La loro arte, pur provenendo da
universi creativi individuali, si fonde in una connessione armoniosa
che rivela una profonda comprensione reciproca. Ogni opera è come un
frammento di un puzzle più ampio, un frammento che trova la sua
giusta collocazione solo quando messo a contatto con gli altri,
costruendo così un'esperienza complessa e coinvolgente.
Ciò
che emerge in modo particolarmente suggestivo è la percezione
dell'incompiutezza. Come un eco delle molteplici sfaccettature
dell'esperienza umana, le opere lasciano spazi aperti, invitandoci a
partecipare attivamente, a completare le narrazioni. È attraverso
questa incompiutezza che le opere si aprono alle interpretazioni
personali, diventando specchio delle nostre esperienze e delle nostre
storie.
I ritratti e gli autoritratti (il corpo e la carne),
con la loro esplorazione di identità e autenticità, fungono da
fulcro emozionale. Gli elementi naturali quanto le mappe – sempre
Terra - , evocano una relazione profonda con la natura e con
l'essenza umana. Il risultato è un dialogo visivo che va oltre i
confini delle tele e si infonde nella nostra percezione del mondo
circostante, dove la mappa diventa carne e la carne, di nuovo, si
muta in pianta. Dove le zone di assenza sono quelle che piú chiama
alla presenza e tutto ci porta alla ricerca di una radice comune, una
sorgente vitale da cui tutto sgorga, plasmato dalle visioni delle due
artiste quanto dal nostro sentire.
E su questo istante si
regge anche l’opera che, in una sorta di performance in divenire,
troverà il suo completamento proprio durante la
mostra.
Un’istallazione a quattro mani, un’opera site
specific che le due artiste hanno creato a simbologia piena di
quello che è poi anche il titolo della mostra: Connessioni. Noi, la
natura, l’arte, l’altro, l’oltre.
L'opera "Connessioni:
dentro/fuori" rappresenta l'apice di questa interazione
artistica. Una collaborazione a quattro mani che va oltre la tela,
abbracciando lo spazio fisico e il pubblico. Questo progetto diventa
una rappresentazione tangibile del titolo stesso della mostra,
incarnando l'idea di connessione in tutte le sue sfumature. La
rappresentazione simbolica della natura e del femminino in questa
opera amplifica ulteriormente il suo significato, espandendosi come
una performance in continua evoluzione.
Attraverso il lavoro
di Serafini e Zadi, siamo trasportati in un viaggio intimo e
riflessivo. Il potere dell'arte si manifesta nella capacità di
evocare e di coinvolgere, di far emergere emozioni e riflessioni. In
queste opere, l'interazione tra corpi, spazi e simboli rivela un
intenso dialogo tra le artiste e con il pubblico, un dialogo che va
al di là delle parole e raggiunge le radici stesse delle connessioni
umane.
Mostra:
Connessioni 02 settembre - 28 ottobre 2023
Inaugurazione:
sabato 02 settembre ore 17.30 presso la Galleria SanLorenzo Arte,
Piazza Bodoni 4, Poppi, Arezzo.
Informazioni:
info@silviarossi.it;
3281126628 (solo whatsapp); www.galleriasanlorenzoarte.it