ELISA ZADI per BAU tredici
a cura di Marco Palamidessi
a cura di Marco Palamidessi
Caleidoscopic Dress e Caleidoscopic Dress Light #1
inaugurazione mostra e presentazione di BAU Tredici
sabato 18 giugno 2016 - ore 15.30-23.00 - ingresso libero
Sabato 18 giugno alla GAMC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio avrà luogo l’opening del progetto BAU tredici - Dress Codex - urgenze contemporanee in veste di rivista. Continua il percorso della nota artista Elisa Zadi
nel cuore delle più importanti istituzioni museali contemporanee
italiane che prevede per questo evento la presentazione di due opere
inedite realizzate per il progetto Bau tredici. L’artista presenterà
un’opera che sarà esposta nel percorso museale della galleria Caleidoscopic Dress, visibile fino al 17 luglio e un’opera che sarà presentata durante la serata inaugurale Caleidoscopic Dress Light #1.
Negli spazi museali della GAMC sarà esposto 1° degli originali 150 del progetto Caleidoscopic Dress
; il progetto proposto dalla Zadi prevede la realizzazione di
cartamodelli monotipo con “Decorazione Caleidoscopica” e istruzioni su
come poter autoprodurre un abito e/o tuta ispirata ai geometrismi
mutevoli del caleidoscopio. Questo lavoro sarà presentato al pubblico
accompagnato una serie di polaroid che documentano le 150 varianti
uniche della decorazione e dalla fase progettuale-disegnativa
dell’abito, con il campionario di alcuni dei materiali utilizzati per il
collage “Decorazione Caleidoscopica” formato da frammenti polimaterici di recupero fra cui alcuni disegni e dipinti dell’artista.
Caleidoscopic Dress Light#” sarà presentato il giorno 18 giugno nel corso del defilé
inaugurale della mostra. Questa opera indossabile si ispira ad un
concetto diabito-cattedrale, i cui il corpo-contenitore si identica con
l’edificio-casa e la Decorazione Caleidoscopica diventa l’occhio- finestra, il rosone con cui opera la luce.La “Decorazione Caleidoscopica” originaria di Caleidoscopic Dress,
viene utilizzata per questa opera-abito e ne differisce, oltre che per
foggia, soprattutto per il sistema luminoso che dal suo interno accende
la doppia decorazione geometrico-caleidoscopica posta
sul davanti dell'abito.
Si occupa del progetto il curatore Marco Palamidessi, che scrive: “Con Caleidoscopic Dress e la sua indossabile versione luminosa e illuminante, Elisa Zadi si pone idealmente fra i maestri che nella grande storia dell'arte si sono confrontati con la moda e con il concetto di abito come opera d'arte. È il caso di ricordare come una serie di opere importantissime delle Avanguardie del Novecento scrutano gli sconfinamenti tra i generi, all’interno dei quali molti artisti hanno sperimentato le possibili (e anche impossibili) connessioni con l'universo della moda, da Sonia Delaunay a Pablo Picasso, da Man Ray a Dalì, da Fortunato Depero, con la sua eccentrica collezione di straordinari gilet che lui stesso indossava, a Giacomo Balla, con gli sgargianti panciotti multicolori e i manifesti dedicati alla moda. Con il medesimo approccio futurista, che muove dall'affermazione che la moda è arte, e assecondando i principi di riutilizzo e nobilitazione creativa di materiali poveri per realizzare decorazioni che abbiano un impatto estetico e notevole, Elisa Zadi propone un collage che frammenta e assembla materie di varia natura, fra cui alcuni disegni e dipinti su tela; il disegno proposto si ispira alla magia geometrica del caleidoscopio e ricorda una stella simmetrica. Un ennesimo quanto riuscitissimo tentativo di decretare quindi la portabilità dell'arte, che trova nell'abito un fondamentale veicolo espressivo e nella quotidianità del corpo rivestito uno spazio di traduzione e possibile applicazione. Creare un'opera d'arte-vestito, magari ispirandosi a ciò che in moda ha fatto la storia, diviene così un esercizio creativo per trasportare sull’abito non solo l’effetto ma la sostanza dell’arte e, come in un prisma, l’immagine tradizionale dell’abito e della persona che lo indossa si ribalta per farsi autentico messaggio d'avanguardia. Se, come è giusto che sia, pensiamo l’abito in sè come mezzo di comunicazione estetica e sociale del carattere di chi lo sceglie e lo indossa, lo stesso abito-pezzo d’arte, tempio del corpo abitato dal corpo, può essere considerato prima di tutto il personale manifesto del carattere dell'artista che l'ha ideato e prodotto. Parafrasando Wilde, o si è Arte o la si indossa: in questo caso, Elisa Zadi dimostra che si possono fare o essere entrambe le cose.”
CALEIDOSCOPIC DRESS
150 versioni per la singolare pubblicazione in scatola BAU tredici
Negli spazi museali della GAMC sarà esposto 1° degli originali 150 del progetto Caleidoscopic Dress; il progetto proposto dalla Zadi prevede la realizzazione di cartamodelli monotipo con Decorazione Caleidoscopica unica (formata da collage
di materiali di recupero) e istruzioni su come poter autoprodurre un
abito e/o tuta caleidoscopica. Questo lavoro sarà presentato al pubblico
accompagnato una serie di polaroid che documentano le 150 varianti
uniche della decorazione e dalla fase progettuale-disegnativa
dell’abito, con il campionario dei materiali utilizzati per la
“Decorazione Caleidoscopica” che sono tutti frammenti di materiali di
recupero fra cui alcuni disegni e dipinti dell’artista.
Così la Zadi descrive il suo propgetto: “Caleidoscopic Dress è
un abito che può essere autoprodotto. La sua linea è semplice,
essenziale ed unisex: le cuciture sono state ridotte al minimo per
realizzare una confortevole tunica/tuta, adatta ad ogni occasione. Caleidoscopic Dress
si presenta con manica a Kimono e lunghezza sopra il ginocchio; può
essere realizzato scegliendo due varianti di modello: collo stondato e
gonna (tunica), collo a V e pantalone (tuta). Le 150 varianti si
presentano con decorazione caleidoscopica unica, da applicare
liberamente al modello secondo il gusto di chi realizza il capo. Ho
scelto di ispirarmi al caleidoscopio come visione meravigliosa e
frammentaria della realtà, che per i suoi
accostamenti insoliti ma ricondotti ad un rigore geometrico, catturano
la visione e la affascinano. Queste decorazioni, tutte originali e
numerate, sono realizzate con materiali di recupero a me appartenuti e
presenti nel mio atelier. Dipinti su tela o tessuti, disegni su varie
carte, locandine di mostre, riviste e quotidiani, fogli scritti,
pluriball, buste di plastica, sono alcuni dei materiali usati per la
composizione caleidoscopica. Frammentando questi materiali ho voluto
ricreare, attraverso la decostruzione e ricostruzione, una nuova
opera-collage dal gusto eccentrico, che si presenta come una stella
geometrica, regolare ma dinamica. Tale motivo ha l’intento di
rappresentare la simbolica donazione di una parte di me e del mio
percorso artistico, una nuova metamorfosi per Bau tredici.”
CALEIDOSCOPIC DRESS LIGHT #1
abito-opera realizzato per defilé artistico
Caleidoscopic Dress Light#1 si ispira ad un concetto diabito-cattedrale, i cui il corpo-contenitore si identica con l’edificio-casa e la “Decorazione Caleidoscopica” diventa l’occhio- finestra, il rosone con cui opera la luce.La “Decorazione Caleidoscopica” originaria di Caleidoscopic Dress,
viene utilizzata per questa opera-abito e ne differisce, oltre che per
foggia, soprattutto per il sistema luminoso che dal suo interno accende
la doppia decorazione geometrico-caleidoscopica posta sul davanti
dell'abito.
Questa opera indossabile si presenta come la
rivisitazione del classico abito tubino femminile composto da una linea
regolare e appoggiata al corpo. L’abito è costituito da un semplice
corpino e da due gonne, quella sopra più corta e quella sottostante che
arriva sopra i ginocchio. Visto dal davanti l'abito presenta una serie
di tagli che creano differenti strati di altezze del tessuto ricordando
un’eco visiva orientaleggiante: un pannello centrale e rettangolare
percorre la lunghezza del davanti dall’altezza dei seni fino a sotto i
fianchi e contiene “incastonate” le due decorazioni caleidoscopiche, una
posta nel corpino e l’altra all’altezza dei fianchi. Una grande cintura e un collo a cratere completano il modello caratterizzandolo.
La caratteristica più insolita e spettacolare
dell'abito è che a piacimento di chi lo indossa può essere acceso,
emanando così dalle “decorazioni caleidoscopiche” una luce che ne rivela
la ricchezza nella trasparenza e la varietà geometrica di cui è
composto esaltando e contraddicendo la povertà dei materiali di recupero
di cui è costituito. L'effetto della decorazione posto sulla parte
frontale dell'abito molto semplice vorrebbe essere come l’effetto di un
rosone in una chiesa, dove la luce invece di entrare fuoriesce per
propagarsi nello spazio e raggiungere l'osservatore. Il concetto di
abito-cattedrale con il rosone costituito dalla decorazione
caleidoscopica e il corpo come contenitore archetipico sono i principi
ispiratori di questo abito-opera che viene proposto e attualizzato per
questo defilé.
http://www.toscanarte.it/?view=notizie&Cat=inaugurazioni&See=1596-bau-tredici
http://www.lagazzettadiviareggio.it/l-evento/2016/06/sabato-18-giugno-l-inaugurazione-di-caleidoscopic-dress-e-caleidoscopic-dress-light-1/
http://www.luccaindiretta.it/versilia/item/71786-alla-gamc-due-opere-di-elisa-zadi.html
http://www.lavocedilucca.it/post.asp?id=50437
http://www.arte.it/calendario-arte/lucca/mostra-bau-tredici-dress-codex-urgenze-contemporanee-in-veste-di-rivista-elisa-zardi-28679
http://www.versiliatoday.it/evento/2016/06/08/alla-gamc-lopening-del-progetto-bau-tredici/
http://www.hotel-dora.it/eventi.html
http://www.toscanarte.it/?view=notizie&Cat=mostre&Sub=lucca
http://www.hoteldafilie.it/eventi.html
https://www.tuttocitta.it/eventi/arte-e-cultura/viareggio/18-giugno-2016_17-luglio-2016/la-mostra-di-elisa-zad-al-gamc
Introdotto dall’Assessore alla Creatività
Rossella Martina e dal Direttore Scientifico della GAMC, Alessandra
Belluomini Pucci, l’evento comprenderà uno speciale “defilé artistico”
in cui svariati autori di BAU Tredici sfileranno indossando i loro capi
creativi, oltre alle performance degli ospiti speciali: il poeta
sperimentale Sarenco, la compositrice elettronica Amelie Duchow, la
cantautrice Verdiana Raw ed il quartetto post punk-shoegaze“Klam”, che
improvviserà dal vivo un commento sonoro al defilé degli abiti creativi
degli autori di BAU Tredici, proponendo altresì alcuni brani musicali al
termine dell'evento.
La singolare pubblicazione “in scatola”,
prodotta dall’associazione no profit BAU di Viareggio, è incentrata
quest’anno sul tema dell’abito d’artista e raccoglie, in edizione di 150
copie, opere originali nel grande formato A2 (42x60 cm) di oltre
sessanta autori internazionali attivi nelle più diverse discipline,
dalla poesia visiva al design alla videoarte. Prendendo le mosse dal
vasto immaginario dell’abito d’autore, con la sua ricca tradizione che
spazia dagli stravaganti capi Dada e Futuristi agli estrosi costumi di
scena di musicisti come David Bowie, Bjork e Lady Gaga fino alle
creazioni di stilisti fuoriclasse come Gianfranco Ferrè e Alexander
McQueen, la rassegna “Dress Codex - urgenze contemporanee in veste di
rivista” presenta le opere prodotte per il numero Tredici della rivista
d’autore “BAU - Contenitore di Cultura Contemporanea”, realizzata in
sinergia con la storica azienda tessile Bonotto Spa e con grafica di
Gumdesign. La mostra comprende, oltre alle opere di BAU Tredici, una
selezione dal progetto Rosso di Donna/1522 curato da Alessandra Borsetti
Venier e altri lavori visuali, prototipi e installazioni inedite che
esplorano l’ambito dell’abbigliamento creativo.Per questa edizione BAU
ha sollecitato un’indagine sull’indumento nelle sue più disparate
applicazioni, sia dal punto di vista dei materiali impiegati che
dell’innovazione e dei processi sociali attivati.
Anziché l’obbligo di adeguarsi ad un “codice
d’abbigliamento” imposto, il progetto DRESS CODEX suggerisce al
contrario le più libere sollecitazioni sull’universo dell’abito,
suggerendo un nuovo codice fantastico che non esprime l’obbligo di
adeguarsi a norme rigide bensì al contrario auspica proposte insolite
nell'universo dell’abito, sia dal punto di vista dei più disparati e
insoliti materiali impiegati che dei modi d’uso utopici e visionari.
Gli autori di BAU Tredici: Andrea Abati, Aboutiful, Paolo Albani, Silvia Ancillotti,
Fernando
Andolcetti, Stella Bach, Nora Bachel, Nanni
Balestrini, Vittore Baroni, Golnaz Bashiri, Anna Valeria Borsari, Antonino Bove, Luca
Brocchini, Myriam Cappelletti, Andrea
Chiarantini, Weixin Chong, Cosimo
Cimino, Massimo Cittadini, Carla Crosio, GianLuca Cupisti, Anne
& Mario Daniele, Jakob De Chirico, Luca De Silva, Gabriele
Dini, Graziano Dovichi, Amelie Duchow, Laura V.d.B. Facchini, FBarbara Fluvi,
ForA, Monica Fossi Giannozzi, Ingrid Gaier, Annaklara Galli, Carlo Galli, Delio Gennai, Chiara Giorgetti, Gumdesign, Valentina Lapolla, LeRusco, Margherita Levo Rosenberg, Lolamur, Claudia-Marie
Luenig, Marcantonio
Lunardi, Ruggero Maggi, Manuela Mancioppi, Ubaldo Molesti, Rachel Morellet, Gertrude Moser-Wagner, Mario Mulas, Murat
Önol, Virginia Panichi, Guido Peruz, Lamberto Pignotti, Giorgio Poli, ProgettoUtopia, Quek & Cambrai, Claudio Romeo, Massimo Salvoni,
Sergio
Sansevrino, Sarenco, Eva Sauer, Gue Schmidt, Simoncini.Tangi, Lorena Sireno, Serena Tani,
Nicola Felice Torcoli, Päivi Vähälä, Tommaso
Vassalle, Giacomo Verde, Elisa
Zadi, Lucrezia Zaffarano.
Altri artisti in mostra: Said
Atabekow, Emanuela Baldi, Alessandra Borsetti Venier, Gloria
Campriani, Carlo Cantini, Cinzio Cavallarin, Guglielmo
Achille Cavellini (Archivio Carlo Palli), Antonio Ciarallo, Adolfina De Stefani, Gianni
Dorigo, Mirella Ferrari, Kiki Franceschi, Caroline Gallois, Cristina Gozzini, Kappa,
Bruno Larini, Elena
Marini, Luca
Matti, Lisa Nocentini, Rita Pedullà, Rosali Schweizer, Gianna Scoino, Giuseppe
Secchi, Kinichi Tanaka, Elena Trissino, Stefano Turrini, Tatiana Villani.
Testi: Vittore Baroni, Massimo Bianchini/Aboutiful, Antonino
Bove, Luca Brocchini, Francesca Cattoi, Andrea B. Del Guercio, Alessio Guano, Patrizio Peterlini,
Maurizio Marco Tozzi, Helena Velena.
Orario: giugno - 15.30 / 19.30 - luglio: 18:00 / 23.00 - chiuso il lunedì
www.gamc.it - gamc@comune.viareggio.lu.it - t. 0584 581118
http://julietartmagazine.com/it/events/dress-codex/
https://www.evensi.it/dress-codex-urgenze-contemporanee-in-veste-di-rivista-gamc/178560262
http://www.dasapere.it/arte-2/dress-codex-urgenze-contemporanee-in-veste-di-rivista/
http://www.multimedia91.it/portal2/arte/eventi-arte/611-dress-codex-rosso-di-donna--1522.html
https://www.evensi.it/dress-codex-urgenze-contemporanee-in-veste-di-rivista-gamc/178560262
http://www.dasapere.it/arte-2/dress-codex-urgenze-contemporanee-in-veste-di-rivista/
http://www.multimedia91.it/portal2/arte/eventi-arte/611-dress-codex-rosso-di-donna--1522.html