18/12/18

Ophen Virtual Art




SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
"SELFIE - Searching for Identity" con 72 artisti internazionali
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“SELFIE / Searching for Identity”
a cura di Sandro Bongiani


Da venerdì 28 dicembre 2018 al 28 aprile 2019
Inaugurazione: domenica 23 dicembre 2018, ore 18.00

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D - Salerno, Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00



SPAZIO  OPHEN VIRTUAL ART GALLERY   DI  SALERNO
Un nuovo spazio virtuale e planetario no-profit  online creato per essere accessibile 24 ore su 24 da tutto il  mondo.
La  Collezione Bongiani  e' una piattaforma web no-profit  online di arte contemporanea. Le nostre mostre virtuali non sono semplici filmati o presentazioni di  book  fotografici ma veri ambienti tridimensionali dove lo spettatore si ritrova immerso  a 360°  negli  spazi virtuali  della galleria e può  muoversi liberamente per visitare le opere esposte.

  Siamo uno dei primi e più  importanti  team di eventi virtuali no-profit al mondo.  Le mostre vengono inaugurate come in una vera galleria d'arte con un comunicato stampa inviato  ai rispettivi interlocutori,  la presentazione della mostra   da parte di un critico d'arte e con  il relativo catalogo presentato in edizione on-line.  Al termine della mostra  l'evento svolto  viene  archiviato  permanentemente per essere eventualmente rivisitato.



VISITA IL SITO DEDICATO  AL NOSTRO MUSEO E GALLERIA D'ARTE
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

 

Il Nuovo Spazio: Ophen Virtual Art Gallery 

della Collezione Bongiani di Salerno
Questa precedente  piattaforma interattiva Ophenvirtualart.it  attiva  con successo per diversi anni (da ottobre 2009 a novembre 2015) è stata sostituita degnamente dall’attuale  interfaccia  interattiva della Collezione Bongiani Art Museum, comprendente la Collezione immaginaria, la Collezione reale di grafica contemporanea e la nuova piattaforma dello Spazio Ophen Virtual Art Gallery, uno spazio ancora più interattivo e veloce capace di rispondere alle esigenze concrete degli utenti del web e far conoscere l’arte contemporanea  in modo semplice,  diretto e “democratico” ad un pubblico sempre più vasto e interessato.   
Questa nuova "piattaforma culturale" risulta a oggi una  delle prime  e più  importanti gallerie virtuali interattive "no profit” al mondo che  operano sistematicamente  on line con un serio programma continuativo di proposte culturali.

13-21 DICEMBRE 2018 
 "SELFIE/ SEARCHING FOR IDENTITY"

opera di Elisa Zadi
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Quale identità?

Viviamo in un'epoca uniformata con esseri profondamente omologati e scissi, caratterizzati da  una profonda dissociazione dalla realtà che condiziona pesantemente  il nostro inquieto esistere. Come scrive nella presentazione Sandro  Bongiani: La perdita dell’identità dell’uomo contemporaneo ormai assuefatto a modi precostituiti e imposti dal sistema sociale genera confusione e dissociazione in questa società carica di profondi cambiamenti culturali, sociali e politici, segnata dall’alterità e dai nuovi e possibili modi nella costruzione dell’io, smantellando  i consueti concetti tradizionali  sostituiti da nuove e provvisorie percezioni e dal nuovo modo di relazionarsi; non più l’immagine di come siamo, ma come possiamo “essere” sostituendo all’immagine di se stesso quella riflessa e appetibile dell’altro. Tutto ciò fa apparire l’uomo  complicatamente inespressivo e inutile. Solo l'artista, da bravo e curioso analista mette a nudo l’uomo di fronte a se stesso, al suo specchio culturale e sociale, facendo intendere come la tecnologia odierna abbia sconvolto definitivamente in nostro vivere. Con ciò non desidera affatto costruire l’io come registrazione del bello, bensì come possibilità per accedere ad un livello più profondo di coscienza nella realtà, definendo un modello molto più concreto rispetto alla convinzione di un modello stereotipato e anonimo dell'attuale presente, imposto e condizionato attraverso la pubblicità e gli strumenti di persuasione occulta. L'essere ridotto a “una dimensione” evidenzia  in modo problematico la propria fragilità condividendo la similitudine, la ripetitività, la somiglianza dell'altro e negando la conoscenza di un’io che non riesce e non desidera definirsi e consolidarsi in forme più stabili. Di certo, questi condizionamenti accettati ormai per consueti  e  normali  smantellano la costruzione di un io personale  accettando passivamente i luoghi comuni e preferendo un falso modo di “essere” nel tentativo estremo di appropriazione di una pseudo unità per trovare se stesso. Nel sentirci smarriti e indifesi siamo costretti tutti a scrutarci allo specchio del nostro “io impersonale”  alla ricerca di una qualsiasi identità anonima e sterilizzata, ma perfettamente aderente alla precarietà del nostro esistere e di come siamo diventati.     


Artisti presenti: Guglielmo Achille Cavellini , Picasso Gaglione , Luc Fierens , Reid Wood ,  Noriko Shimizu , John M. Bennett , Rosalie Gancie , Mailarta , Snappy , Maria Alejandra Besozzi , Matthew Rose , Miguel Jimenez , Coco Gordon , Cracker Jack Kid , Mustafa Cevat Atalay , C. Mehrl  Bennett , Fernando Aguiar , Monsenhor enVide neFelibata , Anja Mattila , Marina Salmaso , Remy Penard , Pedro Bericat , Michel Della Vedova , Maria Josè Silva – Mizè , Clemente Padin , Maya Lopez Muro , Jacob de Chirico , Ruggero  Maggi , Emilio Morandi , Ernesto Terlizzi  , Mauro Molinari , Pier Roberto Bassi , Rolando Zucchini , Gino Gini , Carlo Iacomucci , Fernanda Fedi , Claudio Grandinetti , Luisa Bergamini , Giovanni Fontana , Enzo Patti , Giancarlo Pucci , Vittore  Baroni , Elisa Zadi , Marcello Diotallevi , Alfonso Caccavale , Alessandra Angelini  , Antonio Sassu , Calogero Barba , Anna Boschi , Giovanni Bonanno , Lamberto Caravita , Bruno Cassaglia , Maria Credidio , Renata e Giovanni Stada , Maria Grazia Martina , Cinzia Farina , Domenico Severino , Daniele Virgilio , Gian Paolo Roffi , Antonella Sassanelli , Gianni Romizi, Pierpaolo Limongelli , Santini del Prete , Lancillotto Bellini , Domenico Ferrara Foria , Bruno Pierozzi , Claudio Romeo , Fulgor G. Silvi , Roberto Scala , Francesco Cornello , Fiorentina Giannotta , Roberta Savolini.
 
opera di Noriko Shimizu


opera di Marcello Diotallevi

opera di Giovanni Bonanno

 Which identity?

Never before has man been faced with a situation of "total s-nourishment" as in our day. The technological civilization has upset the normal relationship between man and nature, shattered the usual concept of space / time and consolidated the sense of loss. The rapidity and acceleration of our existence has negatively affected all modern civilization. The isolation of our time from that of nature, the continuous and nomadic movement of our movements has become an essentially "artificial" element no longer tied to normal rhythms. The space-time dimension of the earth and of the universe has contracted to such an extent that it gives way to the speed of television transmission in real time in an essentially "immaterial" and inactive dimension. A capitalist society that has lost the usual points of reference and created the constriction and the great emptiness of contemporary man; now nothing is measurable, there are no longer even stable models. We live in a very precarious situation where the movements, real-time communications, television, the distorted use of social networks like Facebook, Instagram, the paranoid and manic photographic selfie, along with other contingent factors have changed and deleted the identity of each of us. We often change the identity of what is second, of the context in which we find ourselves using the same gestures and the same language, perhaps out of fear of being marginalized; we are afraid of appearing "different" from others and therefore we look at the other "in an attempt to be the same person. In this comparison there is the urgency to redesign the boundaries of the ego, the ego and the other are continually involved and conditioned in a transcurrent and indeterminate process of definition and remodulation. Otherness means comparison between the self and the other and suggests similarity, difference and way of stabilizing an identity. Furthermore, it is also the ability to change, to cross certain boundaries and become "other". With the otherness new borders are created, but also new limits. With assimilation and simulation we tend to eliminate distinction and diversity in a process by which the otherness of the other (or ours) is called to conform. In some ways, contemporary man perpetuates the concepts of assimilation, resemblance and diversity. However, "to be" means not to conform to anyone; do not wish to achieve similarity in anything. The loss of the identity of the contemporary man by now accustomed to pre-established ways and imposed by the social system generates confusion and dissociation in this society full of profound cultural, social and political changes, marked by otherness and by new and possible ways in the construction of I, dismantling the usual traditional concepts replaced by new and temporary perceptions and the new way of relating; no longer the image of how we are, but how we can "be" replacing the image of ourselves with the reflex and appetizing of the other. All this makes the man appear complicatedly expressionless and useless. Only the artist, as a good and curious analyst, exposes man in front of himself, to his cultural and social mirror, making us understand how today's technology has definitely upset our lives. With this it does not want to construct the ego as a recording of beauty, but as a possibility to access a deeper level of consciousness in reality, defining a model much more concrete than the conviction of a stereotyped and anonymous model of the present, imposed and conditioned through advertising and the tools of occult persuasion. We live in an age uniformed with deeply homologated and split beings, characterized by a profound dissociation from the reality that heavily affects our life. Man can try to overcome his limitations and his certainties, but he must not lose consciousness of himself, of his "personal self" and the difference "of the other". Being reduced to one dimension in a problematic way highlights one's own fragility by sharing the similarity, repetitiveness, the similarity of the other and denying the knowledge of an ego that fails and does not wish to define itself and consolidate itself in more stable forms.  Of course, these conditioning accepted by ordinary and normal now dismantle the construction of a personal ego by passively accepting the clichés and preferring a false way of being in the extreme attempt of appropriation of a pseudo unity to find itself. It is no coincidence, if we deliberately used, for the first time in one of our virtual shows, a sought-after frame of great workmanship and beauty, this would make us reflect on the precarious condition of the individual who supremely demands the appearance of the other, in this case is the frame, the priority role of managing and giving body to its visibility. An entirely lacerated individuality that can not find its logical dimension. In feeling lost and helpless we are all forced to scrutinize ourselves in the mirror of our "impersonal self" in search of any anonymous and sterilized identity, but perfectly adhering to the precariousness of our existence and of how we have become.  

Sandro Bongiani


opera di Coco Gordon

























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