delle parole e dei concetti scritti, come un
albero che rinuncia ai suoi frutti per donarli al mondo, che andranno ad
arricchire chi raccoglierà il messaggio-seme, che a sua volta potrà
germogliare come nuova esperienza. Nei messaggi saranno contenuti
pensieri e frasi di Valdemaro Beccaglia, storico presidente del Museo
Pecci scomparso prematuramente nel 2012: è come se per mezzo di “Cara
Enfanta” la sua anima ci parlasse ancora, incitandoci a guardare al
futuro con lungimiranza, tenacia e, naturalmente, con l'immancabile
entusiasmo.
https://centropecci.wordpress.com/2015/10/21/entusiasmo-serata-dedicata-a-valdemaro-beccaglia-19-febbraio-2016-alle-ore-21-00/
Elisa Zadi
“CARA ENFANTA”
“CARA ENFANTA”
a cura di Marco Palamidessi
“Cara
Enfanta” è un'installazione pittorica interattiva dedicata a “Las Meninas” di
Diego Velázquez. In quest'opera la superficie bidimensionale del celebre quadro
è stata interpretata tridimensionalmente estrapolando la vera protagonista del
dipinto, l'Infanta Margherita. Il soggetto principale si rivela attraverso la
sua presenza-assenza, intuita dalla volumetria dell'elegante vestito, ricavato
a partire dalle esatte proporzioni del dipinto e perfettamente indossabile da
una bambina della stessa età della giovane principessa (5-6 anni). Nell'abito,
cucito in quella stessa tela che da secoli è elemento essenziale della pittura
e che Elisa Zadi utilizza sapientemente come supporto grezzo in numerose opere,
vengono rappresentati i personaggi femminili principali del capolavoro di
Velázquez, l'Infanta e le due damigelle, in compagnia del docile mastino
spagnolo. Queste figure, rigorosamente dipinte ad olio, appaiono dal fondo
della tela grezza come presenze eteree, attraverso l'espressività dei volti e
la gestualità delle mani. Particolari corporei che emergono come da una
dimensione altra, senza spazio nè tempo, manifestando le loro mute e sospese
dinamiche, instaurando fra loro un intenso quanto misterioso colloquio.
Nell'installazione, tale opera si trova a raffrontarsi con il suo omologo, un
vestito delle stesse dimensioni che invece di accogliere nella trama la pittura
è ora ricoperto di messaggi sotto forma di piccoli cartigli applicati, che lo
costellano in tutto il suo volume, mascherandone l'originale e verginale
colore. Fra queste due presenze-abito è collocata una cornice che simboleggia
uno specchio invisibile, che come una porta unisce e separa i soggetti,
legandoli indissolubilmente, mostrandone uguaglianze e differenze. In
successione, come in una sorta di pellegrinaggio, gli spettatori potranno
avvicinarsi e compiere uno ad uno questo passaggio dentro “lo specchio”,
attraversando simbolicamente uno “stargate” spazio-temporale che li condurrà al
confronto inevitabile con queste presenze. Ogni partecipante è invitato a togliere,
nel suo passaggio, uno dei messaggi applicati, e così in successione tutti gli
altri spetttori, spogliando pian piano il volume del vestito fino a rivelarlo
in tutta la sua essenza, manifestando così la sua pura e intatta verità.
L'opera viene “spogliata” delle parole e dei concetti scritti, come un albero
che rinuncia ai suoi frutti per donarli al mondo, che andranno ad arricchire
chi raccoglierà il messaggio-seme, che a sua volta potrà germogliare come nuova
esperienza.
"Cara Enfanta",2015-16, olio su tessuto, cm 78x90x56- particolare. |
Marco Palamidessi è nato a Lucca nel 1978. Scrittore, curatore e fotografo d’arte, si occupa dal 2001 dell’ideazione,
organizzazione e promozione di mostre ed eventi culturali. Dal 2008 è direttore
artistico della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Collabora con artisti storicizzati
e affermati a livello internazionale, scoprendo e valorizzando giovani
emergenti. Vive e lavora fra Lucca e Firenze.
Aforismi e parole di Valdemaro Beccaglia.
Colonna
sonora “Fur Alina” di Arvo Pȁrt.
Si
ringraziano per la preziosa collaborazione Greta Beccaglia, Carmelo Cutuli,
Claudio
Palamidessi e Alessandro Schinco.
http://www.tgregione.it/eventi/palamidessi-presenta-cara-enfanta-al-museo-pecci-di-prato/
http://www.comune.prato.it/appuntamenti/?forward=evento&opera=ENTUSIASMO&sala=PECCI101&data=20160219
17 Febbraio 2016
|
L’opera “Cara Enfanta” è realizzata in occasione dell’omaggio a Valdemaro Beccaglia
Venerdì 19 febbraio 2016, alle 21, un originale e affascinante intervento artistico avrà come protagonista Elisa Zadi, pittrice aretina tra le più eclettiche e interessanti della sua generazione.
Location privilegiata il Centro per l'Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, in via della Repubblica 277 a Prato, che dedica una serata intitolata “Entusiasmo” al suo storico presidente Valdemaro Beccaglia, a quattro anni dalla scomparsa.
Venerdì 19 febbraio 2016, alle 21, un originale e affascinante intervento artistico avrà come protagonista Elisa Zadi, pittrice aretina tra le più eclettiche e interessanti della sua generazione.
Location privilegiata il Centro per l'Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, in via della Repubblica 277 a Prato, che dedica una serata intitolata “Entusiasmo” al suo storico presidente Valdemaro Beccaglia, a quattro anni dalla scomparsa.
L'OPERA
L'installazione pittorica “Cara Enfanta”, curata da Marco Palamidessi e voluta da Greta Beccaglia, si presenta come un percorso performativo in cui ogni spettatore è chiamato a partecipare interagendo direttamente con l'opera.
Quest'ultima, dedicata al capolavoro “Las Meninas” di Diego Velázquez, mostra la figura centrale dell'Enfanta Margherita ricostruita tridimensionalmente attraverso il suo abito, che viene posto fisicamente di fronte al suo doppio mediante uno specchio immaginario, una porta simbolica e idealmente spazio temporale che il pubblico è invitato ad attraversare in un percorso coinvolgente e suggestivo.
L'installazione pittorica “Cara Enfanta”, curata da Marco Palamidessi e voluta da Greta Beccaglia, si presenta come un percorso performativo in cui ogni spettatore è chiamato a partecipare interagendo direttamente con l'opera.
Quest'ultima, dedicata al capolavoro “Las Meninas” di Diego Velázquez, mostra la figura centrale dell'Enfanta Margherita ricostruita tridimensionalmente attraverso il suo abito, che viene posto fisicamente di fronte al suo doppio mediante uno specchio immaginario, una porta simbolica e idealmente spazio temporale che il pubblico è invitato ad attraversare in un percorso coinvolgente e suggestivo.
L'Enfanta si rivela attraverso la sua
presenza-assenza, intuita dalla volumetria dell'elegante vestito,
ricavato a partire dalle esatte proporzioni del dipinto del Prado e
cucito in quella stessa tela che Elisa Zadi usa sapientemente come
supporto grezzo in numerose opere. Qui vengono rappresentati i
personaggi femminili principali del capolavoro di Velázquez, l'Infanta e
le due damigelle, in compagnia del docile mastino spagnolo. Queste
figure, rigorosamente dipinte a olio, appaiono dal fondo della tela
grezza come presenze eteree, come particolari corporei che emergono da
una dimensione altra, senza spazio né tempo, manifestando le loro mute e
sospese dinamiche, instaurando fra loro un intenso quanto misterioso
colloquio.
Nell'installazione, tale opera si
raffronta con il suo omologo, un vestito delle stesse fattezze che
invece di accogliere nella trama la pittura è ora ricoperto di messaggi
sotto forma di piccoli cartigli applicati, che lo costellano in tutto il
suo volume, mascherandone l'originale e verginale colore. Fra queste
due presenze-abito è collocata una cornice che simula uno specchio: in
successione, come in una sorta di pellegrinaggio, gli spettatori
potranno avvicinarsi e compiere uno ad uno il passaggio dentro “lo
specchio” invisibile, attraversando uno “stargate” che li condurrà al
confronto inevitabile con queste figure.
Ogni partecipante toglierà, uno dei
messaggi applicati, e così in successione tutti gli altri, spogliando
pian piano il volume del vestito fino a rivelarlo in tutta la sua
essenza, manifestando così la sua pura e intatta verità. L'opera viene
“spogliata” delle parole e dei concetti scritti, come un albero che
rinuncia ai suoi frutti per donarli al mondo, che andranno ad arricchire
chi raccoglierà il messaggio-seme, che a sua volta potrà germogliare
come nuova esperienza.
Nei messaggi saranno contenuti pensieri e frasi di Valdemaro Beccaglia,
presidente del Museo Pecci scomparso prematuramente nel 2012: è come se
per mezzo di “Cara Enfanta” la sua anima ci parlasse ancora,
incitandoci a guardare al futuro con lungimiranza, tenacia e,
naturalmente, con l'immancabile entusiasmo.
http://www.arezzocultura.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2186:uninstallazione-pittorica-di-elisa-zadi-al-museo-qluigi-pecciq-di-prato&catid=44:iniziative-arte&Itemid=187
http://it.geosnews.com/p/it/toscana/la-cara-enfanta-di-elisa-zadi-al-museo-luigi-pecci-di-prato-per-l-omaggio-a-valdemaro-beccaglia_9886814
http://www.arezzocultura.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2186:uninstallazione-pittorica-di-elisa-zadi-al-museo-qluigi-pecciq-di-prato&catid=44:iniziative-arte&Itemid=187
La “Cara Enfanta” di Elisa Zadi al Museo Luigi Pecci di Prato per l’omaggio a Valdemaro Beccaglia
Venerdì 19 febbraio 2016, alle 21, un originale e affascinante intervento artistico avrà come protagonista Elisa Zadi, pittrice aretina tra le più eclettiche e interessanti della sua generazione. Location privilegiata il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, in via della Repubblica 277 a Prato, che dedica una serata intitolata “Entusiasmo” al suo storico presidente Valdemaro Beccaglia.http://it.geosnews.com/p/it/toscana/la-cara-enfanta-di-elisa-zadi-al-museo-luigi-pecci-di-prato-per-l-omaggio-a-valdemaro-beccaglia_9886814
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