09/01/13

Incontro con Fogher

Cosa rappresenta questa opera?
Due persone sono raccolte intorno ad un tavolo, meditano sulla morte di un topo. Ho scelto di mettere questo animale perché credo che il suo destino possa essere idealmente paragonato a quello di un'artista. I topi sono usati come cavie nei laboratori, dalle loro risposte dipendono gli esiti di alcuni esperimenti da seguire. La medicina usa questi esperimenti per avanzare nel proprio progresso, il mercato esegue manovre simili per creare prodotti: "archistar".
C'é quindi una forte critica su quello che é il mercato dell'arte?
Beh, si. Perlomeno su quel tipo di mercato che si comporta come una forza economica e detiene il potere, dettando il gusto e lanciando determinati artisti. Questi artisti hanno un successo e un andamento del loro lavoro che può essere paragonato alle dinamiche della borsa. Infatti, poi, le attenzioni si spostano su altri fattori e si perde il senso intimo del fare arte.
Cos'é per te il senso dell'arte?
E' libertà di esprimersi per interpretare la realtà in cui viviamo.
Perché le due figure indossano dei guanti e un cappuccio?
Si nascondono. Noi igenizziamo tutto, disinfettiamo tutto, ci profumiamo..tutto in maniera eccessiva; anche questo, secondo me é una sorta di "psicosi reattiva": forse tanta pulizia esteriore vuole mascherare un"sporco interiore"?  L'uomo non si vuole sporcare le mani o avere un contatto con le cose che secondo lui sono disgustose o "inferiori biologicamente" a lui; però una volta, (in questo caso) che l'animale é privo di vita possiamo osservarlo con curiosità, magari su un tavolo di cucina, in un piatto! Anche agli artisti spetta lo stesso destino.
Credi che il genere umano sia crudele?
Sì, mostruoso. Il più animale di tutti perché é tanto intelligente da sapere come mascherare le sue azioni in una sorta di "forma convenzionale" chiamata educazione. Grazie a questa educazione può fare le cose più orribili senza "scomporsi troppo", senza perdere la parvenza di uomo. Tutto é omesso, la realtà é occultata da una sorta di "forma" che permette le manovre più mostruose.
Hai sempre le idee molto chiare sulla realizzazione di un'opera?
Quasi mai. Se avessi le idee chiare sarei un ingegnere non una pittrice. Io ho solo delle sensazioni all'inizio ambigue, delle intuizioni che mi chiarisco man mano che proseguo il quadro. E' attraverso la realizzazione dell'opera che vengono fuori quei concetti che se non dipingessi, rimarrebbero astratti. Alla fine rimane sempre qualcosa di irrisolto, di ambiguo..quando é così mi sento di aver lavorato bene, di essere fedele a me stessa e al mistero che c'é in ogni cosa! T'immagini che cosa orribile e innaturale se tutto fosse programmato e svelabile!? non siamo delle macchine, per fortuna.. Anche se credo che la cosa piacerebbe molto ai signori che credono di avere il potere, tanto che tentano di indirizzarci, di controllarci. Per questo gli artisti sono "tenuti da parte", come i topi, anche loro non piacciono alla società, lasciati "liberi" si controllerebbero male!

 "Raccoglimento"(particolare), 2012
olio e collage su tela, cm 75x125.

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