12/07/18

Museo Popolare della Pineta- Viareggio




sabato 14 luglio 2018
FESTA INAUGURALE MUSEO POPOLARE DELLA PINETA A VIAREGGIO
Sabato 14 luglio 2018, alle ore 18:00, a Viareggio nella zona dello stadio, lato Viale dei Tigli (adiacente al Kiosko) verrà inaugurato con una festa il Museo Popolare della Pineta.
Si potranno vedere le opere donate dai molti artisti italiani che hanno aderito alla richiesta di trasformare in un museo a cielo aperto il pezzo di pineta che il “progetto asse di penetrazione” vorrebbe abbattere per creare una nuova via di collegamento verso il mare. Il Museo della Pineta nasce come azione collettiva in difesa del patrimonio naturalistico viareggino, contro il progetto devastante di una vera e propria superstrada a ridosso del Parco, in appoggio al Coordinamento No Asse e promosso dai due collettivi artistici Dada Boom e Superazione.

 La festa inaugurale inizierà alle ore 18:00 con la cerimonia presieduta dal direttore artistico del museo dott. Muschio Selvatico e dalla dott.ssa Fortunata Intemperie. Ci saranno visite guidate alle opere mentre cinque gruppi musicali, disposti lungo il percorso del museo, accompegnaranno i visitatori che potranno assistere anche a diverse performance artistiche.
Alle ore 23:00 la festa prosegue al CSOA/SARS, nella zona delle piscine comunali, con una nottata di musica Hip Hop.

Per l’inaugurazione si vedranno le opere che i primi 26 artisti hanno appositamente creato per la pineta. Il Museo sarà poi in continuo aggiornamento per permettere ai tanti altri artisti che si sono detti interessati (come anche alle persone comuni) di esporre una propria creazione negli spazi di questo nuovo Museo Popolare che intende difendere, con gli strumenti dell’arte e della creatività, un impotante pezzo del territorio viareggino dalla solita speculazione utile ai “soliti pochi”. Si vuole così proporre un’altra idea di città e di comunità: inclusiva, solidale, dove la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti e del benessere degli esseri viventi siano al centro e dove la partecipazione sia reale, diffusa e democratica.


https://museopineta.wordpress.com/

https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/la-pineta-diventa-atelier-per-protesta-dove-passer%C3%A0-l-asse-ora-c-%C3%A8-un-museo-1.4029840




ELISA ZADI
Psyche-Gohei
dentro è oltre/inside is over


Il progetto di Elisa Zadi intende far riflettere i partecipanti su due tematiche a lei particolarmente care: l’introspezione psicologica e la sacralità dell’albero. Psyche, oltre che anima, era il nome che nel periodo rinascimentale individuava lo specchio posto nella stanza privata; i gohei, invece, sono delle decorazioni cartacee che in Giappone vengono messe a omaggiare gli alberi-kami, alberi centenari e quindi sacri. Come da tradizione orientale, l’opera si presenta come una corda-circonferenza da installare al tronco dell’albero prescelto: questa si compone, ad intervalli ritmati, da piccoli autoritratti su tela eseguiti allo specchio, dagli specchi-psyche che riflettono la luce e i volti dei partecipanti alla performance, e dai gohei contenenti messaggi dedicati. In questa nuova azione performativa di Elisa Zadi, concettualmente penetrante, gli elementi vengono simbolicamente e fattualmente a incontrarsi e a convivere, pur appartenendo a due culture e filosofie lontane nel tempo e nello spazio, come quella greco-occidentale e quella nipponico-orientale. L’artista riesce con semplicità ad unirli in un’opera che vuole essere universale, superando ogni distanza culturale e geografica, ricordandoci la nostra natura di esseri viventi composti dai medesimi elementi. Chiamato ad avvicinarsi, l’osservatore entrerà in contatto non soltanto con gli autoritratti, frutti figurativi derivati dall’indagine pittorico-introspettiva che molto ha contribuito a definire la personalità di Elisa Zadi nel panorama contemporaneo, ma avrà modo di confrontarsi con se stesso. Fondamentale è lo spazio naturale dove l’esperienza avverrà, il bosco, uno dei luoghi sacri ed animati per eccellenza. Si dice che se non vai nei boschi, se non sai abbandonarti alla Natura con libertà e coraggio, nulla in verità potrà succedere mai e la vita non avrà un vero e proprio inizio. Lo stesso si può dire per l’Arte in sè, che è il modo più alto e intenso per conoscere noi stessi.
The Elisa project Zadi intends to reflect the participants on two issues to you particularly care: psychological introspection and the sacredness of the tree. Psyche, as well as soul during the Renaissance, was the name that identified the mirror placed in the private room; the gohei, are paper  decorations that, in,  Japan are made to Eastern tradition, the work looks like a rope-circumference to install the trunk of the tree: this is composed, rhythmic intervals, from small portraits on canvas made in the mirror, mirrors-psyche that reflect light and flights of the participants in the performance, and gohey containing dedicated messages. In this new performance action of Elisa Zadi, conceptually prenetante, items are symbolically and factually, to meet and live with, while belonging to two cultures and philosophies that are distant in time and space, as the Greek- Japanese and Eastern – Western. The artist manages with ease to merge them into a work that wants to be universal, overcoming , and every cultural and geographical distance, reminding us of our nature of living beings composed of the same elements.Called to come closer, the observer will come into contact not only with self-portraits, figurative fruits derived from the pictorial introspective-investigation that much helped to define the personality of Elisa Zadi in the contemporary scene, but will be able to confront himself too. The natural area  is essential where the experience, the forest, one of the sacred places and animated. It is said that if you don’t go in the Woods and can’t abandon yourself  to nature with freedom and courage, nothing will ever happen, and life will not have a real beginning. The same can be said of the art itself, which is way higher and intense to know ourselves.





Il 14 luglio a Viareggio è successo qualcosa!!! Collettivo Dada Boom,Collettivo SuperAzione e CSOA SARS hanno inaugurato il Museo Popolare della Pineta. Molti artisti e artiste provenienti da tutta Italia hanno aderito al progetto di Dada Boom e SuperAzione immolando le proprie opere installate lungo il tragitto dello scellerato progetto di devastazione ambientale dell' Asse di Penetrazione, una superstrada di 16 metri di larghezza fortemente voluta dall' amministrazione comunale di Viareggio e dalla Regione Toscana, che prevedrebbe l' abbattimento di circa 800 alberi, molti dei quali secolari, oltre all' inquinamento dell' adiacente Parco Migliarino S. Rossore e alla demolizione di una palazzina. A questo scempio si sono opposti, oltre a numerosi comitati, associazioni e collettivi viareggini, anche molti artisti che hanno posizionato le proprie opere per salvare la pineta. in questo modo non solo l' arte è diventata una pratica di resistenza concreta, ma è anche occasione di sprovincializzare una battaglia territoriale e diffonderla nel panorama nzaionale. L'ambiente e la salute sono di tutt@!!! Il museo è sempre aperto e chiunque puo' aderire a questa protesta artistica inviando il proprio progetto alla mail museopineta@gmail.com . Ringraziamo tutti e tutte gli artisti e le artiste intervenut@: - Laura Serafin - M.D. - VerdeGiac - Barbara Fluvi - Annapia Ferrara - Davide Bondielli - Michela Carmazzi - Maurizio Rivolart - Claudio Mossart - Sara Bellandi Gian Luca Cupisti - Helic - Enzo Correnti - Adriana Perego - Alerti - Graziano Dovichi - Chiara Onesto Consorti - Nicholas Maurich - Ina Ripari - Alessandro Giannetti - Murat Onol - Isa De Pasquale - Giulia Vergalito - Salvo La Selva - EMA Oldenburg - Tatiana Villani - Daniele Emilio Cinquini - Ettore Morandi - Patatart - Simona Dipasquale - Valentina Lapolla - Rosaria Falco - Elisa Zadi - Eugenio Sanna - Manrico Fiorentini - Sylvia Zanotto - Zocaffè - Claudia Galli - Katia Lari Faccenda - Società Atomodale - Antonio Fraioli - Marco e Romeo un ringraziamento particolare al KiosKo, sempre disponibile e solidale ed ai compagni e compagne del Comitato per la Salvezza della Pineta.