SETTE
Mostra
su progetto di Luca De Silva
12
- 13 maggio 2018
Certaldo
(FI) Palazzo Pretorio
Inaugurazione
12 maggio ore 17
Presentazione
di ALESSANDRA FROSINI
ALESSANDRA BORSETTI VENIER - GLORIA CAMPRIANI - ANTONIA FONTANA
CRISTINA GOZZINI - MANUELA MANCIOPPI - RACHEL MORELLET - ELISA ZADI
con la partecipazione di LUCA MATTI e LUCA DE SILVA
Sette
sono i colori dell'iride; Sette sono i chakra; Sette è il numero buddista della
completezza; Sette sono i metalli simbolici del percorso di trasmutazione
alchemica; Sette sono i poteri attivi della numerologia (attrazione,
formazione, repulsione, sussistenza, nutrizione, digestione e crescita); Sette
sono le stanze di una biblioteca privata in cui un uomo viene chiamato a
riordinare e archiviare libri e oggetti. Da qui ha inizio il racconto L’uomo
del Pozzo di Luca De Silva, da cui è tratto il film con la regia di Sirio Zabberoni,
sceneggiato da Roberto Venturi. Il film, dal titolo Anìmula, narra la
storia di un uomo incaricato di allestire una biblioteca privata composta da
sette stanze. Il percorso della storia si addentra nelle viscere di un pozzo librario
reale e metaforico al tempo stesso, in cui si svilupperanno
situazioni visionarie che porteranno l’uomo ad acquisire una coscienza di sé
fuori dall’ordinario, in un viaggio nei segmenti
dell'immaginario e dell’inconscio. La mostra Sette fa parte del
progetto Anìmula ed è stata concepita come uno spazio
dinamico ed esperienziale dentro gli ambienti del film, che ospitano le installazioni
create da sette artiste e il video d’animazione con
cui si apre il film. I sette interventi site-specific rappresentano
elementi della scenografia delle varie stanze, con cui l’uomo si
relazionerà nella sua fase extra sensoriale. Simboli, metafore, elementi di
sviluppo interiore, energie universali legate ai sette colori dello spettro
luminoso: un colore per ogni stanza, ogni colore affidato ad un’artista. E
il femminile, inteso come principio primo generativo, è fil rouge
fondante del progetto che unisce lavoro delle artiste, mostra, film e racconto.
Palazzo Pretorio Piazzetta del Vicariato 4,
Certaldo (FI) 0571 661219 - musei@comune.certaldo.fi.it
Orari: ore 9.30 - 13.30 ore
14.30 - 19.00 (aperto tutti i giorni) - ingresso libero
Associazione Culturale MultiMedia91 Via di Grignano 25, Pontassieve (FI) 055 8398747 - info@morganaedizioni.it
http://www.gonews.it/2018/04/25/certaldo-palazzo-pretorio-arriva-la-mostra-sette/
ANIMULA di Luca De Silva Quarta Stanza – Colore Verde
Elisa Zadi “LA PORTA-VERDE”
Elisa Zadi “LA PORTA-VERDE”
“Ho scoperto una tremenda legge che collega la 5° nota musicale, il colore verde e il calore …” Gustav Rol
Ho immaginato la quarta stanza come uno spazio che possa essere simbolicamente attraversato. In questa superficie gli elementi caratterizzanti della vegetazione vanno progressivamente ad alternarsi in lunghi fili che si estendono per tutta l’altezza del “portale” fino a focalizzarsi al centro in una piccola scultura in cera sospesa che ricorda un idolo-dea alato. Nel soffitto inclinato del “portale” è installato uno specchio, in modo che si rifletta l’opera stessa e le persone che si avvicinano, così da avere la sensazione di essere “immersi nel verde”. Le foglie sono state concepite imitando e interpretando piante della simbologia classica: acanto (prestigio e benessere), alloro (gloria e immortalità) ed edera (continuità e fedeltà). Le foglie realizzate per l’installazione sono state costruite con diversi materiali (legno, stoffa e carta), ognuna di esse è unica nel suo genere per forgia e colore; oltre a queste l’opera presenta numerosi elementi in foglia d’oro, piccoli specchi, luci e germogli reali da sementi. I germogli sono, insieme alla piccola scultura il fulcro significante dell’opera e, oltre che a trovarsi appesi in fili verticali, sono radunati in un simbolico quadrato al centro della struttura, nella base di essa, sotto la scultura sospesa. Oltre ai suggestivi elementi visivi, caratterizzati dai diversi colori, dalle luci e dai riflessi di essi negli specchi, altro fattore tenuto in considerazione è l’elemento sonoro: ai fili infatti sono applicati dei campanelli che suonano al loro minimo oscillare nell’aria: l’installazione prevedere anche una cassa con la registrazione della vibrazione della 5° nota musicale.
La 4°stanza, il 4° chackra, quello del "cuore" che sta a metà fra la parte terrena e quella spirituale; è simbolo di equilibrio, legato alla vibrazione del colore verde. Il colore della natura. Il racconto e la sceneggiatura descrivono come ci sia una trasformazione della materia-libri in foglie, fogliame che si trasforma fino a smaterializzarsi in una specie di stanza verde.
Ho immaginato questa scenografia come un'opera installativa che possa esprimere un passaggio fra materiale e immateriale, fra razionale e irrazionale, creando una struttura che le persone possano percorrere entrando in "una porta"; un Portale spazio-temporale che ne simboliggia l'entrata in una dimensione altra. Una porta magica, caratterizzata da foglie create con differenti materiali che interagiscono e si armonizzano con specchi, luci, germogli veri e messaggi segreti sottoforma di cartigli che gli spettatori potranno cogliere al loro passaggio.
Particolare attenzione è stata rivolta agli effetti ottici (non soltanto della gamma cromatica verde) legati alle luci e agli specchi, che creano un gioco suggestivo di riverberi, esaltati dal fattore sonoro che accompagna il movimento "dei fili" che compongono l'installazione.
1 Stanza, colore rosso. Gloria Campriani
2 Stanza, colore arancio. Manuela Mancioppi
3 Stanza, colore giallo. Cristina Gozzini
4 Stanza, colore verde. Elisa Zadi
6 Stanza, colore indaco. Rachelle Morellet
7 Stanza, colore viola. Alessandra Borsetti Venier
IL FILM- Riprese spazio Gori, Prato.