18/12/18

Ophen Virtual Art




SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
"SELFIE - Searching for Identity" con 72 artisti internazionali
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“SELFIE / Searching for Identity”
a cura di Sandro Bongiani


Da venerdì 28 dicembre 2018 al 28 aprile 2019
Inaugurazione: domenica 23 dicembre 2018, ore 18.00

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D - Salerno, Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00



SPAZIO  OPHEN VIRTUAL ART GALLERY   DI  SALERNO
Un nuovo spazio virtuale e planetario no-profit  online creato per essere accessibile 24 ore su 24 da tutto il  mondo.
La  Collezione Bongiani  e' una piattaforma web no-profit  online di arte contemporanea. Le nostre mostre virtuali non sono semplici filmati o presentazioni di  book  fotografici ma veri ambienti tridimensionali dove lo spettatore si ritrova immerso  a 360°  negli  spazi virtuali  della galleria e può  muoversi liberamente per visitare le opere esposte.

  Siamo uno dei primi e più  importanti  team di eventi virtuali no-profit al mondo.  Le mostre vengono inaugurate come in una vera galleria d'arte con un comunicato stampa inviato  ai rispettivi interlocutori,  la presentazione della mostra   da parte di un critico d'arte e con  il relativo catalogo presentato in edizione on-line.  Al termine della mostra  l'evento svolto  viene  archiviato  permanentemente per essere eventualmente rivisitato.



VISITA IL SITO DEDICATO  AL NOSTRO MUSEO E GALLERIA D'ARTE
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

 

Il Nuovo Spazio: Ophen Virtual Art Gallery 

della Collezione Bongiani di Salerno
Questa precedente  piattaforma interattiva Ophenvirtualart.it  attiva  con successo per diversi anni (da ottobre 2009 a novembre 2015) è stata sostituita degnamente dall’attuale  interfaccia  interattiva della Collezione Bongiani Art Museum, comprendente la Collezione immaginaria, la Collezione reale di grafica contemporanea e la nuova piattaforma dello Spazio Ophen Virtual Art Gallery, uno spazio ancora più interattivo e veloce capace di rispondere alle esigenze concrete degli utenti del web e far conoscere l’arte contemporanea  in modo semplice,  diretto e “democratico” ad un pubblico sempre più vasto e interessato.   
Questa nuova "piattaforma culturale" risulta a oggi una  delle prime  e più  importanti gallerie virtuali interattive "no profit” al mondo che  operano sistematicamente  on line con un serio programma continuativo di proposte culturali.

13-21 DICEMBRE 2018 
 "SELFIE/ SEARCHING FOR IDENTITY"

opera di Elisa Zadi
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Quale identità?

Viviamo in un'epoca uniformata con esseri profondamente omologati e scissi, caratterizzati da  una profonda dissociazione dalla realtà che condiziona pesantemente  il nostro inquieto esistere. Come scrive nella presentazione Sandro  Bongiani: La perdita dell’identità dell’uomo contemporaneo ormai assuefatto a modi precostituiti e imposti dal sistema sociale genera confusione e dissociazione in questa società carica di profondi cambiamenti culturali, sociali e politici, segnata dall’alterità e dai nuovi e possibili modi nella costruzione dell’io, smantellando  i consueti concetti tradizionali  sostituiti da nuove e provvisorie percezioni e dal nuovo modo di relazionarsi; non più l’immagine di come siamo, ma come possiamo “essere” sostituendo all’immagine di se stesso quella riflessa e appetibile dell’altro. Tutto ciò fa apparire l’uomo  complicatamente inespressivo e inutile. Solo l'artista, da bravo e curioso analista mette a nudo l’uomo di fronte a se stesso, al suo specchio culturale e sociale, facendo intendere come la tecnologia odierna abbia sconvolto definitivamente in nostro vivere. Con ciò non desidera affatto costruire l’io come registrazione del bello, bensì come possibilità per accedere ad un livello più profondo di coscienza nella realtà, definendo un modello molto più concreto rispetto alla convinzione di un modello stereotipato e anonimo dell'attuale presente, imposto e condizionato attraverso la pubblicità e gli strumenti di persuasione occulta. L'essere ridotto a “una dimensione” evidenzia  in modo problematico la propria fragilità condividendo la similitudine, la ripetitività, la somiglianza dell'altro e negando la conoscenza di un’io che non riesce e non desidera definirsi e consolidarsi in forme più stabili. Di certo, questi condizionamenti accettati ormai per consueti  e  normali  smantellano la costruzione di un io personale  accettando passivamente i luoghi comuni e preferendo un falso modo di “essere” nel tentativo estremo di appropriazione di una pseudo unità per trovare se stesso. Nel sentirci smarriti e indifesi siamo costretti tutti a scrutarci allo specchio del nostro “io impersonale”  alla ricerca di una qualsiasi identità anonima e sterilizzata, ma perfettamente aderente alla precarietà del nostro esistere e di come siamo diventati.     


Artisti presenti: Guglielmo Achille Cavellini , Picasso Gaglione , Luc Fierens , Reid Wood ,  Noriko Shimizu , John M. Bennett , Rosalie Gancie , Mailarta , Snappy , Maria Alejandra Besozzi , Matthew Rose , Miguel Jimenez , Coco Gordon , Cracker Jack Kid , Mustafa Cevat Atalay , C. Mehrl  Bennett , Fernando Aguiar , Monsenhor enVide neFelibata , Anja Mattila , Marina Salmaso , Remy Penard , Pedro Bericat , Michel Della Vedova , Maria Josè Silva – Mizè , Clemente Padin , Maya Lopez Muro , Jacob de Chirico , Ruggero  Maggi , Emilio Morandi , Ernesto Terlizzi  , Mauro Molinari , Pier Roberto Bassi , Rolando Zucchini , Gino Gini , Carlo Iacomucci , Fernanda Fedi , Claudio Grandinetti , Luisa Bergamini , Giovanni Fontana , Enzo Patti , Giancarlo Pucci , Vittore  Baroni , Elisa Zadi , Marcello Diotallevi , Alfonso Caccavale , Alessandra Angelini  , Antonio Sassu , Calogero Barba , Anna Boschi , Giovanni Bonanno , Lamberto Caravita , Bruno Cassaglia , Maria Credidio , Renata e Giovanni Stada , Maria Grazia Martina , Cinzia Farina , Domenico Severino , Daniele Virgilio , Gian Paolo Roffi , Antonella Sassanelli , Gianni Romizi, Pierpaolo Limongelli , Santini del Prete , Lancillotto Bellini , Domenico Ferrara Foria , Bruno Pierozzi , Claudio Romeo , Fulgor G. Silvi , Roberto Scala , Francesco Cornello , Fiorentina Giannotta , Roberta Savolini.
 
opera di Noriko Shimizu


opera di Marcello Diotallevi

opera di Giovanni Bonanno

 Which identity?

Never before has man been faced with a situation of "total s-nourishment" as in our day. The technological civilization has upset the normal relationship between man and nature, shattered the usual concept of space / time and consolidated the sense of loss. The rapidity and acceleration of our existence has negatively affected all modern civilization. The isolation of our time from that of nature, the continuous and nomadic movement of our movements has become an essentially "artificial" element no longer tied to normal rhythms. The space-time dimension of the earth and of the universe has contracted to such an extent that it gives way to the speed of television transmission in real time in an essentially "immaterial" and inactive dimension. A capitalist society that has lost the usual points of reference and created the constriction and the great emptiness of contemporary man; now nothing is measurable, there are no longer even stable models. We live in a very precarious situation where the movements, real-time communications, television, the distorted use of social networks like Facebook, Instagram, the paranoid and manic photographic selfie, along with other contingent factors have changed and deleted the identity of each of us. We often change the identity of what is second, of the context in which we find ourselves using the same gestures and the same language, perhaps out of fear of being marginalized; we are afraid of appearing "different" from others and therefore we look at the other "in an attempt to be the same person. In this comparison there is the urgency to redesign the boundaries of the ego, the ego and the other are continually involved and conditioned in a transcurrent and indeterminate process of definition and remodulation. Otherness means comparison between the self and the other and suggests similarity, difference and way of stabilizing an identity. Furthermore, it is also the ability to change, to cross certain boundaries and become "other". With the otherness new borders are created, but also new limits. With assimilation and simulation we tend to eliminate distinction and diversity in a process by which the otherness of the other (or ours) is called to conform. In some ways, contemporary man perpetuates the concepts of assimilation, resemblance and diversity. However, "to be" means not to conform to anyone; do not wish to achieve similarity in anything. The loss of the identity of the contemporary man by now accustomed to pre-established ways and imposed by the social system generates confusion and dissociation in this society full of profound cultural, social and political changes, marked by otherness and by new and possible ways in the construction of I, dismantling the usual traditional concepts replaced by new and temporary perceptions and the new way of relating; no longer the image of how we are, but how we can "be" replacing the image of ourselves with the reflex and appetizing of the other. All this makes the man appear complicatedly expressionless and useless. Only the artist, as a good and curious analyst, exposes man in front of himself, to his cultural and social mirror, making us understand how today's technology has definitely upset our lives. With this it does not want to construct the ego as a recording of beauty, but as a possibility to access a deeper level of consciousness in reality, defining a model much more concrete than the conviction of a stereotyped and anonymous model of the present, imposed and conditioned through advertising and the tools of occult persuasion. We live in an age uniformed with deeply homologated and split beings, characterized by a profound dissociation from the reality that heavily affects our life. Man can try to overcome his limitations and his certainties, but he must not lose consciousness of himself, of his "personal self" and the difference "of the other". Being reduced to one dimension in a problematic way highlights one's own fragility by sharing the similarity, repetitiveness, the similarity of the other and denying the knowledge of an ego that fails and does not wish to define itself and consolidate itself in more stable forms.  Of course, these conditioning accepted by ordinary and normal now dismantle the construction of a personal ego by passively accepting the clichés and preferring a false way of being in the extreme attempt of appropriation of a pseudo unity to find itself. It is no coincidence, if we deliberately used, for the first time in one of our virtual shows, a sought-after frame of great workmanship and beauty, this would make us reflect on the precarious condition of the individual who supremely demands the appearance of the other, in this case is the frame, the priority role of managing and giving body to its visibility. An entirely lacerated individuality that can not find its logical dimension. In feeling lost and helpless we are all forced to scrutinize ourselves in the mirror of our "impersonal self" in search of any anonymous and sterilized identity, but perfectly adhering to the precariousness of our existence and of how we have become.  

Sandro Bongiani


opera di Coco Gordon

























12/07/18

Museo Popolare della Pineta- Viareggio




sabato 14 luglio 2018
FESTA INAUGURALE MUSEO POPOLARE DELLA PINETA A VIAREGGIO
Sabato 14 luglio 2018, alle ore 18:00, a Viareggio nella zona dello stadio, lato Viale dei Tigli (adiacente al Kiosko) verrà inaugurato con una festa il Museo Popolare della Pineta.
Si potranno vedere le opere donate dai molti artisti italiani che hanno aderito alla richiesta di trasformare in un museo a cielo aperto il pezzo di pineta che il “progetto asse di penetrazione” vorrebbe abbattere per creare una nuova via di collegamento verso il mare. Il Museo della Pineta nasce come azione collettiva in difesa del patrimonio naturalistico viareggino, contro il progetto devastante di una vera e propria superstrada a ridosso del Parco, in appoggio al Coordinamento No Asse e promosso dai due collettivi artistici Dada Boom e Superazione.

 La festa inaugurale inizierà alle ore 18:00 con la cerimonia presieduta dal direttore artistico del museo dott. Muschio Selvatico e dalla dott.ssa Fortunata Intemperie. Ci saranno visite guidate alle opere mentre cinque gruppi musicali, disposti lungo il percorso del museo, accompegnaranno i visitatori che potranno assistere anche a diverse performance artistiche.
Alle ore 23:00 la festa prosegue al CSOA/SARS, nella zona delle piscine comunali, con una nottata di musica Hip Hop.

Per l’inaugurazione si vedranno le opere che i primi 26 artisti hanno appositamente creato per la pineta. Il Museo sarà poi in continuo aggiornamento per permettere ai tanti altri artisti che si sono detti interessati (come anche alle persone comuni) di esporre una propria creazione negli spazi di questo nuovo Museo Popolare che intende difendere, con gli strumenti dell’arte e della creatività, un impotante pezzo del territorio viareggino dalla solita speculazione utile ai “soliti pochi”. Si vuole così proporre un’altra idea di città e di comunità: inclusiva, solidale, dove la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti e del benessere degli esseri viventi siano al centro e dove la partecipazione sia reale, diffusa e democratica.


https://museopineta.wordpress.com/

https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/la-pineta-diventa-atelier-per-protesta-dove-passer%C3%A0-l-asse-ora-c-%C3%A8-un-museo-1.4029840




ELISA ZADI
Psyche-Gohei
dentro è oltre/inside is over


Il progetto di Elisa Zadi intende far riflettere i partecipanti su due tematiche a lei particolarmente care: l’introspezione psicologica e la sacralità dell’albero. Psyche, oltre che anima, era il nome che nel periodo rinascimentale individuava lo specchio posto nella stanza privata; i gohei, invece, sono delle decorazioni cartacee che in Giappone vengono messe a omaggiare gli alberi-kami, alberi centenari e quindi sacri. Come da tradizione orientale, l’opera si presenta come una corda-circonferenza da installare al tronco dell’albero prescelto: questa si compone, ad intervalli ritmati, da piccoli autoritratti su tela eseguiti allo specchio, dagli specchi-psyche che riflettono la luce e i volti dei partecipanti alla performance, e dai gohei contenenti messaggi dedicati. In questa nuova azione performativa di Elisa Zadi, concettualmente penetrante, gli elementi vengono simbolicamente e fattualmente a incontrarsi e a convivere, pur appartenendo a due culture e filosofie lontane nel tempo e nello spazio, come quella greco-occidentale e quella nipponico-orientale. L’artista riesce con semplicità ad unirli in un’opera che vuole essere universale, superando ogni distanza culturale e geografica, ricordandoci la nostra natura di esseri viventi composti dai medesimi elementi. Chiamato ad avvicinarsi, l’osservatore entrerà in contatto non soltanto con gli autoritratti, frutti figurativi derivati dall’indagine pittorico-introspettiva che molto ha contribuito a definire la personalità di Elisa Zadi nel panorama contemporaneo, ma avrà modo di confrontarsi con se stesso. Fondamentale è lo spazio naturale dove l’esperienza avverrà, il bosco, uno dei luoghi sacri ed animati per eccellenza. Si dice che se non vai nei boschi, se non sai abbandonarti alla Natura con libertà e coraggio, nulla in verità potrà succedere mai e la vita non avrà un vero e proprio inizio. Lo stesso si può dire per l’Arte in sè, che è il modo più alto e intenso per conoscere noi stessi.
The Elisa project Zadi intends to reflect the participants on two issues to you particularly care: psychological introspection and the sacredness of the tree. Psyche, as well as soul during the Renaissance, was the name that identified the mirror placed in the private room; the gohei, are paper  decorations that, in,  Japan are made to Eastern tradition, the work looks like a rope-circumference to install the trunk of the tree: this is composed, rhythmic intervals, from small portraits on canvas made in the mirror, mirrors-psyche that reflect light and flights of the participants in the performance, and gohey containing dedicated messages. In this new performance action of Elisa Zadi, conceptually prenetante, items are symbolically and factually, to meet and live with, while belonging to two cultures and philosophies that are distant in time and space, as the Greek- Japanese and Eastern – Western. The artist manages with ease to merge them into a work that wants to be universal, overcoming , and every cultural and geographical distance, reminding us of our nature of living beings composed of the same elements.Called to come closer, the observer will come into contact not only with self-portraits, figurative fruits derived from the pictorial introspective-investigation that much helped to define the personality of Elisa Zadi in the contemporary scene, but will be able to confront himself too. The natural area  is essential where the experience, the forest, one of the sacred places and animated. It is said that if you don’t go in the Woods and can’t abandon yourself  to nature with freedom and courage, nothing will ever happen, and life will not have a real beginning. The same can be said of the art itself, which is way higher and intense to know ourselves.





Il 14 luglio a Viareggio è successo qualcosa!!! Collettivo Dada Boom,Collettivo SuperAzione e CSOA SARS hanno inaugurato il Museo Popolare della Pineta. Molti artisti e artiste provenienti da tutta Italia hanno aderito al progetto di Dada Boom e SuperAzione immolando le proprie opere installate lungo il tragitto dello scellerato progetto di devastazione ambientale dell' Asse di Penetrazione, una superstrada di 16 metri di larghezza fortemente voluta dall' amministrazione comunale di Viareggio e dalla Regione Toscana, che prevedrebbe l' abbattimento di circa 800 alberi, molti dei quali secolari, oltre all' inquinamento dell' adiacente Parco Migliarino S. Rossore e alla demolizione di una palazzina. A questo scempio si sono opposti, oltre a numerosi comitati, associazioni e collettivi viareggini, anche molti artisti che hanno posizionato le proprie opere per salvare la pineta. in questo modo non solo l' arte è diventata una pratica di resistenza concreta, ma è anche occasione di sprovincializzare una battaglia territoriale e diffonderla nel panorama nzaionale. L'ambiente e la salute sono di tutt@!!! Il museo è sempre aperto e chiunque puo' aderire a questa protesta artistica inviando il proprio progetto alla mail museopineta@gmail.com . Ringraziamo tutti e tutte gli artisti e le artiste intervenut@: - Laura Serafin - M.D. - VerdeGiac - Barbara Fluvi - Annapia Ferrara - Davide Bondielli - Michela Carmazzi - Maurizio Rivolart - Claudio Mossart - Sara Bellandi Gian Luca Cupisti - Helic - Enzo Correnti - Adriana Perego - Alerti - Graziano Dovichi - Chiara Onesto Consorti - Nicholas Maurich - Ina Ripari - Alessandro Giannetti - Murat Onol - Isa De Pasquale - Giulia Vergalito - Salvo La Selva - EMA Oldenburg - Tatiana Villani - Daniele Emilio Cinquini - Ettore Morandi - Patatart - Simona Dipasquale - Valentina Lapolla - Rosaria Falco - Elisa Zadi - Eugenio Sanna - Manrico Fiorentini - Sylvia Zanotto - Zocaffè - Claudia Galli - Katia Lari Faccenda - Società Atomodale - Antonio Fraioli - Marco e Romeo un ringraziamento particolare al KiosKo, sempre disponibile e solidale ed ai compagni e compagne del Comitato per la Salvezza della Pineta.




 

25/06/18

Contingenze

CONTINGENZE
opere pittoriche di Elisa ZADI

opening sabato 30 giugno 2018 ore 17:00
presso La Barbagianna Casa d'Arte

via di Grignano 25, Pontassieve (FI)
30 giugno – 25 agosto 2018





Sabato 30 giugno 2018 in occasione della XXVII Rassegna d’Arte presso La Barbagianna – una Casa per l’Arte Contemporanea, Elisa Zadi presenterà la sua mostra personale dal titolo “Contingenze”. La mostra sarà composta in prevalenza da opere pittoriche e installazioni pittoriche che saranno allestite nei locali de La Barbagianna; le opere saranno inserite in un contesto particolare, abitativo e articolato per questo in più stanze che diventeranno sale monotematiche per le opere della giovane artista. L’evento curato da Alessandra Borsetti Venier sarà presentato dalla critica d’arte Laura Monaldi che scrive: “Il mondo pittorico di Elisa Zadi è inconfondibile e dettato da una particolare espressività capace di mettere in luce l’elemento emotivo al di là dell’immagine rappresentata; è un viaggio intimo nell’essenza del sé volto a cogliere le sfumature dei sensi e le manifestazioni dell’anima; è un’indagine che dalle realtà oggettive del mondo porta lo spettatore nella dimensione isolata e misteriosa dell’introspezione; è il tentativo di fare del gesto artistico un atto creativo che manipola l’immagine con espressionistici giochi di colore fino a cogliere quella spiritualità umana perduta nel tempo. Come in un gioco di specchi, l’artista racconta se stessa attraverso ciò che la tela e gli strumenti del mestiere gli permettono di comunicare, avvolta nella meditazione e nello slancio intuitivo della contemplazione. Nel suo percorso Elisa Zadi si è fatta pittrice e perfomer, unendo all’aulica tecnica pittorica il vitalismo scenografico ed eclettico della teatralità estetica, donando al mondo l’irripetibile possibilità di immergersi nei turbamenti umani, in una catarsi d’eccezione che da sguardo a sguardo purifica dal consueto modo di sentire e percepire l’esistenza circostante. Nelle sue performance il mondo naturale e umano entrano in una simbiosi mistica tale da suscitare nello spettatore un senso catartico unico e irripetibile. Variando di luogo in luogo le azioni performative di Elisa Zadi entrano in sintonia con l'ambiente circostante, facendo dello spazio e del tempo dell'azione un unicum travolgente e introspettivo. I gesti, le declamazioni, gli strumenti e gli oggetti di scena prendono parte a una sorta di atto teatrale, di cui l'artista si fa protagonista e portavoce di un messaggio da esprimere non solo con la pittura ma con tutto il proprio corpo. Il misticismo che pervade l'azione costringe a un dialogo diretto con l'Universo e i suoi segreti. L'artista diviene un vate e una sacerdotessa che ha l'arduo compito di condurre lo spettatore alla scoperta di ciò che gli occhi non possono cogliere, di ciò che esiste oltre le apparenze dell'esistenza e di ciò che si cela oltre la Vita. Intime e profonde le performance di Elisa Zadi indagano le aporie delle coscienze collettive, ristabilendo l'armonia naturale persa nella società contemporanea, riscoprendo miti e ideologie perse nel tempo ma che ancora vivono nell'anima sensibile di colei che ha ancora il coraggio di toccare la terra con le mani e sporcarsi con ciò che l'esistente ci dona attimo dopo attimo.”

http://julietartmagazine.com/it/events/elisa-zadi-contingenze/

http://www.arteraku.it/pagine/scheda-agenda.asp?id=3863

http://www.espressionearte.it/eventi/dettaglio/contingenze_-_opere_pittoriche_di_elisa_zadi

http://www.vivertempo.it/evento.asp?lnk=contingenze-opere-pittoriche-di-elisa-zadi-pontassieve

http://www.gogofirenze.it/contingenze-opere-pittoriche-di-elisa-zadi.html 







Con il patrocinio di: Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze, Comune di Firenze, Comune di Pontassieve

XXVII Rassegna internazionale “Incontri d’Arte”
a cura di Alessandra Borsetti Venier
Prima parte 30 giugno-25 agosto
Seconda parte 8 settembre-31 ottobre

Anche quest’anno la Rassegna sarà una festa del “fare arte” in occasione dei ventisette anni di attività della Barbagianna. Dal 1992 l’artista/editore Alessandra Borsetti Venier ha dedicato la proprie casa a luogo espositivo per l’arte contemporanea, nonché a residenza per giovani artisti. È anche la sede della casa editrice MORGANA EDIZIONI, dell’associazione culturale MultiMedia91 e dell’Archivio della Voce dei Poeti. Lo spirito che anima da tanti anni questi “Incontri d’Arte” si origina dalla consapevolezza che, per prima cosa, serve rifiutare ogni separatezza e frantumare i codici tradizionali di comportamento per mettersi a repentaglio, nel tentativo di produrre arricchimento reciproco in un sistema integrale dove arte e scienza, impegno morale e politico coincidano. È così che questa casa diventa il luogo ideale d’incontro tra i diversi linguaggi artistici e l’operosità, il luogo che accoglie e ospita.
Davvero una prova di forza, amore e resistenza che merita di essere festeggiata insieme ai tanti amici poeti, scrittori, musicisti, artisti, intellettuali, con i quali in questi anni si sono condivisi progetti, idee e passioni. Un invito speciale a chi vorrà essere presente e partecipe per la prima volta, perché chiunque condivida questi pensieri è un ospite gradito!


PROGRAMMA
Al saluto dei rappresentanti delle istituzioni seguono le presentazioni delle tre mostre d’arte e degli incontri con la poesia.
☼ “Contingenze” mostra di Elisa Zadi
Intervento critico di Laura Monaldi
☼ Omaggio ai 70 anni di Ryosuke Cohen (1948-2018) a cura di Sandro Bongiani dell’Ophen Virtual Art Gallery di Salerno.
☼ “Hortus conclusus. Può una fotografia fare ombra?”
mostra di Roberto Pupi. Intervento critico di Angela Sanna
☼ Seguono INCONTRI CON LA POESIA:
Mariella Bettarini presenta la rivista L’area di Broca, semestrale di letteratura e conoscenza, con letture “dal vivo”. Intervengono alcune delle redattrici e dei redattori: Massimo Acciai Baggiani, Silvia Batisti, Maria Grazia Cabras, Graziano Dei, Alessandro Franci, Rossella Lisi, Roberto Mosi, Antonella Pierangeli, Aldo Roda.
☼ ore 20 – 21 Cena sull’aia
☼ ore 21 Proiezione del video “Antologia” di Gabriella Maleti
☼ Proiezione del video “Red iceberg” dedicato alla lotta contro la violenza di genere con le letture poetiche di: Mariella Bettarini – Michele Brancale – Rino Cavasino – Caterina Davinio – Annamaria Ferramosca – Kiki Franceschi – Vincenzo Lauria – Dante Maffia – Gabriella Maleti – Massimo Mori – Maria Pia Moschini – Marco Palladini – Brenda Porster – Francesco M.T. Tarantino. Musica di Gianluca Venier. Con estratti di alcune performance di Alessandra Borsetti Venier. Musica di Davide Valecchi.
L’Archivio della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico.

Info: INGRESSO LIBERO – visita alle mostre su appuntamento 055 8398747 – 335 6676218
Con la collaborazione di: MultiMedia91, Archivio della Voce dei Poeti, Morgana Edizioni, Area N.O., Area di Broca, dell’Ophen Virtual Art Gallery di Salerno