12/04/24

La Misura Umana


 



LA MISURA UMANA

Cinque visioni di pittura contemporanea

24 aprile – 11 maggio 2024

Circolo degli Esteri, Sala degli Artisti - Roma


Eugenia Carabba Tettamanti e Giuseppe Cotroneo, in collaborazione con il Circolo degli Esteri, sono lieti di presentare la mostra collettiva:

La Misura Umana. Cinque visioni di pittura contemporanea”.

L’esposizione ospita le opere di cinque giovani artisti italiani: Verdiana Bove, Anna Capolupo, Giulio Catelli, Alessandro Giannì, Elisa Zadi, pittori e pittrici provenienti da percorsi eterogenei che però confluiscono in un’unica grande famiglia: la narrazione pittorica figurativa.

Il progetto espositivo mira ad indagare le nuove dimensioni dell’umanità in termini di relazioni, individualità, simbologie e sintesi. Il concetto di “misura umana”, nel titolo, prende le mosse da alcune delle ultime interviste rilasciate da Jannis Kounellis tra il 2014 e il 2016, nelle quali egli racconta come la dimensione dell’uomo possa divenire unità di misura per interpretare il presente.

Per comprendere l’importanza di tale operazione è necessario esperire quella profondità morale che la ricerca di Kounellis ha lasciato in eredità alle generazioni successive:

le conclusioni di ordine emotivo-sociale alle quali è giunto il maestro, che si sono trasformate nei frame pittorici dei periodi storici con i quali egli si è confrontato, oggi possono essere prese in prestito dagli artisti che si cimentano con un nuovo momento storico e con la misurazione dell’umano.

Partendo da questi bisogni socio-relazionali, in una fase temporale ancora pienamente post pandemica, scaturisce la necessità di un progetto espositivo che ponga al centro l’arte contemporanea (in questo caso pittura) come nuovo linguaggio in grado di ri-costruire consapevolezze condivise. L’obiettivo della mostra è la rappresentazione di un quotidiano autentico, declinato sotto forma di pennellate, mediante il quale è possibile descrivere racconti universali di vita reale. Fragilità e complessità autentiche, tornano ad essere immagini familiari per ciascuno di noi.

Il filo comune che unisce gli artisti in mostra individua nelle opere di Elisa Zadi una introspezione che non perde mai di vista il contesto esterno fatto di natura; nelle opere di Giulio Catelli il colore autentico della città viva, ed in Verdiana Bove una delicatezza nel voler indagare vicinanze relazionali sottese. Questo dialogo aperto tra le espressività rappresentate continua con Alessandro Giannì ed il riferimento visibile ad una dimensione della scomposizione creata da complessità morali, per terminare con Anna Capolupo e la straordinaria tensione simbolica di riti ed oggetti legati alla quotidianità. Una pluralità di premesse che porta ad una conclusione univoca appartenente alla sfera umana.

<< Il mio problema è l’uomo come misura, non come rappresentazione. >>

Jannis Kounellis

Scheda informativa:

TITOLO: La misura umana. Cinque visioni di pittura contemporanea

ARTISTI: Verdiana Bove, Anna Capolupo, Giulio Catelli, Alessandro Giannì, Elisa Zadi LUOGO: Circolo degli Esteri, Sala degli Artisti – Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42 –Roma DURATA: Dal 24 aprile al 11 maggio 2024, visita con ingresso libero previa prenotazione. VERNISSAGE: Private view su invito 23 aprile 2024, ore 18:00, alla presenza degli artisti.



Realizzato con il supporto di:

I.N.A.C. Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea – ente culturale che si prefigge la diffusione e la valorizzazione dell’Arte e della Cultura – nasce, contemporaneamente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nel 1975 dalla fusione di due Associazioni Culturali: la Società Voltaire e l’Accademia dei Pastori, entrambe fondate alla fine del XVIII secolo, quando l’Illuminismo si diffuse anche nel nostro Paese. Nel rispetto dei suoi fini istituzionali, ha collaborato con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con le

Soprintendenze, Direzioni Generali e Dipartimenti dello stesso Ministero, con Musei nazionali, con tutte le Regioni e i più importanti Comuni italiani.

AICA, Associazione Internazionale dei Critici d’Arte (Association Internationale des Critiques d’Art, AICA), è stata fondata nel 1950 con la finalità di rivitalizzare la critica d’arte e la libertà di espressione, che a causa della II Guerra Mondiale vennero messi a repentaglio a livello globale. Affiliata ad UNESCO, AICA è stata ammessa al rango di ONG nel 1951. L’associazione oggi vanta oltre 5000 iscritti provenienti da 95 Nazioni e sono presenti 63 sezioni nazionali.

Feudi di San Gregorio - Lo spirito pionieristico di questa azienda irpina, nata nel 1986, è alla base dell’ispirazione che anima la cantina e la curiosità che la porta ogni giorno a esplorare terre sconosciute, a cercare il confronto e l’incontro con nuove realtà, propulsori di idee innovative e visionarie. Nasce con questo spirito, dal 2014 la collezione d’arte contemporanea a sostegno della Fondazione di Comunità San Gennaro. Le opere site- specific degli artisti - fotografi, pittori, designer – con cui l’azienda collabora vengono poi

trasformate in bellissime etichette in edizione limitata, il cui ricavato viene interamente devoluto alla Fondazione, animata da Padre Loffredo. Nasce così il contenitore BE CURIOUS, il progetto che racchiude l’ormai pluriennale percorso artistico e culturale intrapreso da Feudi di San Gregorio, che si declina in differenti arti.

Fondato nel 1936 con finalità di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri,

Il Circolo degli Esteri mantiene tuttora una forte vocazione internazionale e concorre alle attività istituzionali e di rappresentanza del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Si ringrazia vivamente il Circolo degli Esteri per la disponibilità e per la concessione della prestigiosa Sala degli Artisti, sede del progetto espositivo.



Info:

Eugenia Carabba Tettamanti |340.296 0357| eugenia.carabba@gmail.com| instagram: @iugcarabba Giuseppe Cotroneo |340. 382 2018 | info@giuseppecotroneo.com | instagram: @giuseppecot Circolo degli Esteri | 06. 808 6130 | segreteria@circoloesteri.it



https://artecultura-ok.blogspot.com/2024/04/la-misura-umana-cinque-visioni-di.html

https://www.oltrelecolonne.it/la-misura-umana-la-mostra-al-circolo-degli-affari-esteri-di-roma/

https://www.cyranofactory.com/la-misura-umana-cinque-visioni-di-pittura-contemporanea-a-roma/

https://www.unfoldingroma.com/cultura/22075/la-misura-umana-cinque-visioni-di-pittura-contemporanea-al-circolo-degli-esteri/






















 











06/04/24

Mavare - il potere del femminile

 







Mavare – il potere del femminile


Venerdì 12 Aprile, alle ore 18.00, presso la FORO G Gallery di Via Lago Grande a Ganzirri, Messina, avrà luogo il vernissage della mostra “Mavare – il potere del femminile, a cura di Roberta Guarnera e Mariateresa Zagone. Le opere sono il frutto della selezione di un numero maggiore di lavori pervenuti a seguito del lancio dellopen call che ha inteso far lavorare gli artist* sul potere di guarigione e creare il collegamento tra lazione/creazione taumaturgica dellarte e il proprio potere personale.

Le Mavare erano quelle donne che, in società patriarcali che toglievano loro diritti e dignità, acuivano il lorosentire, tramandavano saperi tutti femminili fatti di riti e piante, di nenie e aruspicina, di fasi lunari e fondi di caffè e che, semplicemente, riuscivano a vedere meglio le cose, erano guaritrici. Erano nate con la capacità, o il dono (o, forse, la maledizione) di non avere filtri sugli occhi né nella mente. Per questo venivano, ben prima dei tempi delle nostre nonne, bollate come streghe. E per questo facevano paura – come fa paura chi dice la verità.

Noi donne, in questi rigurgiti di maschilismo tossico, siamo streghe quando ci poniamo domande, quando vogliamo capire. Quando ci ribelliamo ad una regola, quando ragioniamo con la nostra testa, quando scegliamo di usare il potere personale per la nostra crescita e non lo sacrifichiamo per la crescita dellaltro. E per questo ancora oggi esistono le streghe – ed esiste chi le vuole bruciare. E strega (o stregone) è chiunque non abbia paura di esplorare le proprie ombre.

Le venti opere in mostra (+ 2) provengono da varie regioni italiane (Sicilia, Toscana, Campania, Calabria) e vogliono essere una prima parziale mappatura di tradizioni, usi, nenie, riti, legati al potere del femminile.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 20 aprile negli orari riportati online della galleria.

https://foroggallery.com/





La commissione formata da Mariateresa Zagone (storica e critica d’arte) Carmen Cardilllo (docente di fotografia presso l' Accademia di Belle Arti di Catania) e Roberta Guarnera (artista e proprietaria della FORO G gallery)si è riunita per valutare le proposte ricevute per la #OpenCall e proclama vincitrice assoluta l'artista Elisa Zadi.

La sua ricerca esplora da un lato l’identità femminile, dall’altra, attraverso l’introspettivo ritratto frontale, il rito della guarigione dall’orzaiolo attraverso le gocce di olio tramutate in stelle. L’orzaiolo che, come le grandi e piccole infezioni, veniva associato al malocchio ricevuto, diventa qui ricordo della pratica ancestrale della bisnonna.

La giuria inoltre ha particolarmente apprezzato le opere di: Angelo Carmisciano per il disegno anatomico incentrato sulla potenza del ventre fortemente onirico, Giulia Bartoccelli per la potenza del concept in cui il tabù mestruale diventa filo conduttore di identità perdute, Michela Magazzù per la grande sintesi visiva che fa emergere gli occhi dal groviglio di linee, Rita Palla per la forza dell’immagine in cui tutte le ferite inferte all’identità della donna urlano dalla veste che riafferma il potere ancestrale di chi l’ha abitata.