30/10/12

MIRAME



Espongono gli artisti
Angel Ramiro Sanchez-Patrizia Genovesi-Elkin Canas-Niccolò Brogelli-Elisa Zadi-Giorgio Magini-Rafael Guerra-Greta Gonnelli-Milixa Moron-Eleonora Nistri-Pablo Simunovic-Stefano Cantini.





07/10/12

L'arte una moda!?


"Mi hanno detto che la pittura sta tornando..dovresti approffittarne!".Che é!? Una moda? Mi rifiuto di credere alla concezione dell'arte come una moda, non mi interessa, non é questo. "Magari poi fra 2 anni ritorna il concettuale o sono in voga i video..chissà!". Mi rifiuto di pensare ad adeguarmi al gusto di una società che ha disimparato il significato delle parole che pronuncia.
Arte deriva dalla parola "arto", cioè mano, fatta con le mani. Lavoro fatto con le mani, lavoro pratico, intellettuale e morale insieme! Lavoro! Lavoro costante, non trovate x cercare di raggiungere il successo. "Descrivi senza fare il furbo" sosteneva Puskin.
Non c'é niente di più effimero della moda che deve essere cambiata ogni stagione (O.Wilde), della borsetta di Gucci da esibire, dell' hi-phone preso con il finanziamento, il televisore hd.. di tutta le tecnologia e il progresso che invece di renderci autonomi ci ha allontanato dal senso profondo dell'esistenza!
Forse come allora ci fu una separazione fra arte e artigianato adesso dovrebbe essere coniata una nuova definizione che possa scindere le cose e fare chiarezza fra moda e arte, fra segno e simbolo, fra feticcio e techné.                         
    Dizionario etimologico Pianigiani.






 arte [àr-te] s.f.  

Attività umana regolata da accorgimenti tecnici e fondata sullo studio e sull'esperienza.
 Il Nuovo Zingarelli Minore.

 Attività dell'uomo basata sul possesso di una tecnica, su un sapere acquisito sia teoricamente che attraverso l'esperienza; in tal senso, coincide anche con un mestiere che richieda un'abilità specifica. Produzione di opere adeguate ai canoni estetici del bello, prevalenti nei diversi periodi storici; l'opera stessa così prodotta (spec. se di tipo figurativo).
Dizionario Italiano Sabatini Coletti.

In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati.
 Vocabolario Treccani. 


Leandro Luccerini Photographer.










10/09/12

20 Settembre 2012-18 gennaio 2013 Fiesole per Cesare Zavattini.

Galleria Quadro 0,96 via del Cecilia 4, Fiesole, Firenze.



Cesare Zavattini (1902 - 1989), scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, pittore, è una delle figure più significative del '900, a cui si devono libri (Parliamo tanto di me, I poveri sono matti, Io sono il diavolo, Straparole), film memorabili (Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D.) e insieme l'attiva partecipazione al cambiamento del cinema e del mondo attraverso idee, progetti e iniziative di risonanza internazionale.
L'Archivio Cesare Zavattini si consulta soltanto previa prenotazione. E-mail: archivio.cesarezavattini@municipio.re.it











26/08/12

QuotidianaMente, in breve il mio lavoro.




La figura umana, soprattutto quella femminile è al centro della mia ricerca espressiva. Trovo che nella figura femminile ci sia una complessità psicologica e di “ruolo sociale” che mi attrae, tanto che con la pittura cerco di rivelarne la sua poliedricità. Sono molto interessata a fare ritratti, alla faccia delle persone, infatti mi reco spesso in luoghi come case private o di riposo x eseguire dei lavori dal vero. Dalla faccia delle persone si possono capire molte cose di quell'individuo. Io cerco una "verità" guardando gli altri che mi accomuna ad essi e al genere umano; questa ricerca patognomica si riflette inevitabilmente in una ricerca introspettiva che è arricchita da una numerosa serie di autoritratti che eseguo costantemente sin dal 2005. La presenza della persona con le sue emozioni e il suo aspetto mi sono indispensabili, tanto che in quel preciso momento, in quella data luce, cerco di fissarne le molteplici sfumature. Cerco in qualche modo di rappresentare una porzione di esistenza, avvicinandomi all’intima dimensione, psicologica e storica, dei soggetti rappresentati; le persone sono il veicolo per una comprensione più profonda della realtà.
I colori che uso sono spesso terre che raccolgo nel territorio e poi trasformo in pigmento per i colori. Mi piace questo legame con il territorio e la tradizione artistica, rappresenta le mie radici e mi permette di plasmare la materia pittorica in piena libertà. Cerco di rispettare sempre la materia, oltre che nei colori anche nei supporti, infatti le tele che uso, sono tessuti appositamente scelti e  lasciati allo stato grezzo di fibra tessile x non falsare la natura di questa materia.

27/07/12

22/07/12

Elisa Zadi vince il Premio Cromica 2012


LA GIURIA:
Giovanni Faccenda, Presidente di Giuria
Clet Abraham, artista
Daniela Meli, gallerista
Mauro Pratesi, docente critico e curatore
Mariella Bertoneri, collezionista
Piera Biondi, commissione organizzatrice


 "Per la capacità di riassumere il ruolo dell'artista vocato a tradurre in pittura il suo pensiero e le sue emozioni. Da cui il titolo Vedo, Sento, Parlo."  
 La Giuria


Sento, Vedo, Parlo, 2012, olio su tela (trittico), ogni pannello cm 122x50.


Sono molto felice di ricevere questo premio, anche perchè vedendo le opere degli altri artisti mi sono resa conto della qualità presente e questo mi onora maggiormente.
Questo per me significa che qualcuno ha profondamente compreso quello che sto facendo e dà voce e forza alla mia ricerca artistica ed estetica: è un'imput indispensabile per continuare il mio lavoro, è un riscontro diretto, in qualche modo una conferma.
Ci vuole tanta forza, responsabilità e dedizione per fare questo mestiere.
Io non mi sento rappresentata dagli artisti contemporanei in voga e per molte cose non mi sento nemmeno rappresentata da questa società. Per questo dipingo, per cercare di cambiare le cose da dentro, con i mezzi che più mi appartengono, che sono quelli della pittura.
Voglio ringraziare tutta la giuria che ha sostenuto il mio lavoro; questo è un riconoscimento importante da parte di persone competenti e specializzate.
In particolare ringrazio il Presidente della Giuria Giovanni Faccenda, che non conoscevo personalmente fino ad oggi, ma conoscevo il valore del suo lavoro come curatore. Faccenda è uno dei rarissimi e illuminati critici che difendono e promuovono l'arte figurativa contamporanea italiana. Lo ringrazio vivamente perchè dà la possibilità di creare una sinergia fra storia dell'arte passata e futura.
Grazie.

Un'aretina vince Cromica 2012. Elisa Zadi incanta Bibbiena con i suoi autoritratti


Il Teatro Dovizi di Bibbiena ha ospitato, sabato 21 luglio, le premiazioni dei finalisti.
 
Elisa Zadi si aggiudica Cromica 2012, Premio per l’arte contemporanea Città di Bibbiena.
Giunto alla seconda edizione,  ma già posizionato come  evento di rilievo nel panorama dell’arte contemporanea nazionale, Cromica consacra il talento di una delle figure più interessanti del panorama pittorico toscano.
Il verdetto è stato sancito sabato 21 luglio al Teatro Dovizi, che ha ospitato la premiazione di tutti i finalisti, le cui opere saranno in mostra fino al 30 agosto nella sede di Palazzo Niccolini.
Elisa Zadi ha vinto con l’opera intitolata Sento, parlo, vedo, magnetico trittico che gli amanti dell’arte avevano già potuto ammirare lo scorso aprile, durante la personale che la pittrice aveva portato a Palazzo Chianini Vincenzi di Arezzo. L’esposizione rientrava nell’ambito della rassegna In Contemporanea , inaugurata proprio dalla vincitrice del premio casentinese, con la mostra curata da Daniela Meli dal titolo Lo spazio abitato.elisa_zadi
Aretina di nascita ma fiorentina d’adozione, Elisa Zadi si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze nel 2007. Fin dal 2004 ha intrapreso un percorso artistico che l’ha portata a sintetizzare una cifra stilistica personale e distintiva, una sorta di “figurativo rivelativo” dove coniugare introspezione e assidua osservazione della realtà.
La ricerca su se stessa emerge intensamente nella serie di autoritratti, realizzati come dipinti singoli, dittici e trittici, nei quali l'artista indaga la propria immagine davanti a uno specchio rivelatore e si palesa agli altri. I lati del carattere, le emozioni, gli stati d’animo e la sua visione della vita sono messi a nudo, affrancati da qualsiasi filtro. Con l’autoritratto la Zadi ci restituisce la percezione di un attimo irripetibile, un istante che non tornerà, portando l’affascinato osservatore a riflettere sulla condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo.
Le opere della vincitrice di Cromica 2012 potranno essere ammirate, tramite una personale, fino al 31 luglio presso la Galleria ExpArt di Bibbiena.

Marco Botti per Arezzo Cultura, 22 luglio 2012. 

visualizza foto su https://www.facebook.com/elisa.zadi

07/07/12

For Gray Cat


Artefice for Gray Cat : “STREET LIGHTS”
  Niccolò Barbagli, Matteo Benetazzo, Vanessa Cinelli, Marianna Rosi, Elisa Zadi.
3 agosto installazione d’arte Teatro delle Ferriere Follonica
  Stefano Bollani- Hamilton De Hollanda

Signori e signore mettetevi comodi il Jazz sta per essere servito. Trentadue anni per il Grey Cat ma è quasi come non sentirli: la proposta musicale rimane concentrata sul meglio del panorama italiano  occhieggiando all'estero. Molti dei concerto sono gratuiti e quelli a pagamento hanno costi compresi tra i 10 euro e i 28, direi buoni per affrontare la crisi a suon di musica.

Apre le danze il Devil Quartet di Paolo Fresu, seguito dal duo  Stefano Bollani ed Hamilton de Hollanda, per passare al jazz impegnato del Daniele Malvisi Quartet, con la straordinaria partecipazione di Danilo Rea. Si prosegue con le atmosfere adesso soffuse, calde e avvolgentidi “On the way to Damascus”, affascinante progetto del Luigi Campoccia Quartet.


Dopo questa cintura jazz tutta italiana tocca a Noa, che omaggia la nostra terra con “Noapolis”, progetto dedicato alla città di Napoli. La Fantomatik Orchestra, diretta da Stefano Scalzi, presenterà il nuovo “Back in brass”, mentre a Gavorrano arrivano i Gatti Mezzi e Matti delle Giuncaie. Io mi sono segnata sul calendario la serata con la cantante brasiliana Tania Maria, maestra nel fondere i suoni del jazz a quelli della musica latina, mentre Fabrizio Bosso sarà presente a Grey Cat con il suo progetto “Spiritual” con tanto di organo hammond, seguito dal giovane chitarrista svizzero Sandro Schneebeli, ospite dei più importanti festival del suo paese e dalla esibizione per le vie di Castiglione della Pescaia della Magica Boola.

Ci sarà anche Stefano Cantini con il suo progetto “Living Coltrane” con ospite speciale Enrico Rava, esprimo perplessità per le letture affidate a Daniela Morozziche non è proprieamente nota per la voce melodica ma così è. Un altro progetto molto ben accolto dalla critica è il “giornale di bordo” di Antonello Salis mentre per le due ultime serate Barbara Casini proporrà il suo quartetto Caxanga dedicato a Milton Nascimento, mentre Luigi Tessarolle e Taufic presenteranno il loro guitar duo.


A fianco ad i concerti principali ancora tre appuntamenti presso il Casello Idraulico di Follonica con Sesy, con i Gaga quartet vincitori del contest regionale “Rumors”, con l’artista ungherese Adam Torok. Ma poi l’offerta si completa con un esaustivo sconfinamento nell’ambito dell’arte grazie alla collaborazione con PMBQuadro e Fabrizio Chiodini: Artestiva potrà contare su artisti quali Luciano Ghelli, Gerardo Zei, Aviero Bargagli, la designer Cristina Presta, la Associazione Artefice, le “street lights” di Barbagli, Benetazzo, Cinelli, Rosi e Zadi, del gruppo PKP.

Anche per il 2012 saranno riproposte la mostra fotografica dedicata ai concerti di Grey Cat ed i workshop di Massa Marittima con lezioni, musica di insieme e laboratori con docenti quali Stefano Cantini, Ares Tavolazzi, Piero Borri, Francesco Maccianti.

 

 

wwww.associazioneartefice.com

04/07/12

La chitarra di Martin, 2012, collage e olio su tela, cm 80x60.

Maggiori info su www.zadielisa.it

24/06/12

Elisa Zadi, Sarò quel che sono, 2012, olio su tela, 33x35 cm.
Collezione Grace Baldissera, Milano.
 

Quella che pratica Elisa Zadi è una frontalità certamente ora inderogata, quasi secondo un archetipo di fissità da ancestrale icona. Le sue stesure appaiono subito molto semplici, di prima mano, un po' materiche, ma senza possibili non dico pentimenti ma elaborazioni: senza insomma, direi anzi, volontà di elaborazione. Il che, mi dice, corrisponde a una idea di attenersi a una semplicità ed essenzialità di cose giuste, evidenti, che si diano subito come riscontro a una purezza di visione, senza un'implicazione di “elaborazioni di testa”. Figure frontali, estratte da un contesto, poste entro uno “spazio assenza”, vuoto in dissolvenza per lasciare visibile soltanto la figura, per annullare ogni possibilità di spazio se non entro la figura stessa. Una sorta di rivalsa dell'individuo sul contesto.

Enrico Crispolti