SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
"SELFIE - Searching for Identity" con 72 artisti internazionali
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“SELFIE / Searching for Identity”
a cura di Sandro Bongiani
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“SELFIE / Searching for Identity”
a cura di Sandro Bongiani
Da venerdì 28 dicembre 2018 al 28 aprile 2019
Inaugurazione: domenica 23 dicembre 2018, ore 18.00
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D - Salerno, Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
Inaugurazione: domenica 23 dicembre 2018, ore 18.00
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D - Salerno, Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY DI SALERNO
Un nuovo spazio virtuale e planetario no-profit online creato per essere accessibile 24 ore su 24 da tutto il mondo.
La Collezione Bongiani e' una piattaforma web no-profit online di arte contemporanea. Le
nostre mostre virtuali non sono semplici filmati o presentazioni di
book fotografici ma veri ambienti tridimensionali dove lo spettatore si
ritrova immerso a 360° negli spazi virtuali della galleria e può
muoversi liberamente per visitare le opere esposte.Un nuovo spazio virtuale e planetario no-profit online creato per essere accessibile 24 ore su 24 da tutto il mondo.
Siamo uno dei primi e più importanti team di eventi virtuali no-profit al mondo. Le mostre vengono inaugurate come in una vera galleria d'arte con un comunicato stampa inviato ai rispettivi interlocutori, la presentazione della mostra da parte di un critico d'arte e con il relativo catalogo presentato in edizione on-line. Al termine della mostra l'evento svolto viene archiviato permanentemente per essere eventualmente rivisitato.
VISITA IL SITO DEDICATO AL NOSTRO MUSEO E GALLERIA D'ARTE
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
Il Nuovo Spazio: Ophen Virtual Art Gallery
della Collezione Bongiani di Salerno
Questa
precedente piattaforma interattiva Ophenvirtualart.it attiva con
successo per diversi anni (da ottobre 2009 a novembre 2015) è stata
sostituita degnamente dall’attuale interfaccia interattiva della
Collezione Bongiani Art Museum, comprendente la Collezione immaginaria,
la Collezione reale di grafica contemporanea e la nuova piattaforma
dello Spazio Ophen Virtual Art Gallery, uno spazio ancora più
interattivo e veloce capace di rispondere alle esigenze concrete degli
utenti del web e far conoscere l’arte contemporanea in modo semplice,
diretto e “democratico” ad un pubblico sempre più vasto e interessato.
Questa
nuova "piattaforma culturale" risulta a oggi una delle prime e più
importanti gallerie virtuali interattive "no profit” al mondo che
operano sistematicamente on line con un serio programma continuativo di proposte culturali.
13-21 DICEMBRE 2018
"SELFIE/ SEARCHING FOR IDENTITY"
opera di Elisa Zadi |
Quale identità?
Viviamo
in un'epoca uniformata con esseri profondamente omologati e scissi,
caratterizzati da una profonda dissociazione dalla realtà che
condiziona pesantemente il nostro inquieto esistere. Come scrive nella
presentazione Sandro Bongiani: La perdita dell’identità dell’uomo
contemporaneo ormai assuefatto a modi precostituiti e imposti dal
sistema sociale genera confusione e dissociazione in questa società
carica di profondi cambiamenti culturali, sociali e politici, segnata
dall’alterità e dai nuovi e possibili modi nella costruzione dell’io,
smantellando i consueti concetti tradizionali sostituiti da nuove e
provvisorie percezioni e dal nuovo modo di relazionarsi; non più
l’immagine di come siamo, ma come possiamo “essere” sostituendo
all’immagine di se stesso quella riflessa e appetibile dell’altro. Tutto
ciò fa apparire l’uomo complicatamente inespressivo e inutile. Solo
l'artista, da bravo e curioso analista mette a nudo l’uomo di fronte a
se stesso, al suo specchio culturale e sociale, facendo intendere come
la tecnologia odierna abbia sconvolto definitivamente in nostro vivere.
Con ciò non desidera affatto costruire l’io come registrazione del
bello, bensì come possibilità per accedere ad un livello più profondo di
coscienza nella realtà, definendo un modello molto più concreto
rispetto alla convinzione di un modello stereotipato e anonimo
dell'attuale presente, imposto e condizionato attraverso la pubblicità e
gli strumenti di persuasione occulta. L'essere ridotto a “una
dimensione” evidenzia in modo problematico la propria fragilità
condividendo la similitudine, la ripetitività, la somiglianza dell'altro
e negando la conoscenza di un’io che non riesce e non desidera
definirsi e consolidarsi in forme più stabili. Di certo, questi
condizionamenti accettati ormai per consueti e normali smantellano la
costruzione di un io personale accettando passivamente i luoghi comuni
e preferendo un falso modo di “essere” nel tentativo estremo di
appropriazione di una pseudo unità per trovare se stesso. Nel sentirci
smarriti e indifesi siamo costretti tutti a scrutarci allo specchio del
nostro “io impersonale” alla ricerca di una qualsiasi identità anonima e
sterilizzata, ma perfettamente aderente alla precarietà del nostro
esistere e di come siamo diventati.
Artisti
presenti: Guglielmo Achille Cavellini , Picasso Gaglione , Luc Fierens ,
Reid Wood , Noriko Shimizu , John M. Bennett , Rosalie Gancie ,
Mailarta , Snappy , Maria Alejandra Besozzi , Matthew Rose , Miguel
Jimenez , Coco Gordon , Cracker Jack Kid , Mustafa Cevat Atalay , C.
Mehrl Bennett , Fernando Aguiar , Monsenhor enVide neFelibata , Anja
Mattila , Marina Salmaso , Remy Penard , Pedro Bericat , Michel Della
Vedova , Maria Josè Silva – Mizè , Clemente Padin , Maya Lopez Muro ,
Jacob de Chirico , Ruggero Maggi , Emilio Morandi , Ernesto Terlizzi ,
Mauro Molinari , Pier Roberto Bassi , Rolando Zucchini , Gino Gini ,
Carlo Iacomucci , Fernanda Fedi , Claudio Grandinetti , Luisa Bergamini ,
Giovanni Fontana , Enzo Patti , Giancarlo Pucci , Vittore Baroni ,
Elisa Zadi , Marcello Diotallevi , Alfonso Caccavale , Alessandra
Angelini , Antonio Sassu , Calogero Barba , Anna Boschi , Giovanni
Bonanno , Lamberto Caravita , Bruno Cassaglia , Maria Credidio , Renata e
Giovanni Stada , Maria Grazia Martina , Cinzia Farina , Domenico
Severino , Daniele Virgilio , Gian Paolo Roffi , Antonella Sassanelli ,
Gianni Romizi, Pierpaolo Limongelli , Santini del Prete , Lancillotto
Bellini , Domenico Ferrara Foria , Bruno Pierozzi , Claudio Romeo ,
Fulgor G. Silvi , Roberto Scala , Francesco Cornello , Fiorentina
Giannotta , Roberta Savolini.
opera di Giovanni Bonanno |
Which identity?
Never before has man been faced with a situation of "total
s-nourishment" as in our day. The technological civilization has upset
the normal relationship between man and nature, shattered the usual
concept of space / time and consolidated the sense of loss. The rapidity
and acceleration of our existence has negatively affected all modern
civilization. The isolation of our time from that of nature, the
continuous and nomadic movement of our movements has become an
essentially "artificial" element no longer tied to normal rhythms. The
space-time dimension of the earth and of the universe has contracted to
such an extent that it gives way to the speed of television transmission
in real time in an essentially "immaterial" and inactive dimension. A
capitalist society that has lost the usual points of reference and
created the constriction and the great emptiness of contemporary man;
now nothing is measurable, there are no longer even stable models. We
live in a very precarious situation where the movements, real-time
communications, television, the distorted use of social networks like
Facebook, Instagram, the paranoid and manic photographic selfie, along
with other contingent factors have changed and deleted the identity of
each of us. We often change the identity of what is second, of the
context in which we find ourselves using the same gestures and the same
language, perhaps out of fear of being marginalized; we are afraid of
appearing "different" from others and therefore we look at the other "in
an attempt to be the same person. In this comparison there is the
urgency to redesign the boundaries of the ego, the ego and the other are
continually involved and conditioned in a transcurrent and
indeterminate process of definition and remodulation. Otherness means
comparison between the self and the other and suggests similarity,
difference and way of stabilizing an identity. Furthermore, it is also
the ability to change, to cross certain boundaries and become "other".
With the otherness new borders are created, but also new limits. With
assimilation and simulation we tend to eliminate distinction and
diversity in a process by which the otherness of the other (or ours) is
called to conform. In some ways, contemporary man perpetuates the
concepts of assimilation, resemblance and diversity. However, "to be"
means not to conform to anyone; do not wish to achieve similarity in
anything. The loss of the identity of the contemporary man by now
accustomed to pre-established ways and imposed by the social system
generates confusion and dissociation in this society full of profound
cultural, social and political changes, marked by otherness and by new
and possible ways in the construction of I, dismantling the usual
traditional concepts replaced by new and temporary perceptions and the
new way of relating; no longer the image of how we are, but how we can
"be" replacing the image of ourselves with the reflex and appetizing of
the other. All this makes the man appear complicatedly expressionless
and useless. Only the artist, as a good and curious analyst, exposes man
in front of himself, to his cultural and social mirror, making us
understand how today's technology has definitely upset our lives. With
this it does not want to construct the ego as a recording of beauty, but
as a possibility to access a deeper level of consciousness in reality,
defining a model much more concrete than the conviction of a stereotyped
and anonymous model of the present, imposed and conditioned through
advertising and the tools of occult persuasion. We live in an age
uniformed with deeply homologated and split beings, characterized by a
profound dissociation from the reality that heavily affects our life.
Man can try to overcome his limitations and his certainties, but he must
not lose consciousness of himself, of his "personal self" and the
difference "of the other". Being reduced to one dimension in a
problematic way highlights one's own fragility by sharing the
similarity, repetitiveness, the similarity of the other and denying the
knowledge of an ego that fails and does not wish to define itself and
consolidate itself in more stable forms. Of course, these conditioning
accepted by ordinary and normal now dismantle the construction of a
personal ego by passively accepting the clichés and preferring a false
way of being in the extreme attempt of appropriation of a pseudo unity
to find itself. It is no coincidence, if we deliberately used, for the
first time in one of our virtual shows, a sought-after frame of great
workmanship and beauty, this would make us reflect on the precarious
condition of the individual who supremely demands the appearance of the
other, in this case is the frame, the priority role of managing and
giving body to its visibility. An entirely lacerated individuality that
can not find its logical dimension. In feeling lost and helpless we are
all forced to scrutinize ourselves in the mirror of our "impersonal
self" in search of any anonymous and sterilized identity, but perfectly
adhering to the precariousness of our existence and of how we have
become.
opera di Coco Gordon |